Ray Donovan cancellato: non ci sarà l’ottava stagione
Showtime ha deciso di non rinnovare Ray Donovan per un’ottava stagione, lasciando i fan sorpresi e delusi, dal momento che la settima stagione si chiude con dei quesiti ancora aperti
“Slàinte”, ovvero “alla salute” in irlandese. Così Liev Schreiber ha voluto salutare, su Instagram, tutti i fan di Ray Donovan dopo la notizia, giunta nelle ore scorse, che Showtime ha preferito non rinnovare la serie tv per un’ottava stagione. La settima, conclusasi il mese scorso negli Stati Uniti (da noi è già disponibile su Netflix), è quindi l’ultima.
Una notizia che arriva non senza sorprese, dal momento che sembrava quasi cosa fatta in quel di Showtime per un rinnovo per un’ultima stagione dello show, considerato come si conclude la settima stagione, ovvero lasciando aperti alcuni quesiti che, così, non troveranno soluzione.
“Siamo orgogliosi che la serie si sia conclusa con un pubblico così vasto e con un finale così potente”, ha fatto sapere Showtime. “I nostri ringraziamenti più profondi vanno a Liev Schreiber, Jon Voight, allo showrunner David Hollander ed all’intero cast e troupe, presente e passato, per il loro impegno”.
Proprio due settimane fa, il co-presidente della sezione Intrattenimento del network Gary Levine aveva ammesso che per Ray Donovan si era sempre pensato ad un totale di sette/otto stagioni e che la decisione sul suo rinnovo sarebbe arrivata con calma.
E, considerato che sia Shameless che Homeland, entrambe produzioni di successo di Showtime, hanno saputo per tempo che avrebbero raggiunto una conclusione, il fatto che a Ray Donovan non sia stato riservato lo stesso trattamento lascia l’amaro in bocca a molti.
Schreiber, d’altro canto, aveva annusato la imminente chiusura, tanto da chiedere il sostegno dei fan tramite social network, affinché scrivessero a Showtime per convincere i piani alti a garantire al telefilm una degna chiusura. Così, salvo colpi di scena, non sarà: Ray Donovan si conclude con cinque nomination ai Golden Globe (tra cui uno vinto da Jon Voight) e nove nomination agli Emmy Awards, con una vittoria per Hank Azaria.