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Patricia Arquette dopo il Golden Globe entra nel cast di Severance di Apple

Durante l’accettazione del Golden Globe Patricia Arquette ha attaccato la politica di Trump

pubblicato 7 Gennaio 2020 aggiornato 30 Agosto 2020 08:57

Apple non voleva uscire dai Golden Globe senza una statuetta, così non riuscendo a vincerla sul campo, ha deciso di prendersene una in modo…indiretto.

Subito dopo la cerimonia è arrivata infatti la notizia che Patricia Arquette, al suo terzo Golden Globe della carriera, sarà la protagonista della serie tv Apple Tv+ Severance, un thriller drama con Adam Scott.

Il progetto è diretto e prodotto da Ben Stiller e si tratterà della terza collaborazione tra l’attrice e il collega regista e produttore. I due hanno recitato insieme nel 1996 nella commedia di David O. Russell Amori e Disastri, poi nel 2018 Arquette era nel cast della miniserie Showtime Escape at Dannemora, diretto e prodotto da Stiller, ruolo che le ha fatto vincere il suo secondo Golden Globe.

Severance è descritto come un thriller lavorativo ambientato all’interno delle Lumen Industries, una società che mira a cambiare la vita nei luoghi di lavoro. Scott sarà Mark, un impiegato dal passato oscuro che prova a rimettere in sesto la propria vita. Arquette sarà il capo di Mark.

Chris Black è produttore della futura serie, scritta da Dan Erickson, che realizzò la sceneggiatura nel 2016 finendo al primo posto della Bloodlist, la lista delle migliori sceneggiature non realizzate.

Patricia Arquette ha conquistato il suo terzo Golden Globe per il ruolo da non protagonista della miniserie The Act (disponibile in Italia su StarzPlay) in cui interpreta una donna ossessionata dalla figlia e dalla sua presunta malattia. L’attrice ha superato una temibile concorrenza con tutte le candidate che avrebbero meritato un riconoscimento, da Meryl Streep in Big Little Lies, Helena Bonham Carter in The Crown, Emily Watson in Chernobyl e Toni Collette in Unbelievable.

Durante il suo discorso di ringraziamento, contravvenendo a quanto chiesto in modo scherzoso da Ricky Gervais durante il monologo di apertura, Arquette si è scagliata contro il Presidente Trump e la sua politica in particolare la decisione di assassinare il generale Soleimani, senza però mai fare direttamente dei nomi “sono grata di essere qui a festeggiare, ma quando ripenseremo a questa data nei libri di storia, troveremo un paese sull’orlo di una guerra, un presidente che minaccia di lanciare 52 bombe via Twitter, ragazzi che rischiano la loro vita e un continente, l’Australia, in fiamme“. Arquette ha poi fatto un appello al voto nel 2020 per lasciare ai “nostri figli un mondo migliore“.