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Game of Thrones, il presidente HBO costretto a difendere il finale della serie

Ancora è troppo presto per definire quando sarà rilasciata la nuova serie spinoff di Game of Thrones

pubblicato 25 Luglio 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 16:34

Sei Casey Bloys presidente di HBO, il canale che ha raggiunto nuovi record in termini di nomination agli Emmy superando se stessa, considerato la casa delle produzioni di qualità negli Stati Uniti e nel mondo. Hai portato in tv un mondo come quello di Game of Thrones capace di ottenere 32 nomination agli Emmy, numero record per un singolo show; capace di raggiungere 19 milioni di spettatori nonostante HBO sia un canale a pagamento.

Eppure te, Casey Bloys, sei costretto a rispondere durante gli incontri del TCA Summer Tour (Television Critics Association) alla richiesta di un gruppo di fan scontenti per il finale e che hanno lanciato una petizione per rigirarlo. Nonostante la richiesta ridicola, che dovrebbe essere archiviata nel novero delle assurdità del web e nemmeno sottoposta a un presidente di rete, Casey Bloys ha replicato con eleganza, non prendendo, ovviamente, in considerazione ogni possibilità di rigirare il finale

Quando hai uno show molto popolare, gli aspetti negativi sono davvero pochi, ma uno di questi è sicuramente il fatto che quando provi a chiudere la serie molte persone hanno la propria idea su come dovrebbe finire. Questa petizione mostra entusiasmo e passione verso lo show, ma non è qualcosa che abbiamo mai preso in considerazione.

La petizione, che chiede di far riscrivere la sceneggiatura da autori competenti, è stata però l’occasione per raccontare altri dettagli sullo show e soprattutto per parlare del futuro del mondo del Trono legato alla possibilità di realizzare uno (o forse più) spinoff.

Bloys ha chiarito come i rapporti tra la rete e i due autori David Benioff e D.B. Weiss siano stati davvero pochi in quest’ultima fase perchè “quando uno show raggiunge la sesta, settima o ottava stagione, si è ormai trovato una sorta di ritmo giusto tra gli showrunner e la rete su quello che ciascuno si aspetta“.

Subito dopo l’uscita delle nomination degli Emmy era emersa la notizia che tre attori nominati Alfie Allen, Gwendoline Christie e Carice Van Houten, avessero presentato autonomamente la propria candidatura alla giuria degli Emmy ottenendo poi la nomination. Bloys ha spiegato che la decisione della rete era nata per evitare che i diversi attori della serie potessero ostacolarsi a vicenda nella corsa alla nomination, ma ha voluto sottolineare che la rete li ha aiutati a presentare la candidatura quando hanno deciso di operare autonomamente.

Il presidente ha poi confermato come le riprese del pilot del potenziale spinoff, creato da Jane Goldman insieme a George R.R. Martin e con Naomi Watts protagonista, sono finite e “sembra molto buono, il cast è straordinario” e ora è nella fase di post produzione e montaggio quindi bisogna capire quale sarà il risultato finale.

Questo o qualsiasi altro spinoff di Game of Thrones sarà una produzione originale di HBO e andrà su HBO Max, la futura piattaforma di streaming del gruppo WarnerMedia i cui dettagli saranno annunciati il prossimo ottobre, solamente in seconda visione streaming. Al momento non c’è una data prevista per lo spinoff e, seguendo le parole di Bloys, sembra improbabile un rilascio nel 2020 “rischia di essere affrettato, ma è troppo presto per dirlo“.

Il pilot del potenziale spinoff di Game of Thrones, racconta una storia ambientata migliaia di anni prima della serie madre ma che contiene alcuni rimandi allo show “ma non riferimenti diretti“. Bloys ha poi spiegato che al momento vuole vedere come procede questo pilot prima di decidere se sviluppare un altro dei soggetti per potenziali spinoff, non confermando quanto detto da George R.R. Martin che aveva parlato di tre progetti in sviluppo.