Coronavirus, Quelli che il calcio parte col pubblico ma senza Panatta: “Bloccato alla stazione per controlli”
Puntata anomala di Quelli che il calcio, costretto a fare a meno delle partite. Adriano Panatta arriva in ritardo: “Non ci facevano scendere dal treno”. Impresa di Kessisoglu in bicicletta
Nessuna partita da raccontare, se non la coda di Genoa-Lazio, lunch match della domenica. In questo modo Quelli che il calcio si è ritrovato senza pallone a partire dalle 14.30, con la necessità di portare avanti comunque il programma per altre due ore e mezzo.
Mentre altre trasmissioni annunciavano la decisione di chiudere gli studi al pubblico a causa del coronavirus, Quelli che… ha mantenuto le porte spalancate, senza rinunciare all’ironia ad ogni minimo colpo di tosse. I primi venti minuti hanno visto però l’assenza di Adriano Panatta, rimasto bloccato per lungo tempo alla stazione di Milano.
“Pare ci siano controlli in stazione”, hanno spiegato i conduttori. Tesi confermata al suo arrivo dal diretto interessato:
“Non ci facevano scendere dal treno, hanno chiuso le porte all’arrivo a Milano, ho un giramento di zebedei…Ci hanno tenuto li per un’ora. Doveva venire la polizia a fare i controlli, poi hanno aperto le porte”.
Da anni ormai il contenitore di Rai2 vive di luce propria, con i collegamenti dagli stadi che rappresentano più che altro un riempitivo da cui pescare note di colore.
E così, nello strano weekend dominato dalle ansie per il rischio contagio, Qcc ha messo la quinta, premendo l’acceleratore sul varietà.
Spazio dunque a Bugo – ormai adottato dalla tv – agli assist provenienti dai social e alle immancabili imitazioni, dominate dalla new-entry Elettra Lamborghini e dall’irresistibile Giletti versione Pantani.
La vera novità è stata tuttavia rappresentata dalla missione compiuta da Paolo Kessisoglu, capace di percorrere in bicicletta, su pista, 17,8 chilometri sulla mezz’ora. La libertà di scaletta lo consentiva.