Home Carlo Freccero: “Rai 2 in crisi? Ne riparleremo a novembre!”. La rettifica delle dichiarazioni su Giovanni Ciacci

Carlo Freccero: “Rai 2 in crisi? Ne riparleremo a novembre!”. La rettifica delle dichiarazioni su Giovanni Ciacci

Mancano 2 mesi al termine della seconda esperienza da direttore di Rai 2, Carlo Freccero commenta l’avvio di stagione in sordina della rete

pubblicato 25 Settembre 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 13:36

UPDATE – 17:17. In merito alla replica di Giovanni Ciacci uscita su IlFattoquotidiano.it, in risposta all’intervista di Carlo Freccero e alle sue dichiarazioni “Giovanni Ciacci ha avuto un problema con la Rai, ha avuto una condanna e non poteva più essere a Detto Fatto” il Direttore di Rai2 rettifica e dichiara:

In una lunga intervista rilasciata ieri a IlFattoquotidiano.it, che spaziava tra molteplici argomenti, incidentalmente mi è sfuggito che Giovanni Ciacci è stato condannato. Si è trattato di un lapsus. Mi scuso. In realtà il procedimento è ancora in corso“.

Carlo Freccero: “Rai 2 in crisi? Ne riparleremo a novembre!”

Ci sono dei nodi al pettine da risolvere per Carlo Freccero che si appresta a terminare il suo secondo mandato da direttore di Rai 2 il prossimo 28 novembre, giorno in cui lascerà le chiavi al suo successore. Prima di quella data però ci dovrà fare il bilancio di una partenza di stagione 2019/20 che non si può ritenere rosa e fiori sul fronte degli ascolti poco sorridenti e per una disamina di quanto sta succedendo, un’intervista concessa al FattoQuotidiano.it ci fa capire qual è lo stato di salute della rete.

Non sembra un Freccero preoccupato, piuttosto sicuro di sé rimarca il lavoro di un anno che a suo dire vedrà i frutti solo da adesso:

La mia vera rete inizia adesso. Sta per partire Che tempo che fa la domenica, sperimentiamo al giovedì Maledetti Amici Miei che sarà alto e divertente, ci sarà anche Paolo Conte. Il mercoledì arriverà la fiction italiana inedita, Il Collegio è amato dai più giovani e sarà una vera sorpresa. Ci abbiamo lavorato molto, ci spostiamo negli anni 80 e sarà un gioiello. Il lunedì abbiamo la leggerezza di Stasera tutto è possibile e Made in Sud. Arriviamo nella fascia più importante con proposte interessanti.

Il radicale cambiamento del palinsesto si era già notato dai primi mesi del suo ritorno al grande tavolo della seconda rete Rai fra annunci e ritorni in scuderia: un rischio? Per Freccero la mossa giusta è dare tempo al tempo:

Si deve cambiare. Bisogna dare continuità ma la tv deve aggiornarsi. Non credo di aver osato troppo, ho cercato di costruire un palinsesto chiaro. L’obiettivo è il raggiungimento del target più giovane, è questo quello che mi è stato chiesto. Dobbiamo anche realizzare degli eventi che assolvono alla missione del servizio pubblico.

Proiettiamoci all’oggi. Tra un Fazio che scalpita per il prime time guerrigliero della domenica (“Facciamo il 5% solitamente ma se farà tre punti in più per noi sarebbe un successo“) e un Rocco Schiavone respinto da Rai 1 per il ritorno su Rai 2 (“E’ un discorso che riguarda le strategie editoriali, non posso rispondere“) i movimenti del palinsesto ci sono eccome, talmente tanti che il day-time pomeridiano ne ha subìto le conseguenze diventando terreno di pedine…per Rai 1 “Non è colpa mia, questa decisione è stata presa dal coordinamento dei palinsesti per tutelare in quella fascia Rai 1”

Andiamo con ordine. C’è un programma pagato dalla pubblicità, invece di fare audience porta soldi. Parlo di Nella mia cucina con Carlo Cracco. Sinceramente no, non è da considerare come un programma di palinsesto ma come una trasmissione “pubblicitaria”. E’ un branded content, dura mezz’ora e solo per venti giorni.

