La Corrida 2019, seconda puntata: tra Trapano d’Oro e Mimmo Dance, vince Antonio Rusteghi
La seconda puntata della seconda stagione de La Corrida targata Carlo Conti.
Dopo un esordio piuttosto ‘friccicarello’, La Corrida torna nel prime time del venerdì con la seconda puntata della seconda stagione targata Carlo Conti, in onda questa sera, venerdì 29 marzo 2019, dalle 21.25 su Rai 1.
I personaggi ‘memorabili’ nella prima puntata non sono mancati, fin dalla scelta della ‘valletta per una notte’ che ha rinunciato all’incarico.
La serata è poi proseguita tra maghi irascibili e assistenti pasticcioni, cantori della tradizione siciliana (come Zu Carmelo), ballerini esagitati, cantanti convinti, ma è stata vinta da una bellissima coppia di ballerini composta da un papà non proprio somigliante a Roberto Bolle e da una figlia innamorata della danza. Una coppia davvero vincente.
Anche questa sera, quindi, Carlo Conti dovrà tenere a bada una pletora di aspiranti showmen and women, anche se non è difficile immaginare che tornare a La Corrida dopo la lunga serata dei David di Donatello sia una benedizione…
La Corrida 2019, i protagonisti della seconda puntata
Partiamo dalla Valletta allo sbaraglio: si chiama Anna, viene da Andria e ha una caratteristica in comune con molte altre vallette, ovvero il fatto di non essere proprio impeccabile nella lettura.
Si parte con la logorroica Marta Ardenti, 47 anni, storiografa della tv : balla e canta, dopo 10 minuti di chiacchiere inutili in cui ci si domanda quale sia stata la location più battuta per i casting.
Il secondo è Giuseppe Petrucci, 72 anni di Camaiore, il playboy della Versilia, detto anche “Trapano d’oro”: si presenta come rumorista, ma in realtà si distingue per i suoi acuti e il suo modo di parlare. Di ‘dilettanti’ e talenti c’è sempre meno: si procede per ‘casi’ e personaggi. Tanti applausi per lui. In effetti è perfetto per una parodia di Panariello, come suggerisce Conti.
Terzo in ordine di uscita Antonio Rustighi, Marina di Massa, 21 anni in cerca di lavoro. Da 150 a 74 kg e ora ha una nuova vita: e questo dimostra come i talenti siano sempre più secondari rispetto ai personaggi. La Corrida di Corrado in questo senso erano, forse, un po’ più equilibrati. Canta Natural Woman, tanti applausi (con tanto di campane) e va in finale.
Quarti Marcello e Fausta, da Albano Laziale, sposati da 51 anni, uniti dal ballo. Oltre 70 anni di energia. Teneri (anche se Pagnussat becca un paio di scavalcate su decine): il pubblico si divide, anche se Conti dice che si rivedranno in finale. Sono i primi veri dilettanti della serata.
Quinto Albino Rizzo, 74 anni, e suona uno strumento inventato da lui. Si definisce ‘Bobby Solo’ perché si considera un cane (un cane di nome ‘Bobby’) ed è solo. E lo strumento non so se è accettabile per la prima serata secondo il convegno di Verona… E’ un mestolo tra le gambe che urta su un coperchio. Ci tiene il tempo e suona piegando le gambe. Ipnotizzata.
Tanti fischi: questo pubblico non ha la classe, la grazia, l’ironia e la goliardia di quello originale. E poi si esagera, facendo provare lo strumento al maestro Pirazzoli. Non era necessario…
Sesto Giose Angelo Catalano, autotrasportatore, canta – e veste – Anastacia, ma si presenta come la sorella, “Anestesia”. E’ sposato, ha una figlia, un genero e un datore di lavoro che saluta. E duetta con un cartonato di Eros Ramazzotti su I Belong to You, in un inglese improbabile. Ma almeno qui c’è dello spirito, quel gusto di prendersi in giro e di giocare che in molti altri casi – di queste due nuove edizioni – manca del tutto e rende il programma un collettore di vite non sempre facili.
Settima Rosa Buonomo, da Napoli, che non ha mai detto la sua età per scaramanzia, canta (anche il jingle di Radio Italia – Solo musica italiana, in diretta su Rai 1, ma Carlo Conti non si scompone e saluta Radio Rai) e sognava di farlo con un’orchestra. “Ma Michele Cucuzza che fine ha fatto?” domanda, all’improvviso, la signora… E di fronte alla protesta del pubblico commenta con uno dei più classici “Non l’hanno capita!”. Era un commento che avrebbe fatto Corrado.
