Uomini e donne, il limite al trash e le accuse di bullismo
Tina Cipollari rovescia un secchio d’acqua gelata su Gemma Galgani. La scena va in onda regolarmente davanti ad una divertita Maria De Filippi. Tutto normale?
Sgombriamo il campo dagli ipocriti moralismi (non siamo mica Gianni Sperti): qui non se ne fa una questione di funzione pedagogica della televisione, ma di limiti che pongano un freno alla deriva del trash televisivo, che più volte negli ultimi anni sembra essere la cifra stilistica preminente di molte trasmissioni di intrattenimento (talvolta anche di infotainment) targate Mediaset.
Il fatto: nella puntata di ieri di Uomini e donne, dedicata al trono over, Tina Cipollari, con l’esplicitata intenzione di compiere “una follia che ne deve parlare pure la Cnn“, ha rovesciato un secchio pieno di acqua gelata sulla testa di Gemma Galgani.
Non siamo la Cnn, ma eccoci. La presunta gag ha fatto assai divertire Maria De Filippi, che tra una risata e l’altra si è comunque scusata con la vittima, una signora di quasi 70 anni, da tempo presa di mira, con una diffusa complicità di terzi, dall’opinionista. A marzo scorso Tina le rifilò una torta in faccia, in un’altra occasione le lanciò contro una bottiglietta d’acqua.
Una escalation di episodi che per molti telespettatori – le proteste via social sono numerose – possono essere assimilati a veri e propri atti di bullismo, pur messi in scena in un contesto realistico e non reale come quello di uno studio televisivo.
Restano alcuni interrogativi. Trattandosi di un programma registrato, non sarebbe stato il caso di intervenire in fase di montaggio tagliando la scena del gavettone e quella subito successiva del soddisfatto sghignazzamento bulla style di Tina? L’umiliazione pubblica di Riccardo Fogli all’Isola dei famosi, per la quale tutti si sono giustamente indignati, non ha insegnato nulla? Ed ancora, più in generale: se la tv punisce chi bestemmia in un reality show (magari durante uno sfogo mentre è ripreso 24 ore su 24 da telecamere non sempre visibili), non sarebbe il caso di fare altrettanto con chi si rende protagonista nel pieno delle sue volontà di gesti non edificanti che il pubblico più giovane da casa potrebbe emulare?