Multa dell’AgCom a Rai, l’azienda risponde: “Rilievi completamente infondati e lesivi”
Dopo gli episodi che hanno generato caos a Sanremo, l’authority mette sotto accusa il Festival.
AGGIORNAMENTO 21 febbraio 2020 ore 20:51 – La Rai impugna la multa recapitata dall’AGCOM ammontante a 1,5 milioni di euro e, nella serata di oggi 21 febbraio 2020 ha diramato un comunicato in risposta all’Authority:
Finalmente la Rai ha potuto leggere le motivazioni che hanno determinato l’AGCOM a irrogare una sanzione di 1,5 mln di euro per ipotizzata violazione delle norme in materia di pluralismo informativo. In particolare l’Autorità, trascurando di considerare le migliaia di ore di informazione plurale, accurata e approfondita che viene garantita annualmente e da sempre dalla Concessionaria a livello nazionale e locale, si sofferma su singoli episodi non confrontabili tra loro. Alcuni risalgono nel tempo e non sono mai stati contestati prima, eppure vengono accostati in modo arbitrario e confuso in termini sia di contenuto sia cronologici. Il tutto per giungere a conclusioni di natura sostanzialmente deontologica ed editoriale circa le modalità di esercizio del diritto costituzionalmente garantito di libera manifestazione del pensiero, di critica e di cronaca dei giornalisti Rai, per i quali si chiede addirittura l’adozione di iniziative di formazione.
Del tutto incomprensibile risulta anche la decisione dell’AGCOM in materia di determinazione dei prezzi di vendita degli spazi pubblicitari, assunta con una seconda delibera nella quale si giunge apoditticamente alla conclusione che Rai avrebbe adottato, in un mercato che peraltro espressamente AGCOM considera complessivamente opaco, una politica commerciale poco trasparente. E ciò senza neanche una preventiva e approfondita indagine di mercato che coinvolga tutti gli operatori del settore dei media audiovisivi o il supporto di esaustive ed esplicative elaborazioni matematiche, o il riferimento a un singolo valore numerico. L’Azienda considera i rilievi dell’Autorità completamente infondati e gravemente lesivi della propria libertà editoriale e d’impresa, e sta di conseguenza valutando tutte le opportune iniziative da assumere.
Nella multa dell’AgCom alla Rai è coinvolto anche il Festival di Sanremo: il motivo
Non solo sarebbero stati violati i principi di indipendenza, imparzialità e pluralismo per l’AgCom nella multa da 1.5 milioni di euro recapitata alla Rai e resa nota una settimana fa, di mezzo ci va ancora anche l’ultimo Festival di Sanremo condotto da Amadeus. Come se la kermesse canora quest’anno non ne avesse ancora avuto abbastanza di polemiche e litigi, l’authority punta il dito contro per la “scorretta rappresentazione dell’immagine femminile“.
Torna in auge quindi la polemica che ha accompagnato la vigilia dell’evento musicale terminato due settimane fa. Di seguito la motivazione spiegata dall’AgCom:
In relazione alla trasmissione del Festival di Sanremo si evidenzia che sono pervenute all’Autorità diverse segnalazioni che lamentavano la scorretta rappresentazione dell’immagine femminile e il ruolo stereotipato della donna nelle trasmissioni Rai. Anche in questo caso è stata verificata una carenza della particolare responsabilità richiesta alla Rai nella garanzia della dignità della persona e nella rappresentazione dell’immagine femminile.
Nessuna specifica sulle vicende alla quale si fa riferimento. Né alla bufera che ha coinvolto Amadeus, né tanto meno a quella che ha toccato Junior Cally o ai monologhi rappresentati dalle donne co-conduttrici che hanno affiancato il conduttore.
Ricordiamo che durante l’ultima puntata di Cartabianca, la giornalista Bianca Berlinguer ha fatto riferimento alla multa dell’AgCom con una battuta suonata piuttosto come una frecciata.