Che tempo che fa, l’arte del registrato nell’intervista a Carola Rackete
La tecnica è ormai riconoscibile quasi a occhio nudo e orecchie ben aperte. L’intervista già preconfezionata e pronta ‘al consumo’ del pubblico.
Già discussa ampiamente in giornata con l’hashtag #chetempochefa balzato nei trend topic di Twitter, la presenza di Carola Rackete (l’ex comandante di Sea Watch 3) ha suscitato l’attenzione dei social ancor prima del suo intervento nella trasmissione di Fabio Fazio. Schieramenti politici e non si sono divisi sul pro e contro l’ospitata andata in onda questa sera, 24 novembre 2019. Di spicco è il commento del leader della lega Matteo Salvini (da tempi non sospetti in conflitto con il conduttore del programma di Rai 2), che in un comizio tenutosi a Rimini ha commentato sarcasticamente:
A proposito di televisione, abbiamo dei fenomeni. Stasera sulla televisione pubblica pagata dagli italiani c’è ospite una signorina che ha speronato una motovedetta della Guardia di Finanza per far sbarcare i migranti. (Il riferimento è ai fatti di cronaca accaduti lo scorso giugno 2019)
Così la Rackete (alle 21:20 sull’orologio) fa il suo ingresso in studio introdotta da Filippa Lagerback. L’inquadratura rimane fissa sulla spalla destra del conduttore fino a che improvvisamente la regia stacca su Fazio pronto a dare il benvenuto all’ospite già seduta con il portavoce di Sea Watch Italia Giorgia Linardi e Muhamad Diaoune, giovane senegalese e calciatore della Sant’Ambroeus F.C. di Milano.
Il trucco tecnico è stato usato per non dare all’occhio ciò che in realtà è avvenuto: la regia infatti ha mandato in onda la registrazione dell’intervista realizzata giovedì 21 novembre come segnalato da un utente su twitter.
Ebbene sì. Giovedì per la precisione.
(Fonte: da un mio amico su FB)#CTCF #chetempochefa pic.twitter.com/6xkTOhMWPG— Boe Vo (@niccolab) November 24, 2019
Si aggiunge anche il fatto che gli applausi del pubblico non terminavano spontaneamente ma venivano semplicemente sfumati ad arte per rimanere nei tempi tecnici dell’intervista che di certo non ha avuto problemi di sfori, s’intende.
Tutto è studiato per filo e per segno, così al termine dei 20 minuti (circa) di intervista il pubblico si alza per tributare una standing ovation alla Rackete (anche questo discusso sui social con l’hashtag reale del programma #CTCF), qui giunge un altro trucco geniale per il ‘rientro in diretta’: la telecamera inquadra in prospettiva dietro le prime file del pubblico che si alza in piedi, due persone coprono con la testa Fazio e gli ospiti che nel frattempo si salutavano, una frazione di secondo che diventa l’assist per dare un tocco magico e staccare l’inquadratura su Filippa Lagerback attorniata da una parte del pubblico ancora in piedi ad applaudire (ma in diretta) per non far notare troppo la differenza tra registrato e live.