Duisburg – Linea di Sangue, Daniele Liotti a Blogo: “Michele Battaglia è un servitore dello Stato. Gomorra? Mi piace ma attenzione ad esaltare soltanto i ‘cattivi'” (Video)
L’intervista di TvBlog a Daniele Liotti, protagonista di Duisburg – Linea di Sangue.
Daniele Liotti è il protagonista di Duisburg – Linea di Sangue, film tv di Rai 1 dedicato alla Strage di Duisburg del 2007, che andrà in onda questa sera, mercoledì 22 maggio 2019.
L’attore romano interpreterà il ruolo di Michele Battaglia, “cacciatore di mafiosi” che, dopo la strage, verrà chiamato dalla Kriminalpolizei per catturare i responsabili. Per farlo, Michele Battaglia dovrà collaborare con il collega tedesco Thomas Block, interpretato da Benjamin Sadler.
Intervistato da noi di TvBlog, Daniele Liotti ha aggiunto altri particolari al suo personaggio:
Sicuramente, è un servitore dello stato. E’ un personaggio con un grande spirito di sacrificio, di dedizione, prende il suo lavoro con grande impegno. Però, è anche un poliziotto che ha una grande intelligenza investigativa, un grande intuito. Quando avviene il caso, infatti, è la persona che viene subito designata come l’unica capace di andare sul posto e cominciare a svolgere le indagini. E poi, è un essere umano come tanti, un uomo che ha una grande umanità, la fragilità, la paura, le insicurezze, la voglia di passare il suo tempo con la sua famiglia. Non è un supereroe della situazione, è un essere come tanti altri.
Non è la prima volta che Liotti prende parte a lavori ispirati alla criminalità organizzata:
Come attore, cerco sempre di diversificare il personaggio ossia cerco sempre di fare delle cose diverse. Come metro di giudizio, c’è la “pancia” sicuramente. La prima volta, non leggo il copione come se lo dovessi poi interpretare. Se il copione mi emoziona, quello è un primo metro di giudizio. L’altra cosa è cercare di fare sempre personaggi che non ho fatto precedentemente. Mi è capitato di fare già il commissario però ho fatto anche il delinquente. Duisburg – Linea di sangue è una storia realmente accaduta e quando hai a che fare con un personaggio realmente esistito, hai la responsabilità di mettere in scena un personaggio che realmente ha fatto quelle cose.
Durante la conferenza stampa, Daniele Liotti ha lanciato qualche velata critica a serie come Gomorra o Suburra che esaltano soprattutto le figure negative. A TvBlog, l’attore ha chiarito la polemica:
La mia non è una polemica, non è una critica. Gomorra e Suburra, mi sono anche piaciute. In favore della Rai, però, in questo caso, c’è anche il fatto di fornire il contraltare, l’altro lato della medaglia. Scarface, per me, per la mia generazione, è un film bellissimo, è forse anche una di quelle interpretazioni che ti fa pensare nella vita di fare l’attore. Però, attenzione, perché quando andiamo ad illustrare soltanto il lato della malavita, ci dimentichiamo che dall’altra parte, c’è sempre qualcuno che sta cercando di individuare certi traffici, di combatterli e di estinguerli. Non demonizzo le serie però sono felice di aver fatto Duisburg dove l’accento è puntato più sulla parte della Polizia.
A Liotti, abbiamo anche ricordato che anche Il capo dei capi, all’epoca, ricevette le stesse critiche:
Il discorso è un po’ più ampio perché il problema è culturale soprattutto in determinate regioni in Italia. I bambini odorano determinati argomenti riguardanti la mafia fin da subito quindi, probabilmente, andrebbe fatto un lavoro di educazione, di informazione riguardo la Polizia e queste persone coraggiose. Probabilmente, questo viene fatto ma forse potrebbe essere fatto meglio. Fornire troppi modelli che esaltino le figure dei cattivi è pericoloso soprattutto per i bambini più piccoli.
Nel video, potete trovare le dichiarazioni integrali di Daniele Liotti.