Buon Compleanno Pippo, ma il regalo è per il pubblico
Rai 1 celebra gli 83 anni e i 60 anni di carriera del suo immarcescibile moschettiere con un prime time in cui è mattatore e ospite d’onore.
Dico subito che è uno dei migliori show da prime time degli ultimi anni: arrivare a mezzanotte senza bestemmiare per la lunghezza del programma è la mia cartina al tornasole per determinare la classifica. Pensare che non mi sarebbe dispiaciuta una seconda puntata, poi, è proprio la laurea cum laude.
Una serata vicina alla perfezione per concept e scrittura, per quel modo disinvolto di inserire foto di repertorio – alcune struggenti come quelle di famiglia – nel racconto e per quel pizzico di Teche che permette di ricordare momenti e citare assenti (dalla Melato a Troisi, da Grillo a Benigni) senza lungaggini: due tocchi già apprezzati di A raccontare comincia tu. Qui a raccontare ce ne sono tanti e ciascuno porta con sé un pezzettino del grande puzzle che compone la carriera di Pippo e la storia della televisione e del costume italiano. Una tv che non c’è più, si dice sempre con tonnellate di rimpianti: ma è una tv che torna ogni volta che c’è rispetto per l’ospite, per il padrone di casa, per il pubblico; che torna ogni volta che si riesce a parlare di concorrenti e rivali senza piccolezze; quando c’è spazio per tutti, anche per chi non c’è per scelta o perché definitivamente ‘altrove’. E soprattutto quando c’è un’idea di racconto e tanta professionalità: questa è la forma più alta di ‘bella tv’. Ed è bella anche se registrata: con una serata così densa, articolata, emozionante la diretta avrebbe forse appensantito, mentre la registrazione aiuta a tenere alto il ritmo e soprattutto l’emozione, traboccata in ogni incontro con ‘Sua Pippità’. E se si commuove Fiorello vuol dire che il Kleenex deve essere sempre a portata di mano.
Non “Guarda Pippo cosa hai fatto“, ma “Guarda Pippo grazie a te cosa ho fatto“: questa la chiave narrativa della serata d’onore che si rivela una celebrazione (quasi) mimetica di uno dei padri fondatori della tv italiana che accoglie gli amici per una festa a casa sua, uno studio tv. Anche se piccolo, non all’altezza di Castelli e con una regia che tende a tenersi ai limiti della scena, entrando poco nelle emozioni dei presenti, più attratto dai campi lunghi che dai PP piani. Se si fosse fatto al Delle Vittorie sarebbe stato perfetto, ma almeno gli studi Frizzi permettono di avere anche Fabrizio vicino.
Di sé Pippo racconta aneddoti di famiglia e degli esordi, dal nonno che baratta le arance per un pianoforte alla mamma in lacrime alla stazione di Catania, stimolato da una voce over che si rivela un ottimo strumento per far andare il racconto (e che fa un po’ espediente da biopic). Dei suoi ospiti, invece, magnifica i successi e come davanti uno specchio ne riceve lodi e onori, riconoscenza e sincero affetto. “Grazie!”, “Ti si vuole bene”, “La prossima volta che ci vediamo…” sono le frasi più usate dagli ospiti che mettono da parte promozioni e spot per cantare le hit della vita, quelle che hanno cambiato la loro anche grazie a Pippo, da E Poi di Giorgia a Ragazza di Periferia di Anna Tatangelo, Non dirgli mai di D’Alessio, La Solitudine della Pausini, Ci Sarà di Al Bano e Romina. Per le passerelle da promo hit ci sono programmi appositi: qui se ne può fare a meno.
“Siediti, parliamo di noi“ è il leit-motiv delle interviste con gli ospiti: la serata è un unico, grande racconto di una carriera di successo, costruito con gli aneddoti delle vite degli altri. Noi, dunque. Noi, con la carrellata di tutte le sue principali partners. Noi, con la festa per i 50 anni della tv e tutti i volti Rai, che indica come il programma cui tiene di più. Noi, non (solo) come plurale maiestatis, ma (anche) come ‘noi Rai’. La serata è un po’ ‘biopic’, un po’ techetechetè, un po’ varietà, un po’ Canto di Natale e anche un po’ Dorian Grey, con quell’eterna giovinezza che sprizza dagli occhi gioiosi di un Pippo felice come neanche un bambino alle giostre per la prima volta. Una gioia che emoziona anche chi sta a casa. La serata di Pippo, con Pippo, per Pippo sarebbe dovuta andare a ‘Rai unificata’ – e avrebbe dovuto includere anche un omaggio da Mediaset per i servigi resi – ma di certo resterà nella storia della tv.
