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Tienda – Missione Bellezza, una perfetta parodia di genere

Tienda Missione Bellezza perde di vista la missione: raccontare una trasformazione, che non c’è.

pubblicato 14 Novembre 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 11:21

Tienda – Missione Bellezza è una continua sorpresa. A un primo, ingenuo, sguardo verrebbe da considerarla una parodia del genere fatta dalla Tv delle Ragazze. Ahimé, non è così. E allora sospendi l’incredulità e cerchi di capire dove vogliono arrivare. Pensi di aver raggiunto l’apice già con la presigla tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli, ma poi devi fare i conti con la sigla tra A-Team e le Kardashian. Pensi quindi di trovarti in una confezione di media cura e invece ti imbatti in un salottino rosa e marrone che sembra uscito dagli incubi di Paola Marella, ricavato in quello che sembra un capannone di periferia che raccoglie le varie ‘Tiende’. C’è quella di Fabio Esposito, patron di Coconuda che sceglie ‘l’outfit’ (e in un anelito da Miccio in Ma come ti vesti?! è pronto anche a scartare i suoi stessi abiti gettandoli con un certo disprezzo a terra), c’è quella di Sabrina Ghio, che dovrebbe essere un confessionale ma in cui non c’è nulla da raccontare, quindi spazio alla Tienda delle sorelle Viktorija e Virginia Mihajlovic che fanno foto per (rilanciare o lanciare) i social della protagonista, a prescindere. Rischiamo di dimenticare l’Instagram Star IlMenestrelloh, che accoglie la protagonista per un selfie che può far  da ‘detonatore’ alla conquista dei follower, quindi via verso la vestizione con un abito che non è detto valorizzi (cfr. la brillante Rosaria intunicata di rosso “per nascondere i chili di troppo”) o con abbinamenti che cancellano decenni di consigli di stile di Miccio. Un parrucco, che non vediamo, un trucco e poi La Sorpresa Finale, al cospetto di un ospite.

Diciamo che questa è la stretta descizione del format, che si avvale di una scenografia a dir poco incredibile, di soluzioni visive piuttosto discutibili (perché la cornice da ‘videodiario’ nel trasferimento in auto verso la Tienda delle Tiende?) e che ha, a monte, un grandissimo difetto: non ha nulla da raccontare. Non c’è la motivazione della ‘trasformazione’ e non c’è neanche una trasformazione. Non c’è un percorso, ci sono solo tante parole, tanta enfasi, tanta agitazione ma senza un motivo tangibile.

Il buongiorno si vede dal mattino: la prima protagonista è Sunny, la sorella di Karina Cascella, che si rivolge alla Tienda per stupire la sorella con una trasformazione che la lasci senza fiato. Viene immediatamente meno il patto narrativo col telespettatore, che non fa fatica a capire che è solo un modo per raccontare la storia di Karina e della sorella. Tra foto insieme, racconti di infanzia, una mezza chiacchierata sulla difficoltà di essere madri a 28 anni senza una madre, si arriva a indossare un abito e a chiosare alla presenza della sorella vip, onnipresente nei racconti per tutta la mezz’ora di programma. Più che rendere protagonista Sunny, si recluta Karina come testimonial. E la didascalia finale (dallo stile gemello a quello di Seconda Vita) ci ricorda che le due sorelle sono sempre molto unite.

La seconda storia è quella di Rosaria, donna sveglia, intelligente, brillante che con la sua classe riesce a tenere in piedi il nulla che la circonda. Chiede aiuto alla truppa: li rifocilla con una bella genovese (che prende un terzo di puntata), si lascia trasportare, si concede questa esperienza esotica in un format tv con la ‘scusa’ di cercare un abito per festeggiare i suoi primi 70 anni che nasconda i chili di troppo, presi sì con l’età, ma anche per altre ragioni su cui non vuole soffermarsi. L’elemento che potrebbe essere davvero la motivazione in realtà viene svelato quasi per caso e celato subito dopo per non turbare il clima allegro: e infatti questo programma appare come un puro divertissement, un po’ come una ‘giostra’ per far ‘divertire’ più il cast che per raccontare qualcosa.

Insomma, la trasformazione non c’è, il racconto non c’è e a ben vedere non c’è neanche una confezione. La parte più curata, luminosa, vivace, sensata sono le immagini di Napoli che fanno da cornice. Per il resto questa Tienda lascia “choccobasiti”…

 

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