Sanremo Giovani 2019, la finalissima: promo (VIDEO)
Il passato parla al futuro, i conduttori delle passate edizioni del Festival danno l’appuntamento al 19 dicembre.
Altro che non badare a spese, stavolta la Rai per la realizzazione del promo per Sanremo Giovani si è affidata a se stessa usando due ingredienti che fanno il risparmio: il primo è un forziere, il patrimonio della tv pubblica: le teche Rai. Il secondo è un doppiaggio quasi approntato su due piedi con protagonisti alcuni dei componenti della giuria che determinerà il destino dei finalisti pronti per il prime time in onda il 19 dicembre condotto da Amadeus.
Pippo Baudo, Piero Chiambretti, Antonella Clerici e Carlo Conti, nomi che l’Ariston l’hanno conosciuto molto bene avendolo calcato chi nelle vesti di conduttori, chi da spalla destra o chi (anche) di direttore artistico. 4 grandi nomi del piccolo schermo che vengono immessi in un polpettone della durata di 35 secondi, al centro le annate da loro condotte.
Le immagini dal passato sono state ironicamente ri-doppiate alla bene meglio dagli stessi conduttori sortendo l’effetto ‘ritorno al futuro’ come la colonna sonora in sottofondo conferma. Così ecco comparire un super Pippo Baudo del 1987 che si rivolge al prestigioso pubblico dell’Ariston: “Buonasera…allora…un annuncio al di là di ogni immaginazione – dice la vivavoce ‘dal futuro’ – parteciperò come giurato per le nuove forze della canzone per l’edizione 2019 di Sanremo Giovani“.
La parola passa a Piero Chiambretti che richiama Baudo dal 1997. Con ritagli e tempi misurati, casualmente il conduttore si volta alla sua destra come se lo cercasse con lo sguardo. In realtà ‘Pierino’ compare nelle vesti dell’angelo così come lo abbiamo visto nell’ultimo festival condotto da Mike Bongiorno 22 anni fa: “Che c’è Piero?” replica Baudo “Nel 2019 ci sarò anch’io“.
La battuta della Clerici “E ci saremo anche io e te” (con le immagini tratte da Sanremo 2005) invece giunge sconnessa dai precedenti interventi, quasi snaturalizza la logica della paradossale conversazione. Conclude Conti che dal suo ultimo Sanremo 2017 afferma: “Sarà un’edizione strabiliante, stupefacente”.
Certo, l’idea è quantomeno simpatica, si tratta pur sempre di uno spot promozionale non dimentichiamocelo, ma la resa lascia perplessi. Sarebbe stato più opportuno (data la possibilità) vedere oltre che sentire i 4 giurati riuniti in carne e ossa dai giorni nostri per poter dare l’appuntamento del 19 dicembre.
La Rai spesso ha dato prova di saperci fare con idee originali per i suoi promo, stavolta però ci si aspettava di meglio. Pensiamo ai lanci per il primo Sanremo di Baglioni nel 2018 e gli incontri con gli ex conduttori del Festival oppure, fra gli ultimi in ordine di tempo, il lancio per 20 anni che siamo italiani con Vanessa Incontrada e Gigi d’Alessio calati in sketch decisamente più originali.
Da quando Sanremo Giovani ha tagliato il cordone ombelicale dalla kermesse di febbraio, l’appuntamento è diventato ancor più importante per la Rai, ragion per cui c’è bisogno di una valorizzazione già dal suo principio. In soldoni: il biglietto da visita poteva essere sfruttato meglio o per dirla alla Sanremese: si poteva dare di più.
A questo punto le aspettative crescono in vista di Sanremo 2020 con Amadeus e Fiorello. Sulla carta il tocco di genio è possibile.