Le Ragazze sono sempre mozzafiato
Terza edizione per Le Ragazze, che torna nel prime time di Rai 3 con Gloria Guida alla conduzione e le storie comuni di donne esemplari.
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2130
Finito Le Parole della settimana si comincia.
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21.38
Racconta la sua infanzia nella custodia di una bella villa di Reggio Emilia. Il padre morì sul lavoro, scivolando sul ghiaccio e finendo investito dal camion del fratello. Liliana aveva 9 anni e si trasferì con la mamma dai nonni, a Bettola. “La guerra è arrivata a casa mia all’improvviso”: aveva 11 anni quando ci fu l’eccidio di San Giovanni. Era una sera di festa.
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21.40
LIliana racconta l’origine dell’eccidio. Le ragazze furono violentate e uccise di botte, gli altri sono stati uccisi e dati alle fiamme. Una mamma dette il figlio di 18 mesi a un tedesco, che lo gettò vivo nel fuoco.
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21.44
La semplicità di un racconto agghiacciante.
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21.46
E’ rimasta in orfanotrofio fino a 18 anni, poi ha incontrato a una festicciola il suo futuro marito. Due figlie. “Io non ho mai odiato nessuno… se vivi con dell’odio e del rancore non puoi fare una bella vita, non sei felice”. E io già piango. Dal web scopro, colpevolmente, che è la Lilli protagonista de “L’Ultima Superstite” dei Modena City Ramblers.
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21.50
La bellezza de Le Ragazze è l’assoluta semplicità del racconto: montaggio, colonna sonora, gli inserti di repertorio non si sostituiscono mai alle parole delle protagoniste, non le appensantiscono, non le allungano, le fanno solo scivolare. Liliana racconta la sua infanzia mozzando il fiato a chi ascolta, ma con l’asciuttezza di un fatto lontano. Che esplode dentro chi la segue.
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21.58
Bambina ubbidiente, ragazza scapestrata, che viveva col nonno, l’onorevole Solone, che fondò il Partito Liberale. Il padre era “un fantasma pieno di allegria”, molto famoso perché faceva gli annullamenti di matrimonio tra i ‘vip’ (sì, anche Claretta Petacci, oltre De Sica o la Bergman). Le suore la vedevano come una rinnegata…
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22.07
Finito il matrimonio, la Sotis torna a Roma e si tuffa nel 1968, insegnando ai figli la sua idea di libertà.
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22.12
Fernanda fa il viaggio inverso: col marito va a Milano senza l’aiuto di nessuno. Fernanda inizia a lavorare in fabbrica, ma andò in contrasto con la caporeparto e si licenziò. Un bel caratterino. Trovò poi lavoro alla Candy dove non volevano prenderla perché ‘sposina’ e a rischio gravidanza. Cinque mesi dopo scoprì di essere in attesa, mollò tutto e tornò a Roma.
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22.19
“Quando parlano di me pensano sempre al Bon Ton, ma quello è stato la mia fortuna. Sono contenta di aver scritto quella sciocchezza… ma io facevo la cronista. Ma mia diversità è che mi comportavo a Quarto Oggiaro come mi comportavo con la Marzotto a via Monte Napoleone…”: Lina Sotis dixit.
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22.23
Per un incidente sul set con la Rita Pavone ha avuto un problema con la gamba, mai risolto: cadde da cavallo e anche il cavallo morì, di dispiacere per la sua assenza.
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22.33
Dalla pensione al volontariato con il progetto Quartieri Tranquilli per Lina Sotis; Fernanda invece ha aperto delle giostre e chiese anche l’aiuto di Andreotti per poterle montare: bastò una telefonata per farsi ricevere dal Municipio che le negava da tempo un appuntamento. Il giorno dopo era tutto risolto.
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22.40
Si chiude con i bilanci di queste due ragazze degli anni ’60. Hanno avuto tanto, ma anche dovuto dare tanto. La Sotis ha avuto un anno fa un ictus che le ha paralizzato il lato destro, ma vuole ricominciare a camminare. Fernanda ha avuto un marito sì difficile, ma che ha perso troppo presto, senza conoscere i suoi nipoti, ha perso due sorelle, ma dice grazie alla vita per tutto quello che le ha dato. E io continuo a piangere.
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22.43
Hanno fatto bene quest’anno a separare i blocchi delle storie. C’è bisogno di uno stacco prima di buttarsi in altre storie, così intense peraltro.
