Sedici ospitate. Dall’inizio del 2019 e tenendo conto solo dei programmi di prima serata. Matteo Salvini ha preso casa a Rete4, sua seconda dimora quando non è impegnato nelle dirette social. Interviste, faccia a faccia e confronti (sempre in solitaria) che in realtà si concentrano in due giorni settimanali, il lunedì e il giovedì, ovvero quelli occupati dai talk politici.
Il record spetta a Quarta Repubblica con otto interventi complessivi. Pronti via, si comincia il 7 gennaio, al rientro dalla pausa natalizia, per proseguire il 4 febbraio, l’11 (con dichiarazioni registrate dall’ufficio a proposito della contestata vittoria sanremese di Mahmood), il 25 marzo, l’8 aprile e il 20 maggio.
Tutti appuntamenti pre-elettorali, che anticipano il boom delle europee. E siccome non può mancare la reazione del Salvini trionfatore, ecco la puntata del 28 maggio eccezionalmente bissata al martedì che si apre proprio con il vicepremier. L’ultima apparizione in ordine di tempo risale invece all’8 luglio, nel pieno del caso delle Ong.
Passando al giovedì, Salvini bussa spesso e volentieri alla porta di Dritto e Rovescio e, manco a dirlo, trova aperto. Il ritorno in onda di Del Debbio – 7 marzo – lo vede come ospite d’onore e dal giornalista toscano torna il 21 marzo. La vera ‘colonizzazione’ tuttavia va in scena a maggio, mese decisivo – leggi sopra – per l’affermazione elettorale. 9 e 16 maggio, con ritorno il 30 (due giorni dopo Porro) per ri-brindare alla vittoria.
Si continua il 6 giugno, per arrivare al 27, data dell’ultima puntata stagionale di Dritto e rovescio. Del Debbio saluta e cede il testimone a Mario Giordano che, sorpresa delle sorprese, il 4 luglio accoglie il ministro dell’Interno.
E’ passato appena un anno dall’annunciata rivoluzione editoriale che avrebbe dovuto regalare un nuovo volto a Rete4. “Mi hanno messo in panchina perché dicono che con le mie trasmissioni davo troppo fiato alla Lega e poco a Forza Italia, e quindi ho fatto perdere le elezioni”, fu il commento amaro di Del Debbio. Gli era stato preferito Gerardo Greco, a cui venne affidata anche la direzione del Tg4.
W L’Italia (esperienza tormentata fin dal titolo) non riuscì però a mangiare il panettone e Greco se ne andò poco dopo.
Un anno, eppure sembra passato un secolo.