Ali di Libertà ingessate da un ‘too much’ che soffoca le emozioni: bastavano Bocelli & friends
Torna su Rai 1 l’evento promosso della Andrea Bocelli Foundation, quest’anno a sostegno dell’Accademia Musicale di Camerino.
Non basta esibire le ali per poter volare. Questo Ali di Libertà si rivela uno show mastodontico che non riesce ad alzarsi da terra né a bucare lo schermo, e per tanti motivi: la preponderanza della parola sul canto, del palco sui protagonisti, della rigidità sulla spontaneità. Sulla scena avviene di tutto, ma a casa ci si sente esclusi da tutto. Nelle panoramiche lo spettacolo appare magico, ma in tv questa magia mozzafiato non arriva: coreografie, ospiti, espressioni, contatti si perdono sul palco senza che si riesca a vederli, sentirli, assaporarli, capirli. Televisivamente uno show dispersivo, che la regia di Biondani non addomestica (e finisce per non raccontare), anche se lì, a Lajatico, deve essere stata tutta un’altra storia.
Ad appesantire il tutto, oltre al too much della scena e delle luci, delle coreografie e degli effetti, ci sono stati i testi, per natura e quantità: si è sentito più parlare che cantare. E se, tempi alla mano, non è stato così allora il problema è ancora più evidente. Stefano Accorsi ha cercato il teatro e l’ha fatto. Ma tutta quest’anima volutamente e ricercatamente teatrale in tv è risultata una gabbia. L’unico sprazzo di racconto tv lo ha donato Serena Rossi, capace di dare un po’ di sangue a uno spettacolo che ha cercato di compensare con gli effetti speciali la maniacale attenzione alla maestosità, ma non al pubblico a casa. O almeno questa è stata la sensazione.
Lo show ha inneggiato alle emozioni, ma al di qua dello schermo ce ne sono state poche. Tolte le esibizioni di Bocelli c’è stato poco altro, su tutti Mika (liquidato con due soli momenti mentre con una sua sola espressione si poteva scaldare il Circolo Polare Artico) e la superba Carla Fracci. I loro sono stati gli unici veri momenti di piacere in una serata lunghissima e impostatissima. In fondo sarebbe bastata la voce di Bocelli e con essa la musica d’autore italiana. Stop. Il resto ha distratto e non ha aggiunto nulla al racconto televisivo. E la regia nervosa, spezzata, spesso incomprensibile di Biondani non ha aiutato. Un esempio su tutti? Sul primo cantato in duetto di Mika e Bocelli si è staccato su una anonima panoramica. Mi domando ancora il perché. Il programma peraltro è stato registrato qualche mese fa.
Se la regia non ha aiutato, noi possiamo farlo: al netto della resa tv (e della compensazione di qualche ego, tra cui non includerei quelli dei protagonisti principali), lo spettacolo ha l’obiettivo di raccogliere fondi per la Andrea Bocelli Foundation a sostegno della ricostruzione dell’Accademia musicale di Camerino. Si puà ancora donare al numero solidale 45580.
Tornando allo show, non c’è bisogno di disegnargliele le ali a Bocelli, le ha già: basta fargliele spiegare e basta un fondo nero. Il resto copre, distrae, confonde. E non penso ce ne sia bisogno…
Ali di Libertà, Andrea Bocelli su Rai 1: la diretta
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21.14
Carlo Verdone ci rinfranca l’animo prima della serata.
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21.27
La pubblicità di Illy fa capire che ormai ci siamo…
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21.30
Di nuovo spot Illy.
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21.38
Biondani, ti si riconosce anche in un montato…
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21.42
Accorsi spiega il progetto del Teatro del Silenzio, a zero impatto ambientale, così come gli abiti di scena realizzati con scarti industriali di aziende della zona. Mentre è la Rossi a introdurre subito la missione della serata.
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21.50
Scusate, ma lo zoom perso dalla regia? Un effetto di realtà lasciato per non fare tutto ‘troppo pulito’?
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22.23
Dio Santo, uno show più ingessato di questo faccio fatica a ricordarlo. Vuole le emozioni, ma non si alzano mai.
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22.26
Ali di Libertà ingessate da um too much che soffoca le emozioni: bastavano ”Bocelli & Friends’. Le ali non basta esibirle perché prendano il volo.
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22.32
Primo Break: manca un’ora e venti alla fine. Primo spot ovviamente Illy.
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22.38
Si riprende, ma si canta davvero tanto, eh. Ma proprio tanto, eh.
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22.54
Pubblicità: ora ci hanno preso gusto.
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23.24
“Per capire l’opera l’importante è sapersi emozionare” dice Accorsi…
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23.25
Duetto e poi pubblicità.
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23.44
Come bis ‘O sole mio… (intanto il direttore si è cambiato d’abito…) e Nessun Dorma.
Le più belle arie della tradizione lirica italiana e successi pop interpretati da Andrea Bocelli con ospiti internazionali – da Carla Fracci a Mika, passando per le stelle della lirica Larisa Martinez e Gianfranco Montresor, senza dimenticare il figlio Matteo – sono il fulcro di Ali di Libertà, un evento speciale in onda questa sera, sabato 14 settembre, dalle 21.30 su Rai 1. Si rinnova quindi l’appuntamento annuale con la Andrea Bocelli Foundation, che alla sua 14esima ‘edizione’ si prefigge di raccogliere fondi per la ricostruzione dell’Accademia Musicale della città di Camerino, inagibile dal sisma del 2016 e non ancora ricostruita. E fino a domani, 15 settembre, è attivo il numero solidale 45580.
Una serata-evento anche per la location, ovvero il Teatro del Silenzio, voluto e creato da Bocelli sulle colline del suo paese natale, Lajatico. Voce narrante Stefano Accorsi che accompagna il pubblico tra le arie di Puccini, Verdi, Beethoven – eseguite dall’Orchestra diretta da Beatrice Venezi e da Carlo Bernini, e al cui fianco troveremo Serena Rossi. La regia tv è di Cristian Biondani.
L’appuntamento con il liveblogging di TvBlog è alle 21.25.