La vita promessa 2, fiction Rai1 con Luisa Ranieri: conferenza stampa
La presentazione della seconda stagione della fiction con Luisa Ranieri, in onda su Rai1 da domenica 23 febbraio 2020
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12.08
Sta per iniziare la conferenza stampa.
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12.15
Il direttore di Rai Fiction Tinni Andreatta: “La prima serie è stata un grande successo. Per la seconda parte di La vita promessa è stata la serata della domenica, alla quale abbiamo lavorato per dare una connotazione coerente, con al centro la famiglia; La vita promessa è un grandissimo romanzo popolare. La prima serie nasce da un progetto scritto da due indimenticabili firme della televisione italiana, poi rielaborato da Izzo e Tognazzi. La seconda serata nasce dalle ultime due puntate della prima serie, alle quali Laura Toscano e Franco Marotta non avevano potuto lavorare molto”.
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12.17
Andreatta: “È una storia che ha l’ambientazione nel passato, ma che parla inevitabilmente di presente”.
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12.17
Andreatta: “È una storia matriarcale con al centro la straordinaria Ranieri, la cui Carmela è una donna moderna, una donna forte, che sa molto amare, ma che commette anche molti errori. Questa serie ci permette di raccontare anche l’emancipazione di Carmela”.
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12.19
Andreatta definisce “potente” la regia di Tognazzi.
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12.19
Andreatta spiega che in La vita promessa, intorno alla Ranieri, “c’è un cast affollato, con tanti attori giovani”.
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12.20
Il direttore di Rai1 Coletta: “Abbiamo lavorato in questo primo mese con Rai Fiction per caratterizzare l’offerta della domenica di Rai1 al femminile. Sono molto contento di essere qui perché è una delle poche fiction che avevo visto anche nella prima serie e che mi aveva catturato per intensità e per scrittura. Questo racconto è espressione dei miei desiderata per la rete ammiraglia. Già a Rai3 ho voluto il racconto dei sentimenti; questo melò risponde a quello che io penso che il servizio pubblico debba offrire”.
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12.21
Coletta sottolinea che la “fiction ha sempre la skill di riflessione”, poi aggiunge: “Rai1 continui a lavorare sul principio della libertà, della possibilità di guardare agli altri senza pregiudizio”.
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12.23
Coletta: “Sono molto lontano dal mondo di cinema e fiction. Sono un uomo dietro le quinte, una delle poche persone con cui ho stretto rapporto è Luisa Ranieri. La chiamai a Rai3 per condurre un programma sul femminicidio. Mi emoziona, conosco la sua bellezza”.
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12.24
Coletta spiega che i target dicono che “tante donne giovani si sono appassionate alla prima stagione di La vita promessa”.
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12.25
Il produttore Roberto Sessa: “Abbiamo fatto bene a insistere, la genesi di questo progetto è stata faticosa e complicata. Ci abbiamo messo più di 10 anni a farla partire, è stata ripresa in considerazione solo da quando è arrivata la Andreatta a Rai Fiction”.
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12.27
Sessa: “La seconda serie è più bella della prima. Raccontiamo il mondo con una certa ricchezza. Abbiamo ricostruito l’America in Romania, in Italia non è stato possibile per via dei costi”.
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12.28
Il regista Ricky Tognazzi: “È la prima volta che mi si offre la possibilità di un sequel. Una volta era considerata una diminutio, oggi ha un valore alto perché significa che i numeri sono stati alti”.
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12.29
Tognazzi: “È uno dei lavori più importanti e più belli che abbia mai fatto”.
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12.29
Tognazzi: “Non abbiamo avuto paura di certi toni. Viviamo un tempo in cui tutto è minimalista, noi, invece, non abbiamo avuto paura del melò. Ma con gusto e garbo”.
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12.30
Tognazzi: “Abbiamo dato ai personaggi tematiche importanti e moderne. Si parla dell’oggi, di malavita, di crisi economica, dei problemi delle migrazioni”.
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12.31
Tognazzi spiega che questa serie è un atto di amore nei confronti della donna: “Carmela è la mamma per antonomasia. Con il sorriso sulle labbra, ma, talvolta, anche con l’incazzatura, va avanti”.
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12.32
Tognazzi definisce La vita promessa “un prodotto di lusso” e assicura “vedrete cose che su Rai1 non avete mai visto”.
