Che Tempo Che Fa, Uma Thurman commossa per Giulio Regeni: “I genitori hanno tutto il mio supporto”
Uma Thurman interviene sul caso Regeni: “Da mamma spero che i genitori di Giulio ottengano giustizia”.
“Vorrei che gli argomenti di questa puntata fossero ampiamente condivisi” aveva detto Fabio Fazio aprendo la puntata di Che Tempo Che Fa di domenica 19 gennaio, che ha visto il collegamento in diretta col portavoce delle Sardine Mattia Santori da una Bologna invasa da oltre 40.000 manifestanti, e anche il ritorno dei genitori di Giulio Regeni a pochi giorni dalla pubblicazione di un libro che ripercorre gli eventi che hanno portato alla morte del figlio in Egitto ormai quattro anni fa.
“Devo dire che sono molto in imbarazzo perché questo incontro è tra i più difficili da fare nel mio lavoro. Non riesco a essere professionale, perché questa storia mi coinvolge emotivamente”
ha detto in apertura dello spazio a loro dedicato Fabio Fazio, aiutato da una standing ovation che ha abbracciato la dignità di una coppia che sta lottando contro interessi internazionali e contro l’ambiguità delle istituzioni.
Due argomenti di certo politicamente non neutri, di quelli che agitano solitamente i corridoi Rai – già agitati per il cambio dei vertici – e che forse su Rai 1 avrebbero già creato qualche tensione. Sarà che a Rai 2 l’aria è più calma o anche che l’attenzione è già concentrata su Sanremo, ma sembra che si sia tornati (finalmente) a raccontare un po’ più la società a CTCF.
Una mano la dà, a sorpresa, la superospite di puntata, Uma Thurman, che arriva in studio subito dopo l’intervento intenso di Paola e Claudio Regeni, che hanno presentato il loro “Giulio fa cose” (edito da Feltrinelli) e che hanno chiuso il loro spazio leggendo la lettera indirizzata al presidente egiziano Al Sisi dalle colonne di Repubblica lo scorso maggio.
Una lettera che la Thurman si è fatta tradurre e che l’ha profondamente colpita, tanto da entrare in studio e prendere subito la parola per fare le condoglianze ai genitori di Giulio:
“Ho sentito la lettera e hanno tutto il mio sostegno. Come genitore, non immagino cosa possa voler dire, ma penso che sia importantissimo per loro trovare finalmente giustizia”
dice la Thurman, visibilmente commossa, ma asciutta nei modi e penetrante nell’intervento.
“Io lavoro nell’intrattenimento, faccio l’attrice ed è strano che nella mia prima uscita pubblica del 2020 mi imbatta in questa storia. Sento che la follia che stiamo vivendo in questo periodo nel mondo possa però essere controbilanciata dall’arte… niente può distruggere lo spirito umano”
ha aggiunto la Thurman, che è così riuscita a dare spessore e valore a un’ospitata che altrimenti sarebbe ruotata solo su Pulp Fiction e Kill Bill. L’intervista integrale potete rivederla su Raiplay.