Ottavo, il cubista Mattia Montanari, che balla e non ci vuole molto a raccogliere applausi nel suo caso.
Nono Giuseppe Spinetti, che ha il West nel cuore ed è single (e va “alla solita maniera…”) recita una scena di uno dei suoi film preferiti. Non c’è finale per lui.
Decimo Francesco Giancaspro, Magic Voice, 56 anni di Molfetti che canta al ritmo del suo Trazim Trazum. Già con Corrado nel 1993 e ai Raccomandati con Conti. La prima volta, dice, arrivarono applausi scroscianti; questa volta decisamente no.
Undicesima concorrente Maria Briolotta, cresciuta con la fisarmonica. Sei figli e due nipoti e tanta bellezza. Ha aspettato 27 anni per partecipare: aveva partecipato anche ai casting con Corrado. E chiede a Conti un saluto al suo parrucchiere “Roberto di Scalìa… me lo fai questo piacere?”. E Conti si presta: Maria è tra le concorrenti più genuinamente corridiane.
Dodicesime, Le Magre Dentro, da Galatone, che ballano. E sono davvero molto simpartiche. Brave, lo spirito è quello giusto. E si applaude, anche se gli irruducibili della protesta non mancano. Io li caccerei dallo studio.
Tredicesima concorrente Laura Emilia Altavilla da Milano, patita per canto, musica e recitazione si presenta con Grande Amore. La cosa bella è che gli amici le hanno sempre detto che con quella voce può fare tutte le tonalità… E gli amici veri nella vita sono importanti. E in chiusura, Laura Emilia chiede a Conti “Secondo te quanti anni ho?“: tutto chiaro, vero?
Quattordicesimo Domenico Melfi, in arte Mimmo Dance, che balla uno stile tutto suo e ha un nome tra le Corride locali…
Si chiude con Donato Regina, 79 anni, sarto che oggi si presenta come cantautore di ‘musica da discoteca’. Ha scritto due brani finora. Solo due. La canzone si chiama ‘Tuc Tuc’, che è quello che fanno l’uomo e la donna (come vuole Verona…). L’ha scritta quando lavorava in fabbrica “quando andavo in mensa o andavo in bagno…”. Mito. Ahimè, la canzone non è apprezzabile come la sua storia.
In finale arrivano Antonio Rusteghi, che canta Natural Woman, i ballerini Fausta e Marcello, Mattia il cubista e la fisarmonicista Maria. Gli applausi premiano il giovane Antonio, che canta in falsetto e ha perso 78 chili.
In finale arrivano forse i più ‘genuini’ e i meno ‘estremi’: ma bisognerà invertire le proporzioni prima o poi, prima di cadere nel ‘minimondo’ in stile Bonolis. E si prega di convocare vallette e valletti simpatici, anche imbranati o travolgenti, ma che sappiano leggere una scheda, altrimenti diventa imbarazzante (se non addirittura umuliante) per tutti. E noin ce n’è motivo: il programma non ne ha bisogno.
La Corrida 2019, il cast e il format
Nel cast Pinuccio Pirazzoli alla guida dell’Orchestra e Ludovica Caramis, cui spetta la lettura del giuramento di pubblico e concorrenti e che accompagna i ‘valletti per una sera’ e i concorrenti allo sbaraglio. Al coreografo Fabrizio Mainini l’arduo compito di preparare i ballerini scelti tra il pubblico per l’esibizione finale.
Sono 16 in ogni puntata i dilettanti presentati al giudizio del pubblico in studio.
La Corrida è una produzione Rai realizzata in collaborazione con Magnolia SpA (società di Banijay Group); gli autori sono Mario D’Amico, Emanuele Giovannini, Antonio Miglietta, Leopoldo Siano, Giona Peduzzi, mentre la regia è di Maurizio Pagnussat.
La Corrida, come seguirlo in tv e in streaming
La Corrida va in onda dagli studi Fabrizio Frizzi di Roma ogni venerdì alle 21.25 su Rai 1, Rai 1 HD (DTT, 501) e in live streaming su RaiPlay.
La Corrida 2018, second screen
La Corrida condivide con Rai 1 tutti i profili social, da Facebook (raiunoofficial), a Twitter (@Rai1official) fino a Instagram (rai1official). L’hashtag è #LaCorrida.