Tutta colpa di Freud – La serie, via alle riprese
Sono iniziate le riprese di Tutta colpa di Freud-La serie, la fiction di Canale 5 tratta dall’omonimo film di Paolo Genovese e con protagonista Claudio Bisio
La fiction Mediaset ci riprova, dalla commedia. Mentre i titoli in onda (leggasi Oltre la soglia ed Il Processo) faticano a conquistare il pubblico, negli uffici diretti da Daniele Cesarano si pensa già al futuro. Sono iniziate ieri, infatti, le riprese di Tutta colpa di Freud-La serie, versione televisiva, appunto, dell’omonimo film di Paolo Genovese, successo al botteghino di cinque anni fa.
Un progetto lungamente gestito, che inizia ora a vedere la luce. La serie di Tutta colpa di Freud seguirà lo stesso percorso fatto da un altro film di Genovese diventato serie tv, ovvero Immaturi: la fiction prenderà la trama della pellicola e l’adatterà al piccolo schermo, cambiando cast ed aggiungendo, dove necessario, nuovi personaggi e storyline.
Al centro ci sarà sempre uno psicanalista, Francesco Taramelli: se nel film il personaggio era interpretato da Marco Giallini, nella serie questo compito andrà a Claudio Bisio. La fiction segue il percorso fatto da tre suoi pazienti: Maria, innamorata di un sordomuto che ruba nella sua libreria; Sara, lasciata dalla sua fidanzata dopo che le ha chiesto di sposarla ed Emma, 18enne che frequenta il 50enne Alessandro. Tre pazienti che, però, sono anche le figlie del protagonista.
Da questo intreccio tra lavoro e vita privata si sviluppano sia il film che la serie tv che vedrà nel caso, oltre al già citato Bisio, anche Caterina Shulha. A produrre c’è Lotus, mentre dietro la macchina da presa c’è Rolando Ravello, regista anche di Immaturi-La serie. Le riprese saranno effettuate tra Roma e Milano e dovrebbero durare 11 settimane. La messa in onda è prevista nel 2020 su Canale 5.
Un titolo, come detto, che era stato annunciato da tempo e che solo ora entra in produzione: una commedia con cui Fiction Mediaset continua giustamente a sperimentare storie di vario genere per conquistare un pubblico che fa fatica a rimanere sintonizzato sulle sue serie tv.