Home Netflix Curon, un campanile e una storia soprannaturale dai confini dell’Italia al mondo Netflix (Video)

Curon, un campanile e una storia soprannaturale dai confini dell’Italia al mondo Netflix (Video)

Curon è ancora da girare e quindi in arrivo prossimamente, mentre Baby dal 18 ottobre sarà su Netflix

pubblicato 23 Settembre 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 13:42

Il futuro delle serie tv originali di Netflix è fatto di generi diversi ma sempre nel solco di una tradizione italiana, dal respiro e vocazione internazionale, inserita nel contesto della piattaforma in cui si trova.

Il Festival delle Serie Tv di Milano è stata l’occasione per conoscere chi queste serie italiane di Netflix le ha pensate e ci sta lavorando, come Antonio Dikele Di Stefano che ha raccontato di un fugace incontro in stazione con Felipe Tewes responsabile degli originali di Netflix che ha portato un anno dopo al primo abbozzo di progetto di Zero, serie che racconterà gli italiani di seconda generazione, figli di immigrati nati a Milano. Un progetto che è ancora tutto da costruire ma che, come ha spiegato lo stesso Tewes, sta già suscitando l’interesse globale soprattutto tra la comunità afro-americana che non pensava “esistesse una comunità anche italiana“.

Soprattutto però il Fest è stata l’occasione per conoscere gli sceneggiatori di Curon, nuova serie tv originale di Netflix Italia che per l’occasione ha anche pubblicato un primo teaser trailer tutto incentrato sul fulcro della serie: il campanile di questo piccolo paese in provincia di Bolzano a pochi kilometri dal confine austriaco, completamente sommerso dall’acqua di un diga. Un’idea nata da due tre giovani autori, Givanni Galassi, Tommaso Matano e Ivano Fachin, portata a Netflix che ha affiancato loro l’head writer Ezio Abbate, già dietro Suburra, arrivando così alla definizione di Curon.

Poco sappiamo di questa serie tv se non la trama raccontata da Abbate “una serie soprannaturale ma che ha tante altre sfaccettature“, un thriller/horror ispirato al recente filone di “Quality Horror” cinematografico che include titoli come It Follows o Hereditary, in cui l’elemento di tensione è accompagnato da una costruzione più articolata della trama. Nel caso di Curon, ascoltando le parole di Abbate, vengono subito in mente teen drama dalle venature mystery/soprannaturali. Infatti al centro di Curon c’è la storia di Anna, una mamma single di due gemelli di 17 anni, che trasferisce la famiglia a Curon, paese da cui manca da talmente tanto tempo che i due ragazzi non l’hanno mai visto. Appena arrivati però Anna sparisce lasciando i due ragazzi soli, con una nuova famiglia, un nuovo gruppo di amici ma sopratutto una mamma da ritrovare. Le loro indagini porteranno alla scoperta di segreti sulla loro famiglia d’origine ma anche su loro stessi tra primi amori e nuovi incontri.

Le atmosfere del nord Italia, il fascino di questo campanile che spunta dalle acque del lago, saranno lo sfondo perfetto di questa serie che porta (o meglio ri-porta) in Italia una serialità di genere lontana dal crime ma cercando di abbracciare non solo i teen ma anche tutto il resto della famiglia, come ha voluto spiegare Ezio Abbate. Curon sarà una serie contemporanea “girata nella valle di Resia, uno show pop e al passo coi tempi“.

Le riprese dovrebbero iniziare a breve con la speranza di arrivare a quei 10 milioni di abbonati che, come detto durante il Fest, hanno seguito la prima stagione di Baby nei primi giorni dal suo rilascio. A meno di un mese dal debutto della seconda stagione la sceneggiatrice del gruppo GRAMS Eleonora Trucchi e una delle protagoniste Alice Pagani non si sono sbottonate troppo sui nuovi episodi in cui, stando alle poche cose che hanno raccontato, ci sarà maggior spazio alla relazione omosessuale presente nella serie, sarà approfondito il rapporto tra i ragazzi e i genitori e ci sarà una maggior consapevolezza delle proprie azioni da parte dei personaggi.

La seconda stagione di Baby debutta il 18 ottobre su Netflix. 

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