American Crime Story, su Rai 4 la seconda stagione che racconta l’assassinio di Gianni Versace
Su Rai 4 parte la seconda stagione di American Crime Story, che racconta l’omicidio di Gianni Versace, il celebre stilista italiano ucciso a Miami
Sebbene ne siano state realizzate (per ora) solo due stagioni, è stato chiaro fin da subito che American Crime Story sarebbe stata una serie che avrebbe diviso l’opinione pubblica. Una certezza che ritroviamo anche nella seconda stagione della serie tv, in onda da questa sera, domenica 4 agosto 2019, alle 21:15, su Rai 4. Il sottotitolo? “L’assassinio di Gianni Versace”.
L’assassinio di Gianni Versace, la trama
Ryan Murphy, creatore e produttore della serie (nonché regista del primo episodio), per la seconda stagione ha infatti deciso di raccontare l’omicidio dello stilista italiano Gianni Versace (interpretato da Édgar Ramírez), avvenuto davanti alla sua villa di Miami il 15 luglio 1997.
I nove episodi della stagione partono proprio da quella tragedia, per raccontarne le conseguenze sotto differenti punti di vista (e relativi flashback): innanzitutto, quello dell’assassino, Andrew Cunanan (Darren Criss), la cui carriera criminale culmina nei suoi ultimi tre mesi di vita -si suicida su una casa galleggiante il 23 luglio dello stesso anno-, con una serie di omicidi tra cui, appunto, quello di Versace. La serie prova a ricostruire la vita di Cunanan prima dell’omicidio, cercando di individuare le ragioni che potrebbero averlo portato a compiere quel gesto, ragioni che ancora oggi, però, non sono ancora del tutto chiare.
Poi c’è il punto di vista di Antonio D’Amico (Ricky Martin), compagno dal 1982 di Versace, con cui viveva nella villa teatro dell’omicidio; immancabile il racconto di quei tragici giorni della famiglia Versace, rappresentata dalla sorella di Gianni, Donatella (Penelope Cruz) e dal fratello Santo (Giovanni Cirfiera). Soprattutto Donatella deve far fronte non solo al dolore della perdita del fratello, ma anche a come gestire l’immenso patrimonio lasciato da Gianni Versace, non solo economico ma anche legato alle sue creazioni stilistiche.
Il tutto, seguendo la caccia all’uomo della Polizia nei confronti di Cunanan, fino ad arrivare all’epilogo che ha lasciato ancora qualche interrogativo aperto.
Le accuse della famiglia Versace ad una serie “troppo inventata”
American Crime Story 2 ha saputo distinguersi per la scelta del cast, con nomi di spicco come Penelope Cruz e Ricky Martin che hanno sicuramente contribuito a dare allo show un tono unico nel suo genere in pieno stile Murphy. Tra gli attori, però, va citato soprattutto Criss, la cui interpretazione gli è valsa un Emmy Award ed un Golden Globe come Miglior attore protagonista di una miniserie (la serie stessa ha vinto altrettanti premi come Miglior Miniserie).
Alla famiglia Versace, però, l’idea della serie non è piaciuta. Prima ancora della sua messa in onda, con un comunicato ufficiale era stato detto che nessuno aveva mai autorizzato la realizzazione dello show, e che non c’era stato nessun coinvolgimento, definendo il prodotto un lavoro di invenzione.
Murphy rispose a quest’ultima critica, sostenendo che la serie è stata tratta dal libro “Vulgar Favors: Andrew Cunanan, Gianni Versace, and the Largest Failed Manhunt in U.S. History” di Maureen Orth, e ribadendo la natura da “docudrama” della serie. Tra i critici, D’Amico, anche lui convinto che la serie abbia romanzato troppo gli eventi raccontati.
Ad ogni modo, L’assassinio di Gianni Versace conferma la natura di American Crime Story: entrare nei fatti di cronaca più spinosi degli Stati Uniti, raccontarli senza remore e farli diventare un evento seriale in cui il pubblico rivive, a distanza di anni, i fatti che proprio il piccolo schermo aveva raccontato in tempo reale e con dovizia di dettagli.
American Crime Story 2, streaming
E’ possibile vedere American Crime Story 2 in streaming sul sito ufficiale della Rai, e sull’app per smart tv, tablet e smartphone, mentre da domani si potrà vedere in Guida Tv/Replay.