Un ritratto di Maria Antonietta oltre i pregiudizi e le leggende tradite: questa la proposta di Ulisse, il piacere della scoperta per la sua terza puntata, in onda questa sera, sabato 5 ottobre 2019, dalle 21.25 su Rai 1.
Il racconto dell’ultima regina di Francia e del suo “Ultimo sogno a Versailles”, conclusosi il 16 ottobre del 1793 sul patibolo montato in quella che oggi è Place de la Concorde, parte proprio dalla sua esecuzione, uno dei momenti clou del post-Rivoluzione del 14 luglio 1789. Si ripercorrere, quindi, la vita di Maria Antonietta Asburgo-Lorena, figlia dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, che ha vissuto tutta la sua vita tra le sale della reggia di Versailles, dove arrivò appena quattordicenne per sposare il nipote di Luigi XV. Nozze utili alla pace tra gli Asburgo e i Borbone.
L'”Austriaca” non fu mai accettata dalla corte di Francia che ha intessuto voci e maldicenze, che l’ha condannata per il ritardo con cui dette un delfino al Regno, e fu sempre pronta a criticarla per ogni minimo gesto, tanto che per allontanarsi dalle beghe di palazzo la regina si ritirò nei suo Petit Trianon, scatenando ancora di più l’ira funesta della Corte, che si sentì ignorata. Regina di Francia e regina della moda: vestiti e gioielli – questi ultimi al centro anche di scandali che la videro direttamente coinvolta – erano una delle sue passioni e l’hanno resa un’icona di stile ancora oggi. Una storia che, raccontata così, crea dei parallelismi con un’altra (mancata) regina, Lady D.
Ma il ritratto di Maria Antonietta fatto da Ulisse sembra ripercorrere (più) la tradizione di Lady Oscar che quella storica più classica: si parla del contrasto con la favorita di Luigi XV, Madame Du Barry, e dell’amore, fiorito a diciotto anni, infatti, per il conte svedese Hans Axel di Fersen, conosciuto durante un ballo in maschera. Ma Angela esibisce le prove di quell’amore sotto forma di lettere che Maria Antonietta scrisse a Fersen e conservate negli archivi nazionali di Pierrefitte, ora decriptate dalla Fondation des Sciences du Patrimoine. La struttura della puntata sembra proprio ricalcare quella del manga di Riyoko Ikeda, non a caso intitolato Berusaiyu no bara (Le rose di Versailles), dall’arrivo dell’Austriaca spogliata di ogni bene che venisse dalla madrepatria per essere rivestita di abiti e gioielli francesi, alla rigidità del cerimoniale di corte, passando per l’ostilità con la Favorita del Re Sole manifestata dal mancato saluto. Su questa si innestano le immagini di Marie Antoinette di Sofia Coppola e rivisitazioni classiche e baroccheggianti di musiche contemporanee, da Bohemian Rapsody ai Depeche Mode.
La Rivoluzione Francese la condannò non all’oblio, ma alla memoria distorta tràdita dai capi della rivoluzione: imprigionata, ormai vedova, allontanata dai figli e persino accusata di incesto col figlio, Maria Antonietta si riscatterà con una dignità che il Regno di Francia aveva appannato.