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23.01
I nonni la riportano in Italia. Adriana ricorda il saluto del papà, triste, solo. Non l’ha più rivisto. Io non ce la posso fare…
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23.03
Ha quasi 15 anni quando arriva in Italia: conosce il cugino Sergio e si innamora di lui.
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23.22
A un certo punto, 20 anni dopo l’addio, arriva una lettera dello zio che annuncia che la mamma di Adriana vuole avere notizie della sua famiglia. Iniziano a scriversi e poi a telefonarsi: si era sposata con Marino e aveva avuto altri tre figli. Per un voto per la vita del figlio di mezzo, andò a ricercare la sua primogenita.
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23.31
Adriana lascia la mamma in ospedale e rientra in Italia: doveva. Ma ancora oggi ne soffre.
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23.34
Si arriva all’arte di Marisa, che dipinge da quando aveva 14 anni.
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23.39
Ama l’arte e ha imparato a ‘sentire’ i colori attraverso l’esperienza tattile: la mamma le ha fatto capire l’azzurro con l’acqua, il rosso con le fragole. Mai andata in scuole speciali, ma gli insegnanti sono sempre riusciti a coinvolgere i compagni nella scrittura braille. E ora è all’università.
Tutto il piacere delle emozioni: Le Ragazze è il bellissimo racconto di vite insospettabili, narrate con la naturalezza di chi ci convive quotidianamente. Un racconto che avvolge il telespettatore, lo proietta nelle emozioni, nei ricordi, nelle gioie, nei dolori delle protagoniste passo dopo passo, facendole vivere come se fossero le proprie. In fondo è anche un viaggio spietato, per quanto è forte, nelle proprie vite e le proprie emozioni. E’ un vortice dal quale è difficile uscire. E infatti è benedetta la pubblicità tra i blocchi delle storie: c’è bisogno di tempo per riemergere dall’immersione profonda nella bellezza delle protagoniste, delle loro parole, dei loro occhi, delle loro foto spiegazzate e consumate che sono le testimonianze più dirette di un mondo che scelgono di condividere col pubblico televisivo.
Sono tanti i programmi di racconto in tv, soprattutto su Rai 3, e diversi anche ben fatti. Ma Le Ragazze continua ad avere una marcia in più nella scrittura e nella confezione. La meraviglia de Le Ragazze è l’assoluta semplicità del racconto: montaggio, colonna sonora, inserti di repertorio non si sostituiscono mai alle parole delle protagoniste, non le appesantiscono, non le allungano, ma le fanno solo scivolare. Come le lacrime sul viso.
Un programma catartico, potentissimo e misurato, che scava nelle emozioni e ci ricorda quanto possono essere belli gli esseri umani. Penso a Liliana, L’Unica Superstite cantata dai Modena City Ramblers, scampata all’eccidio di tutta la sua famiglia, chiude il suo racconto agghiacciante ribadendo di non aver “mai odiato nessuno… se vivi con dell’odio e del rancore non puoi fare una bella vita, non sei felice“; penso a Fernanda, oggi vedova e giostraia a Roma, è stata ripudiata dalla famiglia per un marito che la tradisce, è passata dal circo alla fabbrica, ha perso due sorelle in breve tempo, si commuove per una zia morta a 19 anni che non ha mai conosciuto, che si è ritrovata vedova con 3 figli da crescere – e che ha sposato con difficoltà – e dice grazie alla vita che le ha dato tanto, commossa. Così come il racconto di Lina Sotis e Marisa Laurito mi svelano eventi e situazioni del tutto ignoti, che danno nuovo spessore a storie che pensiamo di conoscere per via di qualche intervista nei contenitori del pomeriggio, mentre l’abbandono di Adriana scava nelle paure più ataviche e la forza di Deborah invita a vedere tutto sotto una luce diversa.
Più che un programma tv, Le Ragazze è un romanzo di formazione alla vita, ai sentimenti e alle emozioni. Un ‘This is Us‘ prima di ‘This is Us’ e soprattutto costruito ogni volta con storie diverse e rigorosamente vere, raccontate per sottrazione e senza enfasi, senza effetti speciali, senza retorica. Racconto puro, pura emozione.
E’ anche un po’ una seduta di autocoscienza collettiva e individuale, che intreccia storie personali ed eventi comuni. Un modo per inquadrare il proprio quotidiano nella ‘bigger picture’ dell’esperienza umana. Molto più di un programma tv.
