Home Serie Tv Rosy Abate 2, parla il creatore Mizio Curcio: “Stagione difficile ma stimolante da scrivere. Leonardo è la sua kryptonite”

Rosy Abate 2, parla il creatore Mizio Curcio: “Stagione difficile ma stimolante da scrivere. Leonardo è la sua kryptonite”

Blogo ha intervistato Mizio Curcio, creatore di Rosy Abate, la cui seconda stagione è in onda dal 18 settembre 2019 su Canale 5, e che ci ha spiegato alcune scelte sui nuovi episodi

pubblicato 18 Settembre 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 14:03

La seconda stagione di Rosy Abate, in partenza questa sera, mercoledì 18 settembre 2019, su Canale 5, è sicuramente molto attesa dai fan del personaggio di Giulia Michelini, che fedelmente l’hanno seguita prima in Squadra Antimafia e poi nella serie tv interamente a lei dedicata.

Forte dei 5 milioni di telespettatori raggiunti nel finale della prima stagione, lavorare ai nuovi episodi non dev’essere stata una passeggiata. “E’ stato difficilissimo, ma per questo stimolante”, ci ha confidato alla vigilia del debutto Mizio Curcio, che di Rosy Abate firma il soggetto (insieme al produttore Taodue Pietro Valsecchi) e le sceneggiature, con Andrea Nobile, Valentina Strada, Graziano Diana e Federico Gnesini.

“Come nel caso dello spin off -in cui non ho avuto un sol dubbio da dove far ricominciare la storia- anche per questo secondo capitolo l’idea di ripartire sei anni dopo l’uscita di Rosy dal carcere è stata immediata”, prosegue Curcio. “È arrivato il momento che Rosy affronti la sua kryptonite, che ha il volto e il nome di suo figlio Leonardo…”.

Come hai appena detto, la seconda stagione parte sei anni dopo il finale della prima: un bel salto temporale! In questi anni Rosy è stata in prigione: quanto l’ha cambiata il carcere?

“Non è la prima volta che Rosy affronta il carcere. Questa volta però è finita dietro le sbarre per difendere suo figlio, prendendosi la colpa per qualcosa che non ha commesso. Non è serena Rosy, perché sa che suo figlio sta crescendo lontano da lei… è per questo che quando le porte del carcere si apriranno per lei, il suo unico obiettivo sarà quello di rivedere suo figlio”.

Leonardo, invece, lo ritroviamo adolescente: com’è stato scrivere un personaggio del tutto nuovo rispetto al Leonardino di Squadra Antimafia o della prima stagione di Rosy Abate?

“È stata la vera sfida della stagione. Il pubblico è abituato a conoscere Leonardino come un cucciolo indifeso, ‘sballottato’ da una parte all’altra. Ora quel cucciolo ha tirato fuori gli artigli, e toccherà a Rosy imparare a domarlo. Siamo contentissimi della scelta dell’attore Vittorio Magazzù, un vero talento. Al primo provino sia Giulia Michelini che il produttore Pietro Valsecchi non hanno avuto alcun dubbio… vederli in scena insieme vi assicuro che è una carica esplosiva!”

Se prima Rosy doveva convivere con i propri errori, ora deve rimediare a quelli del figlio, come ogni madre cerca di fare. Lei, ovviamente, lo farà a modo suo, ma dobbiamo aspettarci una Rosy Abate più mamma e meno Regina di Palermo?

“Rosy Abate è una mamma disposta a tutto, una leonessa che ha sempre messo la famiglia prima di ogni cosa. Per farlo userà le sue armi… e la Regina di Palermo non si tirerà certo indietro!”

Rosy Abate è una madre, una donna che se l’è sempre cavata da sola, ma anche la Regina di Palermo: c’è un lato di questo personaggio che non abbiamo ancora visto e che, magari, vedremo in questi episodi?

