La Strada di Casa, Alessio Boni a Blogo: “Fausto Morra è un uomo sempre sul filo del rasoio. Nella nuova stagione, sarà un detective improvvisato” (Video)
L’intervista di TvBlog ad Alessio Boni, protagonista de La Strada di Casa.
Da martedì 17 settembre 2019, in prima serata su Rai 1, avrà inizio la seconda stagione de La Strada di Casa, serie tv diretta da Riccardo Donna, con Alessio Boni, Lucrezia Lante della Rovere e Sergio Rubini.
Alessio Boni tornerà, quindi, ad interpretare il ruolo di Fausto Morra che, in questa stagione, dopo aver scontato una pena di tre anni per truffa, uscirà dal carcere, deciso a ricominciare una nuova vita insieme alla sua famiglia. La sparizione misteriosa di Irene, futura sposa del figlio Lorenzo, però, costringerà Fausto a lottare con tutte le sue forze in difesa della sua famiglia e della sua azienda.
In occasione della conferenza stampa di presentazione de La Strada di Casa 2, noi di TvBlog abbiamo intervistato Alessio Boni a cui abbiamo chiesto le differenze tra il Fausto Morra della prima stagione e quello che vedremo nella seconda:
Nella prima stagione, lui doveva riconoscere se stesso, uscito dal coma: aveva un’amnesia e, quindi, con dei flashback, pian piano, insieme al pubblico, si capiva dove andava, chi era, il puzzle si costruiva, quindi, era molto concentrato su se stesso. In questa stagione, Fausto esce dopo tre anni di carcere, ha pagato il suo debito per quello che ha fatto ed è concentrato soprattutto sulla dinamica che sta dietro al figlio. Insieme a Baldoni, diventerà una sorta di detective improvissato. Fausto Morra buono o cattivo? E’ un uomo con tutte le vicissitudini, le disillusioni che gli possono capitare nella vita, le fragilità e le forze. Quando, a volte, gli crolla il terreno sotto ai piedi, si sente a disagio e non riesce a uscirne. Fa affidamento sempre alla sua esperienza, alla sua forza di carattere, alla sua famiglia meravigliosa, che ha però, a volte, non basta. Ha fatto anche una cosa sbagliata nella prima stagione, per salvare la ditta con i suoi 100 operai… E’ uno che sta sulla lama del rasoio sempre…
Ad Alessio Boni, abbiamo chiesto se, considerati gli ottimi risultati Auditel della prima stagione, è stata avvertita maggiore responsabilità durante la lavorazione di questa stagione:
La responsabilità nostra è di quella fare bene il prodotto. Poi come va, va… Noi facciamo di tutto, lo promuoviamo, non ci lasciamo andare mai, stiamo sul pezzo sempre… Quando tu fai questo, in un certo modo, stai a posto. Il prodotto è di qualità e se va bene, siamo felicissimi, se va semi-bene, siamo contenti, se non va bene, ci dispiace ma io tornerei indietro e lo rifarei. In fin dei conti, qual è la ricetta dell’Auditel…
A Boni, abbiamo anche chiesto se l’avvento delle nuove piattaforme ha “costretto” la Rai ad alzare l’asticella per quanto riguarda la qualità delle serie:
Tutte queste piattaforme hanno dato alla Rai, negli ultimi anni, il coraggio di tentare un altro tipo di televisione mentre prima aveva un pò paura. La Rai ha preso esempio probabilmente, ci prova onestamente, ci si butta, poi c’è sempre un limite perche siamo su Rai 1, la tv di Stato, certe cose non si possono fare… Però mi sembra che è una cosa che dia più credibilità anche al pubblico di Rai 1.
Nel video, ci sono le dichiarazioni integrali di Alessio Boni.