Myrta Merlino, la Barbara D’Urso di La 7
Myrta Merlino è la Barbara D’Urso di La7. Entrambe pop, vengono chiamate per nome dai loro ospiti. Simili anche nelle battaglie sociali, nella personificazione dei programmi e nel rapporto diretto col pubblico
Myrta Merlino è la Barbara D’Urso di La7. Per la sua capacità di essere pop in una rete che non strizza troppo l’occhio alle casalinghe, per il suo rapporto diretto con gli spettatori, per la precisa strategia di mettersi sempre in mezzo alle storie che racconta.
Se la D’Urso è Barbara, la Merlino è Myrta. Raramente i politici la chiamano per cognome e, proprio come accade con la regina del pomeriggio di Canale 5, le danno del tu.
Il cuore della D’Urso “è prima dei miei figli e poi il vostro”, la Merlino non è da meno, nonostante opti per uno stile differente. Le esperienze dei figli sono spesso usate come metro di paragone per spiegare un argomento, un fenomeno, una problematica.
Entrambe napoletane, condividono anche l’effetto daytime e qualche vezzo. Barbara si presenta con la moka per il tradizionale ‘caffeuccio’, Myrta ribatte con la tazzina stilizzata alla Letterman.
Sia chiaro, le due sono distantissime per mondi ed esperienze professionali. Cresciuta nella scuola di Giovanni Minoli, la giornalista è stata per anni il volto di punta di trasmissioni economiche, spesso relegate nei palinsesti notturni della Rai. A Viale Mazzini, tra il 2005 e il 2008, condusse Economix sotto il marchio di Rai Educational, prima di cedere alla corte di La7.
L’Aria che tira – titolo evocativo – originariamente non era altro che un riferimento alla situazione finanziaria del Paese. Il talk nacque nell’autunno 2011 nel momento del passaggio di consegne tra Berlusconi e Monti, nel pieno della recessione.
Ma come spesso accade ci si evolve, si cambia pelle e L’Aria che tira ha acquisito un senso più ampio: che aria tira nel mondo del lavoro, della politica, della società e perché no, sul fronte del meteo. La D’Urso anni fa instaurò la gag quotidiana con Paolo Corazzon? La Merlino risponde con Paolo Sottocorona.
Capitolo battaglie. Tutte e due sono in prima linea, promuovono campagne, lanciano moniti in diretta. La D’Urso dà la priorità alla violenza sulle donne, con tanto di marchio in sovrimpressione ‘Chi ti picchia non ti ama’; dall’altra parte il tema preponderante sono gli insulti in rete con tanto di hashtag #odiolodio.
Il loro timbro è evidente. I loro programmi vivono della loro presenza. La Merlino, che vanta persino una sigla personalizzata in versione cartoon, ogni tanto cede il testimone a Francesco Magnani. Ma a quel punto L’Aria che tira diventa altro e Myrta quando torna in onda è come se ripartisse da dove aveva interrotto lei la narrazione.
Myrta e Barbara hanno trasferito le loro esperienze giornaliere in progetti da prime time. Stasera che sera e Live Non è la D’Urso per la star di Cologno, L’Aria che tira traslata tale e quale al serale per la Merlino.
“Le cose che abbiamo in comune sono 4850”, cantava Daniele Silvestri. Tra queste ce ne sarebbe pure una legata al palinsesto, con la Merlino in passato più volte accostata a Mediaset per l’affidamento di un blocco della domenica pomeriggio, di fianco a quello della D’Urso. Suggestioni, sì. Ma manco troppo.