In qualità di autore, Pierluigi Diaco ha firmato alcuni dei programmi condotti negli ultimi anni da Maurizio Costanzo, ma così concretamente dietro alle telecamere non era mai stato prima di oggi. Col cambio di studio di Io e Te, dovuto ai lavori di allestimento della scenografia de La Vita in Diretta di Alberto Matano e Lorella Cuccarini, e il trasferimento nel centro di produzione romano di Saxa Rubra, Pierluigi Diaco ha voluto spendere alcune parole di ringraziamento per il reparto tecnico che si è occupato dell’adattamento degli spazi del programma nella nuova scena.
“Abbiamo cambiato studio, non siamo più a Via Teulada, ma nel Centro di Produzione di Saxa Rubra. Vorrei ringraziare tutti i tecnici e le maestranze che hanno reso possibile la trasformazione in pochi giorni di questo studio. Cambieranno le luci, alcuni dettagli, è stato l’impegno di tutto il centro a rendere possibile tutto questo” ha rivelato in apertura della puntata di oggi il conduttore, che subito prima de La Posta del Cuore di Sandra Milo e Valeria Graci si è voluto recare alla camera del più giovane operatore di ripresa dello studio. Si chiama Daniele, ha 23 anni ed è entrato in Rai con un concorso pubblico lo scorso anno, ma continua a studiare Arti e scienze dello spettacolo all’università Sapienza di Roma.
Daniele è il più giovane cameramen di #IoeTe, è entrato in #Rai da poco più di un anno, e oggi ha un compito ingrato: insegnare a @pierluigidiaco a usare la camera ?? pic.twitter.com/MYmQymOyyk
— Rai1 (@RaiUno) August 26, 2019
Daniele si occupa della gestione di una camera da un nome piuttosto particolare, Merlin, che consta di due bracci che si muovono sul piano parallelo e perpendicolare rispetto al pavimento. Uno strumento che, seppur superato in tecnologia da alcuni nuovi mezzi digitali, continua a ricoprire una funzione importante nelle produzioni televisive.
Pierluigi Diaco non ha perso allora occasione per chiedere al giovane di insegnargli a manovrare la camera. “Sta andando in onda una cosa situazionista su Rai 1″ ha commentato il conduttore, che non ha di certo la ripresa tra le sue abilità innate, ma che con questa breve intervista curiosa ha voluto rendere omaggio al lavoro di tutti gli addetti che mettono in funzione la macchina della televisione.