Home Le Iene A Quelli che il calcio la pace virtuale tra i Mastella e le (ex) Iene

A Quelli che il calcio la pace virtuale tra i Mastella e le (ex) Iene

Quelli che il calcio va a casa della famiglia Mastella. Ma è anche e soprattutto la pace virtuale tra Clemente e Sandra con le (ex) Iene. Nel 2008 la consegna della cassa di arance mentre la moglie dell’ex ministro era ai domicilari

pubblicato 29 Settembre 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 13:21

Pace virtuale tra la famiglia Mastella e Le Iene. Virtuale perché la riconciliazione va in scena a Quelli che il calcio, ma soprattutto perché manca il diretto interessato della lite che nel 2008 tenne banco per giorni su tutti i media.

Oggi c’è Enrico Lucci, nuovo inviato del programma che prima va a casa di Clemente e Sandra Lonardo e poi li segue allo stadio Vigorito per guardare assieme Benevento-Virtus Entella. Undici anni fa, invece, il protagonista fu Alessandro Sortino, che proprio di fronte all’abitazione di Ceppaloni dell’allora ministro della Giustizia consegnò una cassa di arance da recapitare alla Lonardo.

Erano i giorni dell’inchiesta che avrebbe provocato un terremoto nel centrosinistra e la conseguente caduta del governo Prodi. La Lonardo (poi assolta) finì agli arresti domiciliari e Ceppaloni divenne il centro del mondo politico e televisivo.

Le Iene – all’epoca alla guida c’erano Luca e Paolo, altra coincidenza – colsero la palla al balzo e spedirono Sortino sul posto. Non avevano però fatto i conti con la reazione furente di Elio Mastella, figlio dei due, che sfidò verbalmente l’inviato di fronte a decine di giornalisti.

“Io guadagno 1800 euro al mese, tu quanto guadagni? State spulciando, se il tuo lavoro non dipende da tuo padre, nemmeno il mio. So cosa fa tuo padre, lavora all’Authority per le comunicazioni. Tu lavori a Mediaset, in qualche modo forse è collegato? Chissà”.

I Mastella stavolta dispensano solo sorrisi e battute. Le (ex) iene non sono più ostili e le frecciate hanno un altro sapore. Lucci punge Clemente e Sandra, allude ad un possibile avvicinamento a Matteo Renzi. Loro giocano, scherzano, lasciano aperte le porte. Pure quelle di casa.

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