E comunque no, non apro il post con lo screen del suo saluto finale, con le braccia alzate. Non ora, non stasera. Spero mai. Anzi voglio togliermi dagli occhi e dalle orecchie quel ‘Ciao’ e quell’uscita di scena che insieme alla grande commozione degli ospiti, percepibile ma non esibita, dava talvolta la sensazione di trovarsi in una rimpatriata per salutare qualcuno in partenza. No. Stasera piuttosto la chiudo così.
Buon Compleanno…Pippo in diretta: tutti gli ospiti
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20.25
Pronti a festeggiare Pippo, con Pippo e per Pippo?
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20.44
Sento l’emozione che corre anche sui social per questa serata che sarà, a suo modo, storica. E i social di Rai 1 sono particolarmente vivaci stasera.
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20.47
Teatro 5 degli studi Fabrizio Frizzi, con il jingle di Sanremo, che è l’essenza stessa di Pippo. Però un Delle Vittorie….
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20.49
“Con una puntata sola che ci fai! Ci vorrebbe una serie, tipo Trono di Spade… il Trono dei Pippi!… Pippo è una delle cose grandi della Sicilia, dai cannoli, a Pirandello e Malgioglio…”
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20.52
“Sarai il Pippo Baudo del Terzo Millennio: l’hanno detto a tutti, a Bonolis, a Scotti, a Renzi, ma nel terzo millennio c’è sempre lui!”
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20.56
E il primo ospite non poteva che essere Giancarlo Magalli che arriva con un cane pastore, il nipote di Rin Tin Tin. Magalli ricorda quella mancata puntata di Rin Tin Tin che non arrivò e che fu rimpiazzato da una puntata di Settevoci, un programma registrato ma messo da parte dalla Rai perché “non funzionale, non programmabile”. Fu subito un successo. “Tu sei figlio di un cane!” scherza GIancarlo. La questione “Rin Tin Tin” è controversa: per gli storici i fatti non sono stati questi, ma evidentemente questa è la versione che si vuole tràdita.
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21.04
“Tu mi fosti segnalata da Pippo Caruso. Diceva che eri sprecata per fare la corista. E così venisti a trovarmi nel mio ufficio…”: quando lo scouting non passava per la tv e non c’erano monopolisti che gestivano gli artisti. “Ti ho dato un giorno di tempo per aggiungere un inciso a E Poi, che era la nostra seconda scelta…”. E’ tutto un racconto, un aneddoto. E la mano nella mano di Giorgia e Pippo mentre lei canta live Come saprei è commovente (e sono due…).
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21.08
Facciamo però che lo studio non lo vediamo, con questo blu piatto e queste luci negli occhi.
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21.11
Papaveri e Papere e Mille lire al mese i due programmi fatti con Magalli e la regia di Guardì: Baudo ricorda di quando Mia Martini sentì in anteprima “Come saprei” e disse che avrebbe vinto e lancia l’esibizione di Giorgia e Mia Martini, che le disse “Mi fai venire voglia di cantare”. “Dopo ho capito davvero cosa voleva dire” dice Giorgia. “Nel mezzo Michele Zarrillo che fa quello che può, tra voi due tigri” aggiunge Baudo.
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21.15
L’orchestra che torna in modalità varietà anni ’60, in versione serata Vegas, da crooner…
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21.22
La formula funziona: un po’ Techetechetè, un po’ Blob, un po’ mr. Scrooge, un po’ biopic. E ora momento con Adriano Celentano e un giovanissimo Jovanotti che canta “Vai così, che è una figataaa!”. “Io non so che ci faccio qui, non lo so… ma ci rendiamo conto. Io ho vent’anni, lui è un mito, lui un idolo… boh”. “Parla bene però” commenta Celentano.
