I cavalli di razza di The Morning Show lanciano Apple Tv verso il successo
Le nomination ai Golden Globe di The Morning Show sono la miglior forma possibile di promozione per Apple Tv
Magari si sarà sentito un boato di esultanza intorno al quartier generale di Apple al momento dell’annuncio delle nomination ai Golden Globe, sicuramente c’era tanto entusiasmo per aver portato a casa tre nomination precedute da una ai Critics’ Choice Awards per The Morning Show. Una scommessa vinta per i vertici della casa della Mela che hanno deciso di puntare sui contenuti oltre che sui mezzi su cui vedere i contenuti di altri.
Una sfida che poteva sembrare semplice visti i cavalli di razza su cui ha deciso di investire Apple per i propri contenuti originali, da Jennifer Aniston e Reese Witherspoon, a Jason Momoa, fino a Ronald D. Moore, Steven Spielberg e M. Night Shyamalan sul fronte produttivo. Ma nulla è semplice nel frenetico mondo dello streaming.
Un successo davvero inaspettato?
“Onestamente avevamo pochissime aspettative perchè nessun altra piattaforma aveva mai ricevuto nomination nelle categorie più importanti al loro primo anno di nascita, ci volevano almeno due anni” ha commentato Jamie Erlicht responsabile della divisione Worldwide Video di Apple. Una considerazione che non tiene conto di un mondo che nel frattempo è cambiato, in cui ormai le piattaforme di streaming non sono snobbate da queste associazioni di categoria. Senza dimenticare che Amazon e Hulu hanno iniziato con semplici comedy a basso budget, mentre nel 2012 è stato Lilyhammer un’acquisizione norvegese-americana a inaugurare Netflix, con House of Cards e Orange is the New Black arrivati subito dopo e capaci di conquistare i Globe.
Ed ecco così che vedere Billy Cudrup nominato come non protagonista ai Critcs’ Choice e le nomination come Best Drama e Migliori attrici per The Morning Show non stupisce poi così tanto. Sicuramente aiutano Apple Tv+ a consolidare la propria forza globale. Sempre limitatamente all’assenza di numeri ufficiali, filtra ottimismo dalle parti di Cupertino. The Morning Show sarebbe cresciuta di otto volte dal suo esordio e metà del suo pubblico arriverebbe da fuori degli Stati Uniti.
Chissà se Jamie Erlicht e Zack Van Amburg quando nel 2017 lasciarono Sony per accettare la scommessa Apple, portando The Morning Show come primo progetto e convincendo Jennifer Aniston e Reese Witherspoon a salire a bordo, immaginassero di ottenere subito così tanto successo.
The Morning Show: un racconto di qualità cui dare fiducia
The Morning Show racconta il dietro le quinte di uno show del mattino, alle prese con uno scandalo sessuale che ha travolto il suo co-conduttore interpretato da Steve Carell, portando a una doppia conduzione al femminile con i personaggi di Jennifer Aniston e Reese Witherspoon. Ma la serie si è evoluta nel tempo, passando dall’essere vagamente ispirata al libro Top of The Morning di Brian Stelter, a una forte impronta contemporanea, interessata a mostrare le dinamiche di potere nell’epoca del #metoo.
Inizialmente lo show era affidato a Jay Carson, sostituito, non senza problemi, da Kerry Ehrin che sta già lavorando alla seconda stagione. E l’aggiustamento del prodotto in corso d’opera è evidente anche guardando la serie. Non a caso il giudizio di critici, addetti ai lavori e dello stesso pubblico, è cambiato nel corso degli episodi.
Perchè la rivoluzione di Apple ha riportato indietro il mondo dello streaming, eliminando la frenesia del binge-watching e recuperando il gusto del rilascio settimanale. La formula scelta (tre episodi subito e poi uno a settimana) ha contribuito a far crescere e a far maturare una serie come The Morning Show attraverso i social e il passaparola. Una scelta necessaria per una piattaforma che ha pochi prodotti di qualità ma senza alle spalle un catalogo di contenuti di altri (a differenza per esempio di Amazon), che si è rivelata strategicamente vincente anche per le sue serie tv.
Il tempo ha aiutato The Morning Show a superare lo scoglio di un primo episodio privo di mordente, in cui la ricerca della perfezione nella realizzazione, limitava la creatività, in un tentativo mal riuscito di imitazione di Aaron Sorkin e del suo The Newsroom. La serialità però è anche questo: la capacità di evolversi puntata dopo puntata e mai come in questo caso, settimana dopo settimana, sedimentandosi nella mente dello spettatore.
Puntando maggiormente sull’attualità, ma soprattutto superando il rischio di cadere nel banale nel racconto di molestie lavorative, The Morning Show è stata in grado di dar vita a personaggi veri, completi. Nessuno è esente da colpe, perchè tutti sono umani. E proprio nell’umanità risiede la sua forza.
Le nomination la migliore promozione possibile per Apple
Le nomination di The Morning Show arrivate a 5 settimane dal lancio ufficiale di Apple Tv+ in 100 paesi del mondo, sono più utili di una qualsiasi forma di pubblicità che la piattaforma poteva solo immaginare (compreso l’anno gratuito per chi acquista un nuovo device Apple). Come conferma Van Amburg “spiega ai consumatori che siamo un posto dove trovare prodotti amati dalla critica. All’interno di Hollywood manda il messaggio che ci si può rivolgere a Apple e avere rilevanza“.
La via della qualità è tracciata per Apple che sta lavorando per conquistare tutta la famiglia e tutti gli appassionati di serialità, da chi ama i prodotti di qualità (Morning Show, Servant) a chi cerca il fantasy (See), il crime (Truth Be Told) ai prodotti per bambini.
(Deadline e Variety per dati e dichiarazioni. Foto Apple)