Corrado Tedeschi: “Non mi chiamano più in televisione, non sono inserito in giri di potere”
L’attore e conduttore spiega perché manca dal piccolo schermo con un programma da alcuni anni: “Il pubblico è la mia più grande raccomandazione”
Corrado Tedeschi, conduttore garbato all’angolo del ring. In scena con Debora Caprioglio nell’Amore mio aiutami che fu di Alberto Sordi, al Manzoni di Roma, l’artista ligure è stato intervistato dal quotidiano Leggo a proposito della relazione che lo lega al teatro e alla televisione, mezzo da cui latita da alcuni anni.
“Nel teatro si lavora con dei professionisti, nella televisione invece non è sempre così”, ha rivelato ai microfoni del giornale, lasciando intendere di non aver trovato negli ambienti del piccolo schermo quella stessa scrupolosità e integrità che sono proprie del palcoscenico. E nemmeno lo stesso senso di giustizia, giacché, nonostante il dichiarato successo di ascolti e gradimento delle sue ultime trasmissioni – Cominciamo bene e Sabato, domenica e…, entrambe in onda su Rai 3 a metà degli anni 2000 – non è stato più preso in considerazione per altri o nuovi progetti. Il commento:
In tv gli ascolti contano per alcuni, per altri no. È un meccanismo un po’ misterioso. Io so il perché. Lascio al pubblico capire, diciamo che non sono inserito in giri di potere. Ho solo la simpatia del pubblico che è la mia più grande raccomandazione.
Indubbiamente, tuttavia, la mancanza per la spia rossa della telecamera si fa sentire, di tanto in tanto. L’unico modo per colmarla è partecipare ai programmi che lo invitano come ospite, tra cui Io e Te e La Vita in Diretta. Contenitori che propongono infotainment, ma anche programmi di satira: non a caso, nella scorsa stagione, è stato opinionista fisso del late di Geppi Cucciari Rai Pipol, lui che prende in mano il telecomando quasi solo per il calcio e le trasmissioni di divulgazione degli Angela. Il resto della programmazione? “Una noia mortale, si parla solo di politica, sento le stesse parole su tutti i canali”.