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21.33
La meraviglia del format è che è tutta una lunga intervista a Pippo, ma costruita in negativo: gli ospiti raccontano andettoti della propria vita, ma che poi sono legati, dovuti, creati da Pippo. La sua vita che si snocciola in quelli dei principali nomi dello showbiz degli ultimi 30 anni, ma solo perché qualcuno è già andato via. E viene ricordato con le Teche, come Sandra e Raimondo.
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22.03
Il pubblico è in continua standing ovation. Pare la congregazione alla messa.
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22.03
“La riconoscenza nei tuoi confronti è totale e te lo dico sempre, non solo davanti alle telecamere per il tuo 22° compleanno”.
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22.04
Poi è arrivata Romina, nella vita di Al Bano. E c’è tornata. “In lui ho trovato la Puglia e l’Italia condensata… La ‘ruspanità'” dice lei. “Mi sono innamorata di Cellino San Marco… ho fatto io la piscina, ma non me la sono potuta portare via…”. Ahia, una stilettata. Con Pippo hanno fatto Donna Rosa. Auguri anche a Mamma Jolanda che compie 96 anni.
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22.27
Pippo racconta che il nonno, commerciante di agrumi, voleva che la figlia imparasse il piano. Se ne innamorò Pippo, che accendeva la radio per sentire le canzoni e imitarle, oltre che per imparare l’italiano in dizione. E c’è Gigi D’Alessio, di cui subito Pippo sottolinea il diploma al Conservatorio. “Ma io quante volte devo dirti grazie? Mi hai dato la chiave giusta: ti portai tutti i dischi che avevo fatto in napoletano. Mi dicesti di italianizzarne una, lasciando una frase in dialetto…”. Quella canzone che piacque a Pippo era “Scuuusami”. Poi arrivò Sanremo con Non dirgli mai.
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22.39
“TU SEI LA TELEVISIONE! Tu hai dato tanto a tutti”: GIGI BIOGRAFO UFFICIALE DI BAUDO. E pubblicità.
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22.58
“Parliamo un po’ di noi?” Nel primo Fantastico la Cuccarini aveva finito di girare la sigla, ha fatto un incidente, si fece male con una 40 di punti di sutura in fronte. Il giorno dopo c’era la conferenza stampa e lei si prensentò con un cerottone e gli occhiali da sole. Lui le fece un cazziatone epico: “Io zitta, perché quando si sbaglia bisogna solo stare zitti”. Da lì la frangia Cuccarini.
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23.11
Lorella che balla le sue sigle: e qui la standing ci vorrebbe tutta.
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23.26
Per Pippo non ci sono hit del momento, ma le canzoni della vita: E poi, Ragazza di Periferia, Non dirgli mai…
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23.32
E si ricordano, scherzando, i due capolavori che lo videro protagonista Zum Zum Zum 1 e 2 (e non me li toccate, il primo più del secondo).
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23.37
Michelle Hunziker racconta la prima volta che si sono conosciuti quando lei aveva 20 anni: erano a Montecatini per la Festa del Disco. Lei gli raccontò che a 14 anni la prima volta in Italia fu proprio a Militello in vacanza ed era fidanzata in casa con un ragazzo figlio di italiani emigrati all’estero.
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3.40
La prima volta di Michelle era a Numero Uno, incinta di Aurora: aveva 19 anni.
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23.43
Ogni ospite aggiunge un pezzetto alla storia: Michelle parla delle tante donne con cui ha lavorato da Loretta Goggi alla conturbante Claudia Koll, da Anna Falchi (“Bona!”), la simpaticissima Sabrina Ferilli, l’angelica Valeria Mazza, l’ingombrante Brigitte Nielsen, il peperoncino Bianca Guaccero, la classe Alessandra Martinez, la ruspante Manuela Arcuri, la selvaggia Alba Parietti, gran carattere per Alessandra Mussolini, la dolcissima Vittoria Belvedere, la morosita Cannelle, l’eclettica Serena Autieri, la provocante Claudia Gerini, la ‘valletta’ Barbara d’Urso che ha debuttato con lui “e adesso … chi l’avrebbe mai detto”.
