Tale e Quale Show, Tiziana Rivale contro maternità surrogata e partigiani: nuovo caso Brigliadori?
La cantante, annunciata nel cast della prossima edizione del talent, fa discutere su Twitter per le sue dichiarazioni controverse
Un’artista bionda, classe 1960, che ha toccato il picco di carriera negli anni ’80, annunciata nel cast di una trasmissione Rai, ma la cui partecipazione sta iniziando a far discutere su Twitter. No, non è un articolo amarcord che ripercorre la storia dell’esclusione dall’ultima edizione di Pechino Express di Eleonora Brigliadori – pardon, Aaron Noel – lasciata in Italia col figlio dalla produzione di Rai 2 per le sue controverse posizioni in materia di vaccini e medicina tradizionale, ma della vincitrice di Sanremo 1983: Tiziana Rivale, al secolo Letizia Oliva.
I più se la ricorderanno per quel “Sarà, sarà, quel che sarà” che ebbe la meglio all’Ariston sulla Vita spericolata di Vasco Rossi e sulle Vacanze romane dei Matia Bazar, i telespettatori più attenti hanno avuto modo di rivederla recentemente un paio di volte nel salotto di Caterina Balivo a Vieni da me, mentre il vasto pubblico della prima serata di Rai 1 potrà ascoltare la sua voce in autunno nella nuova stagione di Tale e Quale Show.
Rifiutato un posto nella classe di Ora o mai più (“Non ho bisogno di fare marchette, mi piacerebbe che la televisione italiana si ricordasse di me per il mestiere di cantante”, ci aveva detto lo scorso marzo), Rivale ha invece accettato di mettersi alla prova, fra protesi e parrucche, con le imitazioni di celebri cantanti italiani e internazionali. Stando alle dichiarazioni pubbliche che sta rilasciando su Twitter, ci riesce difficile pensare che possa accettare di buon grado di vestire i panni di Nicole Kidman in Somethin’ Stupid o di Elton John, in una di quelle operazioni di gender swap che fa sbellicare dalle risate Carlo Conti. Perché? Perché entrambe le star si sono affidate alla gestazione per altri per diventare genitori, una pratica che la futura concorrente non vede così di buon’occhio. L’occasione per parlare di maternità surrogata gliel’ha offerta una dichiarazione di Tiziano Ferro, fresco di unione civile con Victor Allen, che sogna di diventare padre.
I figli vengono partoriti dalle donne, da quando è nata la vita sul pianeta…..
Ergo…… ?? https://t.co/AKVJ68oPtk— Tiziana Rivale (@TizianaRivale) July 16, 2019
Neanche a dirlo, nessuna menzione alla maternità surrogata da parte del cantante, ma il caso vuole che il tempo per leggere gli articoli sul web sia sempre inferiore a quello utile per scrivere sui social. “Potrebbero adottare un bimbo all’orfanotrofio, non di certo toglierlo a famiglie sane come hanno fatto gli assistenti ‘asociali’ a Bibbiano” scrive la cantante a una seguace, associando la drammatica vicenda di cronaca all’anteprima del settimanale Chi. E poi i cuori di sostegno ad alcuni commenti sotto il post, come quello di tale Lucrezia: “Due uomini sono due uomini e non possono avere figli e neanche comprarli (…) Ma ormai siamo in mondo orrido dove tutto è permesso, anche le più abominevoli”. Parecchi sono insorti su Twitter, prontemente bloccati da Rivale, che ha imposto sul suo profilo le norme della netiquette, che non sembrano vigere per i suoi personali bollori. La sindaca di Chicago bacia la compagna durante i festeggiamenti per l’elezione? “Dovrebbero baciarsi a casa propria, non importa se siano gay o meno”.
They should kiss at home, nobody cares if they’re gay or not ?
— Tiziana Rivale (@TizianaRivale) May 19, 2019
Tra un fotomontaggio in cui appare in compagnia di Vladimir Putin e un messaggio a difesa degli amici animali, spunta anche un tweet contro l’impegno dei partigiani durante la Resistenza, scritto in calce a un commento dell’ANPI di Brescia: “Han fatto più danni e scempio della guerra stessa”. Si sprecherebbero i giochi di parole col cognome d’arte dell’artista, Rivale lei e rivale di tutti, ma sul quadro che deriva da queste uscite pubbliche c’è poco da ironizzare. Sempre tenendo accesa la luce che ci rammenta che la libertà di espressione termina dove inizia la disinformazione e l’offesa, è legittimo chiedersi se quello della cantante sia un profilo adatto ad un varietà come Tale e Quale Show, che ha fatto della compostezza e della distanza dalle polemiche due punti fermi del suo successo popolare. “Sono scomoda perché dico quello che penso”, tuonava qualche mese fa Tiziana Rivale: fino a che punto questo può compromettere la collaborazione tra un programma della tv di Stato e una concorrente che “pensa e dice” sui social? A domanda, che lasciamo aperta, corrediamo il comunicato con cui la Rai liquidò Eleonora Brigliadori da Pechino Express. E poi sarà quel che sarà.
A seguito delle dichiarazioni recentemente rese sul web dalla signora Eleonora Brigliadori, Rai2 ha deciso di non far partecipare la stessa al programma PECHINO EXPRESS – AVVENTURA IN AFRICA”. Le suddette dichiarazioni (si riferiscono alla frase indirizzata nei confronti di Nadia Toffa, ndr) sono, infatti, in evidente contrasto con la missione e i valori di servizio pubblico della Rai, con il codice etico aziendale e con la linea editoriale della Rete. Pertanto la coppia Madre e Figlio (Eleonora Brigliadori, in arte Aaron Noel e Gabriele Gilbo), non farà parte del cast.