C’è posta per te, Maria De Filippi usa l’arma dell’ironia contro una madre omofoba: è la scelta giusta? (Video)
La storia di Marcella e Miriam è stata gestita da Maria De Filippi nel modo corretto?
C’è posta per te, nella puntata andata in onda ieri sera, rivelatasi un altro successo in termini Auditel, ha proposto al pubblico di Canale 5, la storia di Marcella e Miriam, due ragazze innamorate da tre anni che vivono una relazione osteggiata nel modo più assoluto dalla madre di Marcella, la signora Rosa, a cui è stata recapitata la lettera.
La signora Rosa, in studio, durante la conversazione con Maria De Filippi, al fine di ribadire la propria totale contrarietà alla relazione della figlia, ha utilizzato una serie di espressioni eloquentemente provocatorie tra le quali vi anticipiamo subito le seguenti: “Io ho solo una figlia. Femmina!”, “Non cambierò mai idea!”, “E’ sprecata e non l’accetto”, “L’uomo va con la donna, io sono quadrata”.
Non elargiremo giudizi e non cadremo nella trappola dell’emotività anche perché ognuno di noi dà una soddisfacente descrizione di se stesso attraverso i comportamenti che mette in atto e le parole che utilizza.
A conti fatti, analizzando il caso andato in onda ieri sera, è ovvio che Maria De Filippi abbia eseguito il compito al quale ci ha ampiamente abituato: anche in questa storia, infatti, la conduttrice si è messa completamente al servizio del mittente della lettera, provando, nel caso di Marcella, a trasformare in realtà, la speranza di vedere sua madre accettare la sua relazione.
E’ comprensibile anche la “tattica” della De Filippi, anche questa ben nota, di mettere a proprio agio il destinatario della lettera, con sorrisi, risate, battute e, a volte, anche complimenti, al fine di ammorbidirlo, “mordendosi” la lingua in caso di reazioni verbali poco gradite, ma veniamo al dunque.
L’idea dell’epilogo a “tarallucci e vino” che si è voluta dare di questa storia, dopo l’apertura della busta, potrebbe stridere notevolmente con il come sono andate effettivamente le cose, anche se l’interpretazione, ovviamente, resta soggettiva.
Ripercorriamo il tutto poiché gli episodi degni di nota sono davvero tanti.
Alla prima provocazione della signora Rosa, già citata precedentemente (“Ho solo una figlia. Femmina!”), Maria De Filippi ha replicato con eleganza (“Con calma… Se vorrai, facciamo parlare anche l’altra. Femmina, anche lei”).
Parlando dell’omosessualità di Marcella, però, Maria De Filippi ha provato a rabbonire la signora Rosa, ricordandole, con un sorriso, un suo dubbio nutrito in passato: “Ma è vero che hai pensato che le avessero dato delle medicine strane in palestra?”.
La conduttrice, successivamente, ha incassato, stavolta in silenzio, una nuova provocazione (– “Lei vuole essere felice sia con te che con Miriam”. – “Certo, ognuno a casa sua!”) e ha ricordato alla signora Rosa che anche lei, come sua figlia, fece una scelta di vita importante, lasciando un marito e due figli per un altro uomo, il padre di Marcella, ricevendo la seguente risposta: “Ma qui è peggio eh! Perché la donna va con l’uomo!”.
Ne è seguita una domanda/battuta di Maria De Filippi, sempre al fine di addolcire la signora: “Guarda tua figlia! Ha gli stessi capelli di prima? Gli stessi occhi di prima? Non è cambiata…”.
Poco dopo, quando la conduttrice ha provato a parlare della fidanzata di Marcella, Miriam (“E tua figlia ha vicino…”), la signora Rosa ha reagito istintivamente in maniera negativa (“No, non esiste!”). Davanti a questa reazione, la De Filippi ha reagito con una risatina ironica.
Subito dopo, è arrivata una nuova battuta della De Filippi (“Mica c’è bisogno che si incontrino anche le suocere!”) e un leggero “Dai su!” esclamato per replicare ad una nuova chiusura della signora Rosa nei riguardi di Miriam (“Solo a mia figlia, dico ciao”).
Poco dopo, quando Miriam ha provato ad interagire con la signora Rosa, la replica di quest’ultima (“Io ho visto mia figlia andare con ragazzi bellissimi, era normale, impazziva per i ragazzi!”) ha fatto rumoreggiare anche il pubblico presente in studio.
Alla fine di questo confronto, Maria De Filippi è riuscita a strappare alla signora Rosa, almeno la promessa di stringere la mano alla ragazza.
“E’ un bel passo in avanti…”, ha sottolineato la conduttrice.
La busta, quindi, si è aperta ma la signora Rosa, dopo aver abbracciato la figlia, ha ribadito il proprio pensiero, ovviamente già molto chiaro, sempre tra risatine e applausi, in un clima diventato ilare: “Questo programma non lo guardavo più perché c’erano già cose che non mi piacevano…”.
Il riferimento era ad una storia simile, andata in onda l’anno scorso.
Sempre dopo l’apertura della busta, la signora Rosa ha continuato a non voler arretrare di un millimetro: “Io sono per le cose normali. La donna deve andare con l’uomo e basta. Adamo ed Eva, li hanno fatti così. Se mia figlia si è innamorata è un problema suo, mica devo viverci io…”.
A questo punto, Maria De Filippi ha invitato la signora Rosa a riflettere soprattutto sulla terminologia utilizzata fino a quel momento (“Rifletti quando dici che non è normale perché è come se dicessi a tua figlia che non è normale”), rimprovero che, forse, avrebbe dovuto arrivare precedentemente quando la signora Rosa aveva asserito che sua figlia, prima, era “normale”.
Non stiamo scrivendo che Maria De Filippi abbia sottoscritto, per tutto il tempo, i pensieri della signora Rosa, lo mettiamo in chiaro a scanso di equivoci.
La conduttrice ha scelto oggettivamente l’arma dell’ironia davanti ad una manifestazione di omofobia così palese in tv.
La domanda, legittima, però, è la seguente: è stata la scelta giusta? Scegliere di mitigare un pensiero così vetusto con battute e risatine, creando un clima gioviale, nonostante il fine valido, non ha rischiato di minimizzare un problema grave e ancora attuale come l’omofobia?
Nella precedente puntata di C’è posta per te, come ricordiamo, la De Filippi non si trattenne quando la fidanzata di un ragazzo diede del “mostro” alla suocera, una signora che aveva cresciuto i suoi numerosi figli tra innumerevoli sacrifici.
Oppure l’obiettivo di Maria De Filippi, tornando a questo caso, è stato quello di sottolineare i pensieri retrogradi della signora Rosa, utilizzando il sarcasmo e sottolineando l’ovvio, come nel caso della battuta dei capelli e degli occhi, citata precedentemente, o come nello scambio di battute finali durante il quale la conduttrice ha rimarcato, con insistenza, la normalità assoluta della vita di Marcella (“E’ una vita normale, fatta di cose normali…”)…
Con questa mossa, presumibilmente, la conduttrice ha voluto sbeffeggiare la signora in maniera sottile e arguta, andando oltre il semplice rimprovero.
L’arma dell’ironia, però, è stata utilizzata correttamente da Maria De Filippi?
E il fine di ogni storia di C’è posta per te, ossia regalare l’agognato finale al mittente della lettera, giustifica sempre ogni mezzo?
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