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23.55
Tra tutti i programmi condotti qual è stato il più bello? “Analizzare 60 anni di programmi non è facile…. ma forse quello per festeggiare i 50 anni della tv. Il direttore mi chiamò per fare una cosa alla buona: io chiamai un po’ di gente e vennero tutti. Fu uno spettacolo di 4 ore… “. E una clip ricorda quella serata, con tutti i volti Rai. Un modo anche per celebrare l’azienda. In quella serata c’erano anche Mike e Frizzi.
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23.59
“Continuerò ad amarti perché il primo amore non si scorda mai quando l’amore tuo si chiama Rai” recitava in quel 50nnale. Perfetto.
Buon Compleanno… Pippo: anticipazioni e ospiti della serata-evento di Rai 1
Questa volta la ‘serata d’onore’ è per lui: Pippo Baudo festeggia i suoi primi 60 anni di carriera e le sue fiammeggianti 83 candeline con un vero e proprio evento televisivo, Buon Compleanno… Pippo, in onda questa sera, venerdì 7 giugno, su Rai 1 dalle 20.30, che TvBlog seguirà in diretta con il suo liveblogging.
L’omaggio di Rai 1 a una delle sue colonne, assolutamente doveroso, sarà un vero e proprio viaggio nella storia dello spettacolo, della televisione, del costume italiano. Una full immersion in quel che siamo stati e in quel che Baudo ha fatto per la Rai condita da tanti regali, quelli che gli ospiti porteranno sul palco con la loro presenza e la loro professionalità per festeggiare non solo colui che rappresenta la quintessenza dello show tv, ma anche per ringraziare il suo fiuto da scout che ha permesso a molti di loro di conquistare la ribalta, dimostrando poi di saperla mantenere con le loro qualità.
Buon Compleanno… Pippo, gli ospiti
A porgere i propri omaggi a Baudo arriveranno l’amico e conterraneo Fiorello, Jovanotti, Al Bano e Romina Power protagonisti con lui di alcuni dei Sanremo più iconici della nostra storia, Giorgia e Laura Pausini, volute all’Ariston proprio da Pippo, Michelle Hunziker, al suo fianco alla conduzione di un Festival, Tullio Solenghi e Massimo Lopez, protagonisti con Anna Marchesini di sketch spesso contestati e capaci di creare incidenti diplomatici, la straordinaria Lorella Cuccarini, sua partner in tanti Fantastico, l’amico e collega Giancarlo Magalli, con cui portò in prima serata un indimenticabile Mille lire al mese (1996), Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo, Ficarra e Picone. Tutti ripercorreranno con Pippo le tappe della sua e delle loro carriera, tra aneddoti ed esibizioni dal vivo con l’orchestra diretta dal maestro Bruno Biriaco. Con un pensiero a Pippo Caruso.
Difficile non notare l’assenza di Roberto Benigni (che speriamo intervenga almeno con un videomessaggio in memoria di tutte le ‘sofferenze’ fatte passare davanti e soprattutto dietro le quinte dei vari Sanremo e Fantastico), quella di Beppe Grillo (che magari se non fosse in altre faccende affaccendato un passaggio su Rai 1 a ricordare i tempi belli della satira sul PSI lo avrebbe anche fatto) ed Heather Parisi, passata a salutare Fazio a Che Tempo Che Fa ma non nella lista di ospiti della festa di compleanno di Pippo. In compenso la showgirl ha twittato…
Siamo sicuri che ci sia merito nello scoprire un talento?
Il talento non si svela se non quando e a chi decide di svelarsi.
Il talento ti regala la libertà e la forza di ribellarti.
Il talento è anarchico. H* #heatherparisi #talento #talentovero— Heather Parisi (@heather_parisi) 7 giugno 2019
Ma la festa è qui, su Rai 1 e su TvBlog dalle 20.30.
Buon Compleanno… Pippo, il format
La serata-evento, in onda dalle 20.30 su Rai 1 e in streaming su RaiPlay, si svolge negli studi Fabrizio Frizzi di Roma – ed è un modo anche questo per far partecipare alla festa chi è ahinoi altrove – con la regia di Fabrizio Guttuso, le scene di Gaetano Castelli e le penne di Giorgio Cappozzo, Matteo Catalano, Salvo Guercio, Ludovico Gullifa.
Il titolo, poi, non poteva essere migliore: Pippo è uno solo, quello a cui si vuole più bene che a mammà o a papà…