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12.34
Tognazzi: “È la decima volta che la Andreatta mi dà fiducia, una cosa incredibile. Spero vada bene, di sicuro ci abbiamo messo cuore e anima”.
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12.34
Luisa Ranieri: “La seconda stagione mi ha dato la possibilità di affrontare un’altra parte del personaggio: trovarsi in un Paese diverso dal suo la mette nella condizione di essere una migrante perfettamente integrata al contesto. Ci siamo divertiti con il regista a trovare l’inglese di Carmela, considerando che è una donna rurale”.
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12.36
Ranieri: “Carmela è un personaggio che ho molto amato. Per la prima serie ci ho messo un mese e mezzo a leggerla, perché non mi andava di fare una lunga serialità. Poi l’ho letta tutta di un fiato, ho chiamato il produttore e ho detto ‘voglio farla’. Anche per la seconda serie all’inizio ho detto ‘non voglio farla, per me Carmela è chiusa qui’. Ma in realtà ho lasciato una porta aperta alla lettura della sceneggiatura. Poi ho chiamato il produttore e ho detto: ‘ci sono, bisogna sistemare due cosine, ma ci sono’. Mi ha convinto perché tutti i personaggi avevano la loro evoluzione. Carmela non è perfetta, sbaglia, non si concede l’amore fino in fondo, perché i suoi figli le bastano. Anche se troverà l’amore, non si lascerà andare fino in fondo; questo personaggio è stato un gran regalo alla mia carriera e a me come donna”.
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12.40
Ranieri parla anche dei colleghi, definendoli “attori straordinari”. Quindi si commuove: “È stata data una grande possibilità a tutti, questo non succede spesso. Ricky ha trovato ragazzi di grande talento, faranno tutti molta strada”.
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12.40
Miriam Dalmazio, che interpreta Rosa: “Nella seconda serie Rosa deve affrontare un paese nuovo, l’America, ma anche il grande lutto di Michele, suo grande amore. Tutto ciò che farà, sarà la conseguenza alla morte di Michele. Ma Rosa non vuole vivere nel passato, perciò torna ad amare”.
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12.44
Dalmazio: “Non ho amato solo Rosa, ho amato Rosa e Carmela insieme; sono il ritratto dell’amore verso l’essere donna, verso la famiglia, i figli e la vita. Questa serie è molto gioiosa, nonostante le tante lacrime che verserete guardandola. Sono felice e grata, perché questi sono i ruoli per cui le attrici godono”.
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12.45
Anche la Dalmazio si commuove parlando della fortuna di aver lavorato con la Ranieri.
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12.45
Francesco Arca: “Vincenzo ricompare nella prima puntata dopo una fuga rocambolesca da una prigione. Vuole riprendersi la scena criminale di New york; è ancora malato di amore per Carmela”.
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12.47
Arca: “Vincenzo ha sete di vendetta. E poi forse stavolta muore. Forse”.
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12.49
Stefano Dionisi presenta il suo personaggio, tra le novità della seconda stagione; si tratta di un medico che si innamora di Carmela.
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12.50
Parla anche Arturo Muselli: “Non è mai semplice entrare in un progetto alla seconda stagione, che ha già una storia. L’entrata mi è stata resa più semplice dai miei colleghi; mi sono sentito accolto. Non è scontato”.
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12.52
Muselli interpreta Cesare Vitale, un “personaggio molto ambiguo. Ha un nome ufficiale e uno di copertura”.
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12.54
Simona Izzo ringrazia “tutte le donne della mia vita, a partire da “Luisa Ranieri che ha dato una interpretazione meravigliosa di Carmela”, fino a “mia nonna e bisnonna”, perché “mi hanno raccontato queste storie piene d’amore”.
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12.56
Franco Bernini racconta la “gioia di scrivere New York 1937” nella sceneggiatura. Il produttore Max Gusberti: “La prima serie è stata vista fino a oltre 6 milioni di spettatori. Laura Toscano osava sempre molto nelle storie che metteva in scena, pensate a Commesse, che aveva una coralità di protagonismo femminile che all’epoca era insolita”.
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12.59
Gusberti nota che nella fiction si parla dell’emigrazione, tema centrale anche oggi.