Le Ragazze 2019, prima puntata in diretta
Le Ragazze 2019: anticipazioni prima puntata
Storie fortissime avvolte nell’eleganza di un racconto delicato che però non fa sconti: Le Ragazze torna questa sera, sabato 5 ottobre 2019, in prima serata su Rai 3 con Gloria Guida che accompagna il pubblico tra le protagoniste della puntata. Certo una collocazione per nulla facile, tra l’Ulisse di Alberto Angela su Rai 1 e gli Amici Celebrities di Maria De Filippi su Canale 5.
Rispetto allo scorso anno cambia la location: a fare da studio c’è il Museo della Zecca di Roma, ‘rivestito’ dai grandi ritratti delle Ragazze protagoniste, cifra estetica e scenografica del programma. Non cambia però il format: in ogni puntata si raccontano sei storie di ragazze, che magari oggi non lo sono più per mere questioni anagrafiche, ma che ci ricordano sempre come le ragazze che siamo, o siamo state, non muoiono mai, resistono dentro di noi e hanno affrontato esperienze dure senza chiedere mai nulla a nessuno. Si parte come sempre con una ragazza degli anni ’40, quindi si prosegue con una doppia coppia di ragazze di epoche successive, che raccontano con le loro singole storie gli anni ’50, ’60, ’70, ’80 o ’90. Si chiude con un flash su una ragazza di oggi.
La scelta delle protagoniste, di cui solo alcune conosciute dal grande pubblico, ha puntato su figure rappresentative di un aspetto storico o sociale del decennio cui appartengono: l’accostamento delle loro storie e l’avvicendamento generazionale riesce a far venir fuori le specificità di ogni periodo, fornendo uno spaccato delle vicende del nostro paese in una chiave inconsueta, intima e collettiva.
Le Ragazze 2019, le storie della prima puntata
Si parta con Liliana Del Monte, una Ragazza degli anni ’40 segnata dall’Eccidio della Bettola, nella notte San Giovanni del 1944: lei si salvò, ma la sua famiglia venne sterminata.
Si prosegue con il racconto di due Ragazze degli anni ’60: la prima è Lina Sotis, ribelle al suo ambiente borghese che diventa firma storica del Corriere della Sera, l’altra nasce in una umile famiglia di circensi; la seconda è Fernanda Dell’Acqua, cresciuta in una famiglia di circensi, anche lei ribelle e come Lina impegnata nella lotta alle convenzioni dell’epoca che volevano la donna relegata esclusivamente al ruolo di moglie e madre.
Seeguono due Ragazze degli anni ’70: da una parte c’è l’aspirante attrice Marisa Laurito, che tenta la strada del successo nonostante la erre moscia che sembra ostacolarla, dall’altra c’è Adriana Valles, nata in Argentina e abbandonata dalla mamma italiana a soli tre anni, la cui vita di ragazza e poi di donna ruoterà attorno alla ricerca di un ricongiungimento.
A chiudere la puntata, la più giovane, Deborah Tramentozzi, una Ragazza del Nuovo Millennio, cieca dalla nascita, ma aiutata dalla madre a pretendere una vita piena e che ora lavora nel campo dell’arte.
Le Ragazze 2019, come seguirlo in tv in live streaming
Questo terzo ciclo de Le Ragazze è composto da 6 puntate da prime time trasmesse su Rai 3, Rai 3 HD (DTT, 503) e in live streaming su Rai Play, dove poi sono disponibili on demand. Prodotto da Pesci Combattenti per Rai3, è scritto da Cristiana Mastropietro con Chiara Cordelli, Francesca Cucci, Vincenzo Faccioli Pintozzi, Matteo Fracassi, Vincenzo Galluzzo, Claudia Panero, Francesca Petrocelli; la direzione artistica è di Riccardo Mastropietro, le regie esterne sono firmate da Margherita Ferri, Jovica Nonkovic e Simona Risi.
In tutto, quindi, 36 nuove storie di Ragazze: oltre alle sei protagoniste di questa sera troveremo nelle prossime settimane Emma Marcegaglia, Lina Sotis, Rosanna Vaudetti, Giosetta Fioroni, Marisa Laurito, Giannola Nonino, Vera Pegna, Gigliola Cinquetti, Michela Murgia.
Le Ragazze 2019, second screen
L’hashtag ufficiale non poteva che essere #LeRagazze.