Morgan si moltiplica: docufiction dalla D’Urso, Littizzetto lo imita a Che Tempo Che Fa (Video)
Nella stessa serata, su due canali differenti, Morgan è stato al centro di due curiosi episodi: su Canale 5 una docufiction di Live Non E’ la D’Urso ha ricostruito il caso con Bugo, su Raidue Luciana Littizzetto si è vestita come lui
Morgan si moltiplica: miracoli della domenica sera e dei truccatori Rai e Mediaset. Per un caso (ma anche per cavalcare l’onda della polemica più accesa della settimana appena trascorsa), due programmi in prima serata si sono divertiti, a modo loro, a rappresentare due versioni del tutto differenti di Morgan, una delle quali sotto il suo stesso sguardo. In entrambi i casi, ovviamente, il riferimento è alla lite consumatasi in diretta tra il cantante e Bugo sul palco del Festival di Sanremo 2020.
Iniziamo da Canale 5, dove a Live Non E’ la D’Urso Morgan, già ospite la settimana scorsa a Festival appena concluso ed ora protagonista del confronto con le cinque sfere, ha raccontato ancora la sua versione dei fatti. Per farlo, però, è stato aiutato da una ricostruzione registrata, con tanto di attori. Proprio come nelle docufiction, per intenderci, ma con il vero Morgan a “vedersi” in diretta.
Con tanto di voiceover alla “Ultimo Minuto”, Live gioca con la curiosità del pubblico, ottenendo l’effetto desiderato e facendo impazzire i social network di commenti tra l’incredulo ed il divertito.
Di tutt’altro genere, invece, quanto accaduto su Raidue, in apertura di Che Tempo Che Fa, dove Luciana Littizzetto (ancora in collegamento causa sedia a rotelle per infortunio dalla sua casa torinese) si è presentata al pubblico vestita da Morgan, con tanto di occhiali da sole e ciuffo laccato.
Presentandosi come “Morgana”, Lucianina ha prima rivolto gli ormai classici insulti a Fabio Fazio (“Potresti fare Bugo ed uscire dallo studio? Vai a fare il Bugo nero!”) e poi rivisto l’ormai celebre brano cantato da Morgan nella notte tra il 7 e l’8 febbraio:
“Le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua brutta figura che fai sempre, la tua pedanteria, la tua lagnanza, sei senza chiappe ed hai anche un po’ di panza. Ringrazia il cielo che sono in collegamento, che io ti pianto su due piedi anche se uno è sgarrupato, io te lo dico che non vuoi capirla, io son Morgana tu sei un mezzo pirla!”
Due modi differenti di raccontare un caso mediatico che ha tenuto banco per una settimana, alimentato dai programmi dei daytime, da nuovi (presunti) colpi di scena e dai suoi protagonisti che, forse, sperano in altre imitazioni, ricostruzioni e parodie: purché se ne parli, o comunque finché il pubblico non si stancherà.