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13.00
Gusberti: “La storia che raccontiamo ha forte protagonismo femminile. Le donne sono capaci di grandissime scelte, mentre gli uomini a volte sono un ostacolo, a volte riescono a gettare il cuore oltre l’ostacolo”.
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13.01
La Ranieri ha paura del melò e delle sue tinte forti? “La storia era già potente di suo, come attrice ho solo dovuto eseguire, cercando di non essere carica. Non abbiamo avuto paura dei sentimenti, ma abbiamo lavorato di sottrazione; ci siamo dati, ma con misura, che è la mia cifra, anche quando faccio il melò”.
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13.04
Andreatta precisa che il melò non è un genere, bensì “un super genere” e che il melò può essere anche contemporaneo.
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13.04
Luisa Ranieri: “Sì, quando ho letto la sceneggiatura ho detto di sì, ma che c’erano delle cose da sistemare, ma intendevo dire che c’era tanto da raccontare, la storia così com’era non entrava nelle tre serate, ne sarebbero servite 33. Bisognava scegliere una direzione”.
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13.08
Coletta: “Zingaretti e Ranieri in un varietà al sabato sera? È un sogno, penso già da un po’ che in questa fase della televisione la platea ha bisogno di autenticità anche nel registro dell’intrattenimento. Penso che la gestione di qualsiasi genere se fatta con autenticità e con coraggio, mettendo in campo relazioni strette e vere, fanno la differenza. Possiamo banalizzare dicendo che Amadeus e Fiorello hanno vinto perché è emersa la loro amicizia, penso che nella storia della tv le vere coppie anche nella vita abbiano vinto perché hanno sempre vincolato un sottotesto di autenticità in cui le persone si sentono incluse. Se c’è verità, le persone sono più disponibili a farsi mettere dentro il gioco dell’intrattenimerno. Luisa e Luca sono persone che conosco da tempo, conosco anche il loro potenziale, che ha il sapore di intrattenimento. Luca ha anche capacità di canto, ha grande disponibilità di musica. L’intrattenimento dovrà portare dentro anche messaggi civili. Ho citato anche Favino; il futuro del nuovo intrattenimento sia giocare tra presente e passato veicolando messaggi di impegno civile”.
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13.13
Ranieri: “Io in coppia con Zingaretti anche in televisione? Anche no. Mai dire mai, ma non ne abbiamo mai parlato, lascio tutto aperto, anche perché non avrei mai immaginato di fare nella mia carriera Rock Politik”.
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13.13
Izzo torna sulla questione melò: “È drammaturgia, non è nel modo di recitare di un attore”.
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13.15
Dalmazio: “Nella scena del funerale di Michele eravamo un po ‘ tutti freddini, la Izzo per aiutarci si è buttata per terra ricordando il funerale di una persona giovane che conosceva”.
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13.15
Coletta ricorda che nella prima stagione La vita promessa ha ottenuto una media di share complessiva di oltre il 25%, chiudendo sopra il 26.
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13.17
Andreatta precisa che la prima stagione andò in onda a settembre, con una platea meno presente.
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13.17
Coletta ribadisce che nella prima stagione le donne tra i 15 e i 24 anni erano presenti al 20%.
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13.18
Finisce la conferenza stampa.
Sta per iniziare a Roma la conferenza stampa di presentazione della seconda stagione di La vita promessa. La fiction con Luisa Ranieri, Thomas Trabacchi, Francesco Arca, Miriam Dalmazio, Vittorio Magazzù, Giuseppe Spata, Emilio Fallarino, Francesca di Maggio, Primo Reggiani, Marcello Mazzarella, Arturo Muselli, Stefano Dionisi, Eleonora Giovanardi e Brenno Placido, andrà in onda su Rai1 a partire da domenica prossima, 23 febbraio, alle ore 21.25. TvBlog seguirà l’incontro con i giornalisti in tempo reale.
La regia è di Ricky Tognazzi. Si tratta di una coproduzione Rai Fiction – Picomedia.
La vita promessa 2: anticipazioni
Le vicende dei Rizzo – una famiglia di emigrati siciliani nel sobborgo italiano di Manhattan – proseguono durante uno dei capitoli più bui della storia americana: la Grande Depressione. Un classico di Rai1 che fonde melodramma fiammeggiante e gangster movie.