Home La7 La 7, il direttore Andrea Salerno: “Raccontare la realtà nella nuova stagione, abbiamo uno spirito di ‘servizio al pubblico’”

La 7, il direttore Andrea Salerno: “Raccontare la realtà nella nuova stagione, abbiamo uno spirito di ‘servizio al pubblico’”

In un’intervista al Corriere della Sera, il direttore de La 7 Andrea Salerno commenta i risultati dell’estate della sua rete e l’obiettivo della prossima stagione

pubblicato 9 Settembre 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 14:39

Se tanti canali tv si riaccendono quest’oggi, ce n’è uno che può vantarsi di non essersi mai effettivamente spento durante l’estate: stiamo parlando de La 7 che, stando alle parole del suo direttore Andrea Salerno in un’intervista al Corriere della Sera firmata da Paolo Conti, ha vissuto i mesi scorsi all’insegna di numeri più che soddisfacenti.

“Quando c’è bisogno di informazione il pubblico cerca noi e magari ti regala un prime time al 5,35% di share, cioè +22% rispetto al 2018, e un 4,05% nella giornata, +29%, con 34 milioni di telespettatori contattati”, dice Salerno. Certo, ad aver aiutato La 7 è stata la cosiddetta “crisi di Ferragosto”, che ha costretto il direttore del Tg La7, Enrico Mentana a rientrare in anticipo dalle meritate vacanze, ma con risultati più che soddisfacenti. Salerno, però, ricorda anche il lavoro fatto da L’Aria che Tira Estate con Francesco Magnani e da In Onda, con David Parenzo e Luca Telese, che hanno potuto godere di numeri di tutto rispetto.

L’obiettivo per la nuova stagione, sostiene il direttore di rete, resta quello di sempre: la narrazione del presente. “Oggi”, dice, “rischiamo di essere immersi in una sceneggiatura tipo ‘Lost’ in cui tutto sembra accadere senza una ragione. L’unica alternativa è capire. E si capisce confrontandosi. Non insultandosi”.

Un confronto che passa attraverso i numerosi volti di rete, uno molto differente dall’altro: da Lilli Gruber a Massimo Giletti, passando per Giovanni Floris, Myrta Merlino e Diego Bianchi. “Il nostro successo”, spiega Salerno, “è proprio nella varietà di stili e di linguaggi. Una squadra formidabile: i più bravi, i più autorevoli, la qualità del palinsesto è altissima: e sono proprio le disomogeneità a intercettare pubblici diversi. Non c’è quindi pericolo né di sovrapposizione né di incomprensioni”.

Tanti volti, dunque, e tanti punti di vista e modi di raccontare la realtà. E, di conseguenza, tante critiche:

“Ci hanno dato dei leghisti, dei grillini, dei filo-Pd, dei berlusconiani… Se ci attaccano tutti vuol dire che siamo liberi. Il nostro spirito è di ‘servizio al pubblico’, se non vogliamo sempre parlare del solito tema del servizio pubblico”.

Ok, ma oltre l’informazione? Immancabile ormai l’appuntamento con Grey’s Anatomy, di cui La 7 si è assicurata i diritti per la quindicesima e sedicesima stagione, ma non mancheranno le novità:

“Avremo nuove fiction come ‘Chernobyl’. O il docufilm ‘Our Godfather’ su Tommaso Buscetta. Poi vorrei citare la ‘rete che non si vede’, cioè la struttura, l’organizzazione, la macchina…”.

Salerno conclude con un appello ai politici: “Non negatevi al confronto. È una scelta assurda che rischia di lasciare il Paese smarrito in un campo aperto solo alle bassezze di certa truce propaganda sui social”.

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