Tra i cambiamenti in corsa anche Battute, che avrebbe dovuto vedere il suo esordio il 16 settembre scorso. Il programma è stato spostato improvvisamente ad ottobre in seconda serata (come anticipato da TvBlog) mentre in sostituzione è subentrato Apri e Vinci con Costantino della Gherardesca. Freccero giustifica:

Sono dettagli, i programmi orizzontali si vedono nella lunga durata e non possono essere giudicati come i prodotti del prime time. Battute invece si sposta in seconda serata.

Detto Fatto invece perde quota, la decisione di spostarlo dalla sua area comfort delle 14 non sta giovando allo share, su ciò il direttore tempo fa aveva pensato alla chiusura, mentre ora sembra essere più fiducioso:

A Detto Fatto c’era un problema, non c’era più Giovanni Ciacci, ha avuto un problema con la Rai, ha avuto una condanna e non poteva più esserci. E’ stato lui a dare le dimissioni, ho dovuto rinnovare la trasmissione che pian piano crescerà negli ascolti.

Lo stylist ha già risposto dalle colonne di FQMagazine: “Procederò per le vie legali nei confronti del direttore Freccero.”

Il suo obiettivo è quello di ripotare il factual al suo orario madre “Per noi è un programma importante” anche perché in origine era in ballo un dating show che però non ha mai visto la luce: “Mi è stato bocciato, sempre perché dava fastidio a Rai 1”.

Capitolo Simona Ventura, La Domenica Ventura arranca. Tutta un’altra storia rispetto a Mezzogiorno in famiglia ma per Carlo Freccero i bilanci sono rimandati tutti alla data del 28 novembre: “Mi aspettavo ancora peggio. Il programma costa in totale 14.000€, bisogna fare le nozze con i fichi secchi” e l’ottimismo non manca:

Simona è bravissima e ce la farà anche questa volta. Ci saranno dei nuovi progetti ma nel 2020, non posso anticipare cose di cui non ho ancora parlato con l’AD Salini.

Cambiano i toni quando viene citato il nome di Adriana Volpe che ha accusato il colpo della chiusura di Mezzogiorno in famiglia commentando e criticando la scelta presa dal Direttore: “Cosa ci posso fare? Io sono una persona divisiva e certo non mi sorprendo se qualuno mi insulta o mi critica“.

Anche sul freddo risultato di Quelli che il calcio (la prima puntata è andata in onda domenica 22) non si ritiene per nulla spaventato: “E’ un risultato condizionato dalla concorrenza di Tv8 al 10% e dalla chiusura anticipata per dare spazio alla pallavolo. Non sono affatto spaventato“.

La striscia di approfondimento Tg2 Post in onda nell’access prime time cerca di insidiare Stasera Italia e Otto e mezzo ma sembra soffrire proprio la concorrenza, gli viene chiesto: “E’ una domanda che deve fare al direttore del Tg2 e non a me

Tra i suoi acquisti più prestigiosi c’è Stefano de Martino che dopo l’esperienza a Made in Sud è stato confermato tra i nuovi volti di spicco della rete nonostante le polemiche seguite per la sua presenza a La notte della Taranta e al Festival di Castrocaro:

L’ho scelto anche per raggiungere il pubblico più giovane, il suo esordio è stato esplosivo, sono molto soddisfatto di lui e pensare di avere un giudizio unanime è folle.

Le pressioni politiche spesso sono state assecondate anche ai movimenti registrati nella tv pubblica ma Freccero afferma di non essere stato nemmento sfiorato: “Potete controllare il mio telefono. Non ho sentito né Grillo né Salvini, non avrei problemi a dirlo”.

Il prossimo 28 novembre il direttore metterà un punto al suo ‘bis’ dopo essere già stato al timone della rete dal 1996 al 2002: “Al mio successore lascio il palinsesto a cui ho lavorato e che potrete giudicare tra qualche mese”. Per lui non ci dovrebbe essere nessun altro ruolo dopo quella data e smentisce le voci di un avvicinamento a Rai Pubblicità: “Finisco e vado via”.

Rai 1