The Voice of Italy 2019, Conferenza stampa: tutte le dichiarazioni
The Voice of Italy 2019, la conferenza stampa
Nuovo cast e un meccanismo rinnovato: da martedì 23 aprile alle 21.20 su Rai2 e Radio2, riparte “The Voice of Italy”. A condurre le otto puntate del talent show che ha conquistato 500 milioni di spettatori in tutto il mondo arriva Simona Ventura, mentre le poltrone girevoli ospitano 4 coach inediti: Gigi D’Alessio, Elettra Lamborghini, Morgan e Gué Pequeno.
Simona segna una vera svolta nella modalità di conduzione, ponendosi come punto di riferimento per le diverse e spiccate personalità dei quattro coach, figli di mondi musicali molto differenti: dal latin pop di Elettra Lamborghini – volto femminile di questa edizione – al classico melodico italiano di Gigi D’Alessio, dal rap di Gué Pequeno al poliedrico pop-rock di Morgan. Comune denominatore per i quattro grandi artisti, la determinazione nel voler vincere la sfida che porterà uno di loro ad aggiudicarsi la nuova voce italiana.
Novità anche nel meccanismo di gara: l’edizione 2019 di “The Voice of Italy” sarà infatti più dinamica e appassionante, con 5 delle 8 puntate dedicate alle “Blind Auditions”, le ormai iconiche “audizioni al buio” che si svolgeranno in uno studio completamente rinnovato.
Nella prima fase saranno 100 gli aspiranti concorrenti che, accompagnati da una band live, tenteranno di conquistare i quattro coach, ma solo 24 di loro arriveranno alla “Battle”. In questa seconda fase, i talenti di ciascuna squadra si sfideranno fra loro e solo i 12 rimasti, 3 per team, accederanno alla fase di “Knockout”, l’ultima prima della finale. A questo punto spetterà a ciascun coach il compito di scegliere l’unico rappresentante del proprio team che, nella finalissima live, sarà sottoposto al giudizio del pubblico a casa.
Durante le “Blind Auditions” della scorsa edizione era stato introdotto – per la prima volta in Europa – il Blocca coach, ossia la possibilità per ciascuno di escludere un collega nella scelta di un talento. Quest’anno l’opportunità di blocco raddoppia.
La spettacolare finale, in onda in diretta giovedì 4 giugno 2019, sarà un evento unico, con super ospiti e grande musica. I finalisti, accompagnati da un corpo di ballo e da una band di 13 elementi verranno votati in diretta dal pubblico che potrà interagire attraverso i social network e il web. Saranno infatti proprio gli spettatori a casa a determinare il vincitore assoluto di “The Voice of Italy 2019, che si aggiudicherà un contratto discografico con Universal Music Italia.
Conferenza stampa, tutte le dichiarazioni
Si è tenuta questa mattina, a Milano, negli Studi Rai, la conferenza stampa di presentazione del talent show. Ospiti in studio Simona Ventura e i 4 coach, Gue Pequeno, Morgan, Elettra Lamborghini e Gigi d’Alessio. Ecco, le dichiarazioni rilasciate alla stampa, a parte della decisione di partecipare al talent show da parte dei 4 coach.
Morgan: “Ti devo ringraziare, Simona, so che tu hai perorato la mia causa presso il direttore. Carlo Freccero, però, non è un direttore qualunque, molto diverso da quelli degli ultimi 20 anni. E’ buona questa concausa, tu e Freccero. Il motivo mio, invece, è che ho una grande fiducia nella Rai nonostante sia lei che mi ha messo alla porta in maniera bruta, mobbistica… Ma io amo la Rai perché è fatta da persone. Quelle hanno fatto quell’azione, non sono le stesse che ci sono oggi e la Rai è un’istituzione che va al di là della gente, come la scuola, un diritto. Per me la Rai è un’occasione fantastica per portare la mia professionalità. Una grande risorsa anche artistica. E ve lo dice uno che ha visto come si lavora negli altri posti. La Rai è molto meglio di tutto il resto dal punto di vista televisivo, una mia idea che si basa da un autore a un elettricista. Non mi piace quando si sente questa specie di malfidenza nei confronti dello Stato. Mi piace la Rai vecchia, di Mina, che si trova su YouTube: neanche la Rai se lo ricorda”
Elettra, una delle scommesse di Simona in questa edizione:
“Ho scoperto anche una ragazza di una grande umanità. Non si può imporre come cosa, a lei viene naturale ad esempio andare ad abbracciare i concorrenti…”
Elettra: “Voglio ringraziare Simona e la Rai perché guardando i coach e il cast penso siano dieci passi in avanti. Mi sto divertendo moltissimo, mi piace. A differenza di alcuni talent, si girano perché la persona piace. Io non amo andare in conflitto, puntare il dito sui difetti degli altri, tutti noi li abbiamo e alcuni ci rendono speciali. Per me è un onore, il mio primo vero programma italiano. Spesso non è facile, qua sono entrata a testa alta e sono contentissima”.
