Rai, Piero Marrazzo sospeso dall’incarico di corrispondente da Gerusalemme
Piero Marrazzo lavorava come corrispondente dalla sede di Gerusalemme dall’estate del 2015.
Una decisione severa quella presa dalla Rai nei confronti del giornalista ed ex presidente della regione Lazio Piero Marrazzo, sospeso dall’incarico di corrispondente da Gerusalemme per volontà dell’azienda a seguito di una missiva top secret recapitata alle alte cariche della Rai e alla magistratura qualche mese fa. La sospensione di Marrazzo è stata ritenuta opportuna a seguito di un controllo interno avvenuto sulla gestione della sede di Gerusalemme, dove il giornalista lavorava come corrispondente dall’estate del 2015.
Nello specifico, sarebbero state riscontrate presunte irregolarità nella gestione dell’ufficio di corrispondenza della sede e, come riportato da Repubblica, fonti interne alla Rai avrebbero dichiarato che il principale responsabile delle irregolarità riscontrate sia un produttore esecutivo che la Rai avrebbe già licenziato.
La conferma ufficiale dei fatti è arrivata in serata, alle ore 19:25, direttamente dall’azienda Rai, che ha deciso di esporsi pubblicamente condividendo sul suo portale online un comunicato stampa dal titolo Rai, gestione sede corrispondenza Gerusalemme. Nel comunicato ufficiale si legge:
“La Rai, in seguito a una verifica, ha risolto il contratto del senior producer di Gerusalemme per responsabilità dirette relative ad irregolarità nella gestione amministrativa. In tale ambito, nella sua qualità di caposede, il corrispondente capo Piero Marrazzo è stato momentaneamente sospeso dalle sue funzioni in attesa degli esiti del procedimento disciplinare attualmente in corso.”
È quindi appurato che il diretto responsabile dei fatti avvenuti nella sede di corrispondenza a Gerusalemme, che ora sappiamo essere di origine amministrativa, sia a tutti gli effetti il senior producer, e che su Marrazzo sarà il procedimento disciplinare in corso ad esprimersi.