La Prova del Cuoco: meno sagra e più sacher, scomposta
Liveblogging e recensione della seconda (prima) puntata del cooking show di Rai 1, giunto alla ventesima edizione
Una prova che più prova non si può. Il programma del daytime di Rai 1 ha cambiato definitivamente faccia: da fiera cartoon delle tagliatelle a cooking show che strizza l’occhio alle dinamiche del talent. Lo si capisce dalla nuova struttura della trasmissione, costruita tutta intorno a tre prove affrontate dalle due squadre, quelle del Pomodoro Rosso e del Peperone Verde: sfida su un tema comune, dimostrazione singola e gara finale. Le rubriche tradizionali diventano quindi occasioni per far accumulare punteggio ai concorrenti della settimana. Anche la giuria, in questo modo, ottiene un ruolo di primissimo piano durante il corso di tutta la puntata.
E fra coloro che valutano i piatti, spicca proprio la vincitrice di un talent show, Top Chef Cup, Cinzia Fumagalli. La chef di Lecco, in soli due giorni, ha fatto già capire al pubblico della rete di che pasta è fatta. Sicuramente non frolla, di quella che si sgretola solo a guardarla. Severa e imperturbabile, già si profila come l’Alessandra Celentano dei fornelli: contraddice l’autorità Spisni, dà voti bassissimi e altissimi, non si perde in chiacchiere. Regala momenti di spettacolo insieme a Claudio Lippi davanti all’occhio della kiss cam – novità della stagione, ultimo baluardo di quell’atmosfera pazzerella clericiana -, serve assist per doppi sensi, messi in rete dal compare Sandano. Lontani i tempi delle playlist dell’Antoniano in filodiffusione. In studio l’aria è decisamente più fredda, nonostante lo sforzo in campo per riscaldarla senza Zecchino d’oro e grembiuli fantasia. Il risultato è un surgelato, magari anche di qualità, ma che in microonde non ha avuto vita facile.
Il salto ai programmi di cucina più contemporanei, quelli alla Discovery, è ancora lontano e forse non è nemmeno nell’orizzonte di attesa della squadra del programma; tuttavia, il cambio della scenografia, colorata ma senza fronzoli, e l’assenza dei collegamenti in esterna fanno presupporre un’inversione di marcia, meno sagra e più sacher scomposta. In questo senso, la quasi totale assenza di pubblico in studio è paradigmatica, fa venire alla luce il desiderio di coinvolgere gli spettatori con tecniche diverse da quelle adottate negli anni precedenti. Per ora, il risultato non convince: il ruolo di Claudio Lippi è ancora poco definito, con la speranza che non si limiti solo a fare da disturbatore per i concorrenti strampalati; i tempi non seguono ritmi ben scanditi; Elisa Isoardi parla di albumina, non riuscendo proprio a stabilire l’empatia col pubblico. Ci prova, ma non risulta spontanea, pur dimostrando di cavarsela davanti alle telecamere. Meno davanti alla pummarola, e non che sia un difetto. “Elisa Isoardi vorrebbe condurre Sanremo, ma in assenza di quell’opportunità abbozza sul consumo e la nutrizione. È giusto che una bella ragazza spigliata e intelligente voglia ballare il tip tap”, disse Fulvio Abbate qualche tempo fa. Ipse dixit.
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12.10
Spisni contro Fumagalli. La giudice si domanda del perché la cuoca non stia rispettando i dettami della ricetta depositata alla Camera di Commercio. La Spisni si scalda come la cotoletta, così come il pubblico a suo favore. Toni inediti per La Prova del Cuoco, che con la Fumagalli si tinge di talent.
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12.40
Diego Bongiovanni e il suo foodporn, con un ciambellone di pane carasau con salmone affumicato, crescenza e una ratatouille di verdure. Il cuoco fa salire la squadra a 21 punti. 1 dalla Fumagalli, “piatto senza consistenze, mi sembra di essere in geriatria, lo trovo moscio”, Lorenzo Sandano dice: “In tema foodporn, se lo trova moscio…”. La Borra vibes.
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13.05
Antonietta impasta, prova a parlare della sua vita a Potenza, ma la disturba Natale Giunta col batticarne. Fettuccine tonno e limone, rollatina di tacchino al prosciutto per i verdi. Poi scatta l’elettricità per 100 secondi. Risotto con mozzarella e fiori di zucca, calamaro alle erbe con salsa ai fichi di india per la squadra del pomodoro rosso.
Replay. Riavvolgiamo il nastro per la prima vera puntata della ventesima edizione de La Prova del Cuoco, che ieri ha lasciato spazio, per gran parte del tempo a disposizione in palinsesto, alle dichiarazioni programmatiche del Primo Ministro Giuseppe Conte alla Camera dei Deputati. Tvblog seguirà in diretta l’appuntamento ai fornelli con Elisa Isoardi, che insieme a Claudio Lippi coordinerà la gara fra i cuochi, da quest’anno spalmata su tutta l’ora e mezza di trasmissione.
La Prova del Cuoco 2019/20, anticipazioni martedì 10 settembre 2019
La puntata di martedì 10 settembre vedrà entrare a far parte della famiglia di cuochi Michele Cannistraro, che tutti conoscono come “Il cannibale”, subito messo alla prova con Alessandra Spisni in una prima manche a tema cotoletta. Esordio nelle cucine de La prova del Cuoco anche per Angelica Sepe, cuoca e cantante salernitana, che presenterà una sua versione tradizionale campana degli spaghetti al pomodoro, mentre lo chef del foodporn Diego Bongiovanni realizzerà un ciambellone di pane carasau con crescenza e verdure. Infine, la gara finale tra Pomodoro Rosso e Peperone Verde vedrà sfidarsi Natale Giunta e Luigi Pomata.