Sanremo 2020, Ornella Vanoni: “Mina direttore artistico? Non lo trovo giusto. Al Festival, bisogna essere lì”
Ornella Vanoni è stata intervistata ad Un giorno da pecora.
Mina direttore artistico della settantesima edizione del Festival di Sanremo è la suggestiva ipotesi, conseguenza di un’intervista rilasciate dal figlio della Tigre di Cremona, Massimiliano Pani, al quotidiano Il Messaggero.
In quell’occasione, Pani, produttore, compositore e arrangiatore, dichiarò che la madre Mina non avrebbe problemi ad accettare l’incarico di direttore artistico se “la Rai le chiedesse di scegliere i brani in gara e le permettesse di mantenere la sua visione artistica”.
La clamorosa apertura è stata ben accolta dall’amministratore delegato Rai, Fabrizio Salini, che si è mostrato subito pronto ad aprire un’eventuale trattativa: “Mina è Mina. E di fronte a un’apertura come questa manifesto tutto il mio interesse e quello dell’azienda”.
Il fatto che Mina potrebbe dirigere un Festival di Sanremo “a distanza”, però, non piace a Ornella Vanoni che, intervistata ad Un giorno da pecora, programma radiofonico di Rai Radio 1, con la sua solita schiettezza, non si è mostrata entusiasta dinanzi a questa possibilità.
Le sue dichiarazioni:
Mina, nuovo direttore artistico di Sanremo? Non mi piace come idea, bisogna partecipare, essere presenti, essere li. Certo, Mina lo può fare, lo può fare da casa sua, ma mi sembrerebbe strano. Magari accettano perché comunque sarebbe un fatto clamoroso, ma non lo trovo giusto.
E se la Rai proponesse a lei, invece, di assumere il ruolo di direttore artistico a Sanremo? La celebre interprete milanese risponderebbe con un categorico no. Ecco il motivo:
Perché con questo ruolo hai a che fare con scelte che non sono le tue…
A cosa avrà voluto fare riferimento?