“Rosy Abate è destinata a combattere con il suo passato e con la scia di sangue e morte che si porta dietro. In questa stagione si troverà ad affrontare un demone che non l’ha mai abbandonata. Un senso di colpa che la tormenterà per tutta la stagione: Ivan Di Meo (Claudio Gioè, ndr), il padre di suo figlio che lei stessa ha ucciso colpendolo alle spalle…”

In questa nuova avventura, cambia la location, e Rosy sbarca a Napoli, una città che come le dice Licata (Bruno Torrisi) “ha il fuoco sotto”. Cosa vi ha portato a scegliere proprio Napoli?

“Io sono nato e cresciuto a Napoli. Parlando con il produttore Pietro Valsecchi abbiamo deciso che l’arena più giusta dove far crescere Leonardo era proprio Napoli, con tutti i suoi contrasti e pericoli. È una Napoli bella e vitale quella che con il regista Giacomo Martelli abbiamo deciso di raccontare. Una Napoli solare, tra le ville di Posillipo e i pontili che affacciano sul golfo… una bellezza che nasconde pericoli e minacce. È in questo contesto che Rosy Abate sbarcherà da Palermo…”

Non posso non chiederti se vedremo altri personaggi provenienti dall’universo di Squadra Antimafia, dopo De Silva (Paolo Pierobon), Veronica Colombo (Valentina Carnelutti) e Licata…

“Sì… come nella prima stagione abbiamo avuto la presenza di De Silva, anche quest’anno ci saranno dei grandi ritorni, come ‘Pietra’ – Sandro Pietrangeli, interpretato da Giordano De Plano – e lo stesso Licata… e un altro di cui non posso dirvi ancora il nome…”

Nell’ultimo promo andato in onda si sente la voce di un uomo dire a Rosy “Ora sì che ti riconosco. Io e te siamo la stessa cosa, Rosy”… E sui social network è partita la gara per capire di chi si tratti…

“Posso solo dirti che è una persona legata a Leo in maniera indelebile!”

Cambiando argomento, Rosy Abate è uno dei personaggi femminili che più di altri rompe gli stereotipi della donna rappresentata nella tv italiana. Quanto accaduto in questi due anni con il caso #MeToo, arrivato anche in Italia, ha influenzato la fase di scrittura della protagonista ed il rapporto dei personaggi maschili con quelli femminili della serie?

“Molti anni prima del fenomeno #MeToo, Rosy Abate già rappresentava una figura di eroina lontanissima dagli stereotipi dei personaggi femminili della tv. A partire dalla prima stagione di Squadra Antimafia, l’abbiamo vista crescere, evolversi continuamente, passando dal ruolo di vittima a quello di giustiziera. È una donna forte, indipendente, incapace di piegarsi alle prepotenze maschili. La sua spinta sarà sempre quella di combattere contro tutto e tutti per poter essere se stessa ed essere libera di scegliere della sua vita. E lo stesso insegnamento che darà a suo figlio: ‘Se ti abbassano la testa, tu alzala ancora di più!’, parola di Rosy Abate”.

Rosy Abate 2 debutta di mercoledì (la seconda puntata andrà in onda venerdì 20, e poi la serie resterà sempre al venerdì), e nella stessa sera su Raiuno va in onda il film “A casa tutti bene”: Giulia Michelini in onda in contemporanea Rai e Mediaset. Che Rosy Abate faccia un po’ paura anche alla Rai?

“Sinceramente non so come siano andate le cose… di sicuro sarà una bella sfida!”

Giulia Michelini ha detto che “resisterà ad una terza stagione”, che la storia di Rosy deve avere una fine. Visto l’ottimo rapporto che c’è tra voi due, immagino non sia stata una sorpresa per te leggere quelle dichiarazioni. Ma da sceneggiatore, sei d’accordo che la saga di Rosy Abate debba avere una conclusione così rapida?

“Io e Giulia ci confrontiamo di continuo sulle storie da tracciare e sul percorso del suo personaggio. È giusto rispettare le sue scelte, ma nel cassetto della scrivania da dove ti sto rispondendo posso confessarti che ci sono dei copioni già scritti… mai dire mai!”