Home Notizie Amazon non rivela i dati di visualizzazione delle sue serie tv “non è la nostra strategia” (ma cancella 5 show)

Amazon non rivela i dati di visualizzazione delle sue serie tv “non è la nostra strategia” (ma cancella 5 show)

Non ci saranno nuove stagioni di Lore, Forever, Too Old To Die Young, The Romanoffs e Patriot, mentre Carnival Row e The Expanse rinnovate prima della messa in onda

pubblicato 28 Luglio 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 16:26

Jennifer Salke, Vernon Sanders e Albert Cheng sono attualmente i vertici di Amazon Prime Video, tre esperti di televisione che arrivano da quel mondo broadcaster (NBC i primi due, ABC Cheng) legato ai numeri e ai dati d’ascolto. Ma tutti e tre hanno cambiato la loro mentalità abbracciando l’universo streaming, i numeri non sono importanti quanto la soddisfazione degli abbonati.

Questa la filosofia di Amazon Prime Video, divisione streaming del gigante del web di Jeff Bezos, che è solo una parte di un universo più vasto. E come all’interno di Amazon trovi tanti prodotti per tutti, l’obiettivo di Prime Video è proprio questo: cercare di realizzare prodotti di qualità per soddisfare gli abbonati di tutto il mondo.

Oltre 100 milioni di abbonati Prime in 200 paesi, quindi “dobbiamo divertire e soddisfare tutti i clienti Prime, è una strategia diversa” rispetto ai canali cable, ai broadcaster o a Netflix che ultimamente si è appassionata al rilascio di numeri di visualizzazioni. In soldoni potremmo dire che per loro è più interessante sapere che la serie XY piace a chi compra prodotti di elettronica su Prime, piuttosto che faccia 30 milioni di visualizzazioni.

Rivelare i grossi numeri “non è la strategia giusta per noi“. Salke però rivela anche che ovviamente “Noi sappiamo quali sono questi numeri e molte cose possono cambiare nel tempo, ma per ora noi possiamo parlare del successo o di come uno show sta andando meglio del previsto, ma non abbiamo dei piani per rivelare al pubblico quali sono effettivamente questi numeri“. Nemmeno i produttori sanno i numeri assoluti delle visualizzazioni dei loro show, al massimo i dirigenti condividono degli aspetti di questi numeri con i responsabili dei diversi show. “Il nostro modo di fare affari non prevede i numeri assoluti quanto portare singoli show agli spettatori di tutto il mondo“.

Quello che durante il TCA (Television Critics Association) Summer Tour Jennifer Salke ha voluto svelare è che lo scorso anno è stato il migliore nella storia di Amazon e show come la seconda stagione di The Marvelous Mrs. Maisel, Homecoming, Jack Ryan, Hanna e Good Omens hanno ottenuto i risultati più alti mai registrati prima.

Questa tipologia di strategia prevede anche degli addii ed è per questo che di fatto la dirigente ha cancellato 5 serie tv di Amazon Prime semplicemente dicendo che non ci sono piani per andare avanti per loro. Cinque prodotti che in un modo o nell’altro era prevedibile non sarebbero proseguiti. Non ci saranno così nuove stagioni di Too Old To Die Young, delle antologie The Romanoffs e Lore, ma anche di piccoli show cult come Patriot e Forever. Tutti e cinque incarnano in qualche modo “la vecchia Amazon” che ricercava show di nicchia e di qualità. Mentre la “nuova Amazon” punta all’erede di Game of Thrones con Il Signore degli Anelli e ai grandi nomi come mostrano gli accordi con Lena Waithe, Forest Whitaker, Connie Britton e show come Carinval Row, The Boys e Jack Ryan.

Talmente poco interessati ai numeri e più ai prodotti, che Amazon ha già rinnovato Carnival Row per una seconda stagione e The Expanse per una quinta ancor prima del loro rilascio. E a proposito di rinnovi Jennifer Salke rimette nelle mani dei loro autori la possibilità di avere nuove stagioni di Fleabag o Good Omens, dando la disponibilità della piattaforma (che co-produce con BBC in entrambi i casi) ad accogliere i progetti di Phoebe Waller Bridge e Neil Gaiman.