Home Notizie Il presidente di HBO tra I Soprano, l’importanza dello streaming e il futuro della rete

Il presidente di HBO tra I Soprano, l’importanza dello streaming e il futuro della rete

The New Pope nei primi mesi del 2020, il successo di Euphoria e delle co-produzioni con Sky e HBO, il futuro di Chenrobyl e Demon Lindelof che risponde a Alan Moore: tutto questo è HBO al TCA Summer Tour

pubblicato 25 Luglio 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 16:34

Non di solo Game of Thrones vive HBO. Anzi dovrà sempre più imparare a vivere senza il grande successo planetario dello show.

Per farlo aumenterà di un 10% le ore di produzioni originali, con 160/165 ore previste nel 2020 contro le 150 di quest’anno, una crescita dovuta anche all’apertura della serata del lunedì con l’inserimento di co-produzioni che stanno ottenendo ottimi riscontri come Chernobyl o Gentleman Jack.

Casey Bloys, presidente di HBO, ha spiegato come il suo obiettivo non sia quantitativo ma di sviluppare la programmazione “senza sacrificare la qualità […] abbiamo più programmi ma non c’è nulla che non avrei ordinato e mandato in onda un anno o cinque anni fa“. Un aumento delle produzioni senza intaccare la qualità come dimostra anche il successo di Euphoria, amata anche da Leonardo Di Caprio, come recentemente dichiarato dall’attore, e in arrivo in autunno anche in Italia su Sky Atlantic.

euphoria hbo

La serie, che racconta in modo crudo e diretto il mondo degli adolescenti, non è rivolta ai più giovani “allo stesso modo per cui I Soprano non era solo per i mafiosi” ha sottolineato Bloys “racconta un mondo che probabilmente non tutti conoscono o cambiamenti che non tutti capiamo“. Forse anche per questo piace ai più giovani e ha portato ad un aumento del pubblico tra i 18 e i 34 anni e soprattutto funziona molto bene in streaming, sempre più il futuro della serialità e della tv.

Nonostante la nuova piattaforma che sarà presentata a ottobre realizzata da WarnerMedia (società che possiede HBO) si chiamerà HBO Max, HBO non muterà la propria natura. HBO Max avrà produzioni originali come Dune: The Sisterhood o Gossip Girl, avrà in streaming vecchie e nuove serie del mondo Warner da Friends a Batwoman, così come i prodotti HBO che resteranno però anche sul canale. “HBO così come esiste, sarà il cuore dell’offerta di streaming e abbiamo il budget per continuare a esistere così come siamo. ” Il futuro di Cinemax è invece più incerto, con la possibilità che diventi una sorta di HBO “bis” senza più produzioni originali anche per non ostacolarsi all’interno dello stesso gruppo.

Tra le produzioni che stanno dando soddisfazioni alla rete ci sono sicuramente le co-produzioni e il rapporto tra HBO e Sky o HBO e BBC continuerà anche ora che Sky è passata a Comcast “noi abbiamo dato loro Chernobyl, loro ci hanno dato Catherine the Great. Funziona per tutti e penso continueremo“.

Il creatore di Chernobyl Craig Mazin sta lavorando a un nuovo progetto “naturalmente ha un interesse verso la storia ma non stiamo cercando di sviluppare un nuovo franchise. Non ci sono progetti specifici per raccontare un’altra catastrofe naturale o causata dall’uomo. Ma se dovesse dirci che vuole raccontare questo evento ed è qualcosa di significativo e sostanzioso, sicuramente siamo aperti a realizzarlo“.

Al contrario Bloys ha spiegato come David Benioff e D.B. Weiss, i creatori di Game of Thrones, sono attualmente in cerca di una nuova casa con cui sviluppare nuovi progetti “chiunque sarebbe fortunato ad averli” ma al momento questa casa non dovrebbe essere HBO, con cui anche il controverso progetto di Confederate, ordinato e poi bloccato anche a causa delle proteste legate al tema su una moderna forma di schiavitù.

Non ci sono piani futuri già previsti per Deadwood e I Soprano. Dopo il film tv di Deadwood e il film prequel de I Soprano The Many Saints of Newark, hanno iniziato a circolare indiscrezioni su possibili nuove serie. Bloys ha smentito entrambe le possibilità, pur ribadendo il concetto “mai dire mai“.

Il futuro di HBO passa anche da Watchmen, versione dei fumetti di Alan Moore e Dave Gibbons creata da Damon Lindelof. L’autore da sempre ha spiegato che si tratta di una sua versione e non di un adattamento dei fumetti, quindi le critiche di Alan Moore che non ha voluto avere nulla a che fare con la produzione non lo scalfiscono. “Moore è un genio” ha detto Lindelof “e proprio nel suo spirito ribelle e punk gli direi F**k you, lo faccio in ogni caso e a modo mio“.

Oltre a Watchmen l’autunno della rete sarà caratterizzato anche dal finale di Silicon Valley, mentre per la quarta stagione di Insecure bisognerà aspettare ancora visto che le riprese inizieranno soltanto a settembre. Inoltre Bloys ha rivelato come The New Pope dovrebbe arrivare nei primi mesi del 2020 e Lovercraft Country entro la prima metà del 2020.

C’è bisogno di ancora più tempo per Demimonde, il fantasy sci-fi drama di J.J. Abrams che ha appena perso lo showrunner Bash Doran e deve quindi trovarne un altro. Al momento non ci sono sviluppi e Bloys ha spiegato che J.J. Abrams, che ha scritto da solo la serie, cosa che non succedeva dai tempi di Alias, “fino a Natale è concentrato sull’uscita di Star Wars, dopo avrà più tempo“.