Gue Pequeno, definito l’altra faccia della new generation che si gira “pochissimo”: “Ti ringrazio per la New Generation… Sono molto grato di essere qui, per me è la mia prima esperienza mainstream, è arrivata in un momento molto positivo della mia carriera. Dopo tante lotte e controversie sono stato un po’ riconosciuto per la musica urban in Italia. Voglio portare il mio bagaglio, umilmente, vorrei riuscire a sviluppare un talento, nel 2011 ho sviluppato alcuni degli altri più importanti oggi in Italia. Grazie alla Rai e Simona e che mi ha proposto”.
Gigi d’Alessio, grande musicista e “cardinale nel senso più positivo del termine”: “Credo che The Voice abbia sempre avuto una luce. Questa volta c’è il sole, noi siamo i pianeti intorno a lei e abbiamo bisogno di questo sole. Sono onorato di essere seduto sulla potrona più famosa d’Italia. Ci chiamiamo i Coach Family, sembriamo distanti ma siamo molto vicini. Ho trovato fratelli con grande professionalità. Siamo qua per far vincere The Voice: è il formato più conosciuto ma è uscito solo uno che ricordiamo, Suor Cristina. Ci siamo ripromessi, con Simona, di trovare qualcuno che duri nel tempo. Daremo il nostro supporto ed esperienza anche dopo il programma. Sono qua a portare il mio piccolo contributo e sono davvero contento. Ho ripreso la mia luce negli occhi che avevo tanti anni fa”.
Simona ha poi risposto alle domande della stampa, partendo dal suo ritorno in Rai e alla guida di The Voice;
“Sono emozionata per entrambe le cose. Ho accettato con grande entusiasmo di fare la conduttrice di un talent perché non l’avevo mai fatto… Sono bastian contrario nella vita e nel lavoro. E’ stato attraente il titolo, ho visto varie edizioni in giro per il mondo. Mi chiedevo come mai non avesse, in Italia, la stessa luce degli altri Paesi. Tornare alla conduzione mi ha molto attratto. Seguo sempre il mio istinto. Quando è arrivata la chiamata di Freccero, io istintivamente ho pensato “E’ il momento giusto per tornare”. La missione è chiara: trovare una voce che abbia successo anche dopo. Sono appassionata di musica, a volte ho sbagliato, altre ho azzeccato, cercare di dare una carriera anche lunga a questi ragazzi, che possono fare musica e vivere del loro lavoro. Mi piace molto la versione americana ma ci sentiamo molto vicini a quella australiana, come tipo di riprese…”
I 4 coach hanno assicurato che si metteranno al lavoro, tutti e 4, per scrivere e creare l’inedito vincente per chi trionferà a The Voice. E il supporto sarà anche concreto, con presenza sul palco dei loro live.
“Ho avuto grande libertà creativa di poter fare una conduzione di questo tipo” spiega la Ventura, rispetto al format originale. “Avrò un ruolo anche di punteggiatura, commento, vado dai parenti… vivo una cosa meno melodrammatica. La prima regola è “No casi umani””.
Morgan è poi tornato a parlare del suo ritorno in Rai, parlando della differenza con X Factor:
“Mi è sembrato che prima due edizioni di X Factor in Rai con Simona e Mara siano stati fantastiche. Ho una grande nostalgia di quelle. Era uno dei primi format presi dall’estero, il primo verso l’internazionalità ma l’abbiamo fatto nostro comunque. Abbiamo cose che non c’erano, come l’inedito, grande idea che ha attivato la discografia, idea mia e di Simona. E una serie di accorgimenti sulla storia dei giovani talenti. Era un racconto molto cpinvolgente che arrivava fino a casa quando faceva i concerti nella sua terra. era un il sogno Non è più stato così. Sono arrivato ad una delle ultime edizioni di X Factor dove non sapevo nemmeno i nomi dei ragazzi. Era tutto una negazione! “Non pupi avvicinarti, così dice il format”. E anche se uno dei ragazzi non era d’accordo, allora era tutto un “Cattivo, non devi dire NON, non hai talento”. Un atteggiamento molto grigio, da lì sono scappato, e sono tornato in Rai, all’ovile. La Rai è casa mia”.
Infine, sulla missione ascolti e share, la Ventura ha specificato che l’intenzione principale è che se ne parli, che sia un programma chiacchierato, discusso, in modo da essere, proprio così, a suo modo, un “cult”.