Sandra, Raimondo, Agus, la politica, la televisione: tutto uguale ?
Una divertente scenetta del passato e la televisione di oggi
Il tema è sempre attuale. I movimenti in Rai collegati al mondo politico, la collocazione dei programmi, la stesura dei palinsesti, la scelta dei conduttori, la scelta degli argomenti da trattare. Tutte cose che sono l’attualità di ogni giorno nei corridoi di viale Mazzini e che -nonostante le dichiarazioni di tutti i politici che si sono susseguiti negli anni- restano all’ordine del giorno.
La dimostrazione che “tutto cambia perché nulla cambi” sia una regola che vige da sempre in Rai, ci viene da una memorabile e lo scriviamo in grassetto memorabile, scenetta, che definire scenetta davvero è riduttivo, tratta dal varietà del 1981 della Rete 1 “Stasera niente di nuovo” con protagonisti Raimondo Vianello, Sandra Mondaini e Gianni Agus.
In quella “pièce televisiva” vediamo Sandra e Raimondo a colloquio con il direttore Rai, interpretato da un immenso Gianni Agus, presentare il loro nuovo programma, appunto Stasera niente di nuovo. Si vede come Raimondo dica al direttore Agus la sua intenzione di proporre nel nuovo programma situazioni in cui si faccia satira politica (cita tangenti date ad un tal politico) e satira sulla Rai, argomenti che seppur ricevendo le lodi del direttore, vengono cassati perchè, come spiega lo stesso Agus “ci sono persone sopra di lui e dietro di lui”, perchè lui deve rispondere ai suoi politici di riferimento, quindi non fattibili nella nuova trasmissione.
Una scenetta stupenda, con tempi teatrali perfetti ed una recitazione superba da parte dei tre attori. Da riflettere sui temi che vengono trattati, sempre attualissimi e forse non solamente -ormai- relativi alla televisione di Stato. Stasera niente di nuovo (di Continenza-Vianello, regia Romolo Siena) è stato l’ultimo -probabilmente solo una coincidenza- varietà in Rai di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, che poi sarebbero passati a Canale 5 con “Attenti a noi due“.
I loro spettacoli televisivi, per altro citati nella scenetta, ovvero “Tante scuse”, “Di nuovo tante scuse”, “Noi no” e “Io e la befana” erano macchine da oltre 20 milioni di telespettatori, ora gli show del sabato sera viaggiano fra i 3 ed i 4 milioni di telespettatori, davvero altri tempi, ma sui temi, come abbiamo visto, non è che è cambiato molto.