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Spot risarcimenti malasanità sospesi da Rai, l’azienda denuncia lo Stato

Presentata oggi alla Commissione Europea una denuncia contro lo Stato italiano per la violazione della Carta Fondamentale dei Diritti Europei. La ricostruzione della vicenda

pubblicato 29 Aprile 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 20:45

Vi ricordate la storia dello spot con Enrica Bonaccorti sui risarcimenti per presunti errori sanitari negli ospedali la cui trasmissione era stata sospesa da Rai e Mediaset dopo le proteste di alcuni sindacati? C’è una novità: oggi, Obiettivo Risarcimento, l’azienda privata che aveva realizzato quel promo, ha presentato alla Commissione Europea una denuncia contro lo Stato italiano per la violazione della Carta Fondamentale dei Diritti Europei. L’azienda che opera nell’ambito della gestione dei danni in casi di malasanità denuncia le presunte “forti pressioni, esercitate sulla Commissione di Vigilanza Rai affinché un messaggio promozionale tv con un monologo di Enrica Bonaccorti venisse eliminato dai palinsesti delle reti Rai perché non gradito dalla categoria medica“:

Una vera e propria censura soprattutto davanti ad un messaggio pubblicitario che per quanto scomodo, aveva la prerogativa di sottolineare il diritto di ogni cittadino, sancito dal Codice Civile Italiano, di poter richiedere entro il limite dei 10 anni, il risarcimento in caso di errore sanitario accertato.

Lo spot tra dicembre e gennaio era stato trasmesso dai canali del gruppo Mediaset, da La7 e inizialmente anche dalla Rai. Ma a 24 ore dalla messa in onda le proteste dei medici fermarono temporaneamente lo spot prima in Rai poi su Mediaset (La7 ha completato la programmazione senza interruzioni). Fu chiesta quindi l’opinione di un organo terzo, l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, secondo cui “lo spot non poteva essere censurato in quanto non risultava essere in alcun modo in contrasto con le norme a tutela dei consumatori“. Mediaset riprese la messa in onda, mentre la Rai sospese definitivamente il messaggio pubblicitario.