Home Propaganda Live Coronavirus, storia di Giulia: l’anti-influencer di Propaganda Live che dà voce a Codogno

Coronavirus, storia di Giulia: l’anti-influencer di Propaganda Live che dà voce a Codogno

La ragazza diventa popolare su Twitter grazie alla rassegna di Diego Bianchi, poi fa un passo indietro: “Ho bisogno di tornare a parlare solo con i miei mutuals”

pubblicato 23 Febbraio 2020 aggiornato 30 Agosto 2020 06:05

Propaganda Live, venerdì 21 febbraio 2020. Scaletta della puntata stravolta a causa dell’emergenza Coronavirus, sbarcata in Italia con i primi casi nella provincia di Lodi. Durante la rassegna dei tweet sull’argomento, balza all’attenzione della squadra capitanata da Diego Bianchi una lunga sequela di messaggi sul tema di un unico utente. È una ragazza di quasi 17 anni, si chiama Giulia, ma su Twitter si fa chiamare @gggiulssss, e vive a Codogno, centro del focolaio del virus. Poco o più di 200 seguaci, condivide sul proprio profilo passioni ed interessi coi coetanei, scambiando opinioni, meme e notizie di attualità con altri adolescenti.

In trasmissione Zoro ricostruisce cronologicamente i messaggi di Giulia. È la mattina di venerdì, la studentessa è a scuola e inizia a pubblicare su Twitter le prime notizie inerenti al contagio. Le conseguenze sono sin da subito rilevanti: le telecamere della televisione sono sotto alla sua classe, le troupe in giro per le strade del piccolo paese fuori dall’hinterland milanese, le forze dell’ordine attendono indicazioni sul da farsi. Per tutta la giornata, Giulia tiene aggiornato il suo profilo con rumor, voci di corridoio, informazioni che le giungono su Whatsapp sui contagiati del proprio paese e riflessioni sulla giornata a venire, quella del suo compleanno. Le disavventure del primo giorno da diciassettenne, con un’amica bloccata a Torino per l’emergenza e il ristorante che disdice la prenotazione della festa, suscitano grande ilarità nel pubblico di Propaganda Live. Nel giro di pochi minuti, il profilo di Giulia viene invaso dai telespettatori più curiosi, tanto da aumentare di oltre 4400 unità il numero dei seguaci.

Numeri da non trascurare per una giovane studentessa di provincia, divenuta suo malgrado portavoce e testimone interna di un paese in quarantena. Allo sbigottimento iniziale per l’inattesa ondata di notifiche sul proprio smartphone, la necessità non proprio ordinaria di abbassare il volume. Pur continuando a fornire dettagli sulla situazione di Codogno, Giulia annuncia che chiuderà il profilo una volta terminata l’emergenza. “Tra un po’ di giorni chiuderò questo account, mi avete resa felicissima oggi, ma ho bisogno di tornare a parlare solo con i miei mutuals”, scrive la ragazza su Twitter poche ore fa, marcia indietro di chi non cerca popolarità fine a sé stessa, a differenza dei tanti personaggi e personaggini che si alternano sulle poltrone dei talk show televisivi di queste ultime settimane.

Direttamente da Codogno, l’ormai bizzarra storia di Giulia: un’anti-influencer in un’epoca di influenze, cronista per caso, ma solo per un po’.

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