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Alessandro Banfi a La Vita in diretta, consiglieri Borioni e Laganà attaccano

Le perplessità di parte del Cda sono anche legate ad un’intervista che il giornalista, da sempre uomo Mediaset, rilasciò a Blogo alcuni anni fa

pubblicato 31 Luglio 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 16:16

Levata di scudi dei consiglieri Rai sul possibile arrivo – anticipato da Blogo – di Alessandro Banfi in Rai come capo autore de La Vita in diretta.

Banfi, torinese, classe ’59, da sempre legato a Mediaset, è stato tra le altre cose il vice di Mentana al Tg5, condirettore Videonews, conduttore di La versione di Banfi, Tgcom24, coordinatore Pomeriggio Cinque e autore di Matrix di Nicola Porro. In pensione dal 2017, alla fine di questa stagione non ha rinnovato il contratto di collaborazione col Biscione. La consigliera Rai Rita Borioni, in quota Pd, attacca:

Prendere autori Mediaset come se la Rai non ne avesse fa abbastanza ridere, come se l’Azienda non avesse autori interni o autori che storicamente hanno lavorato con la Rai al punto da dover ricorrere alla concorrenza. Per di più, una simile scelta avverrebbe alla faccia di quel pluralismo culturale che il servizio pubblico dovrebbe rappresentare soprattutto nel momento in cui si parla del cattivo servizio che la Rai farebbe al pluralismo e in cui si minaccia l’abolizione del canone. E poi non basterebbe Banfi per rilanciare il pomeriggio di Rai1, ma servirebbe un Apollo 11 di idee e creatività.

Le fa eco Riccardo Laganà, il consigliere eletto dai dipendenti Rai:

Si continuano ad assumere esterni in qualità di autori, conduttori di rubriche giornalistiche, registi e scenografi quando siamo chiamati dal contratto di servizio alla valorizzazione del personale interno, anche nell’ottica di una riduzione dei costi. Purtroppo, invece, si continua nell’anarchia editoriale delle reti che sembrano andare in direzione opposta rispetto a quanto prevede il piano industriale. Mi chiedo se possa profilarsi il danno erariale visto che ci sono professionalità interne che vengono costantemente escluse dal processo produttivo, mentre nel contempo non ci si fa alcun problema ad assumere costosi collaboratori, come sarebbe il caso di Alessandro Banfi se diventasse il nuovo capo autore di La Vita in Diretta.

Ieri aveva commentato l’indiscrezione riguardante il programma che sarà condotto da Lorella Cuccarini e Alberto Matano anche il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani, dicendosi contrario alla nomina di Banfi perché ancora una volta non si farebbe ricorso alle tante risorse interne che rappresentano il cuore della Rai.

Le tensioni sul nome di Banfi sono anche legate a critiche risalenti a tre anni fa quando il giornalista di Mediaset in un’intervista a Blogo dichiarò che la Rai paga i testimoni di cronaca nonché alle voci di questi giorni riferite a cifre di ingaggio molto alte.