Conferenza di Conte, Mentana ha ‘scippato’ il posto alla Gruber o ha evitato una brutta figura a La7?
Mentana va in onda al posto di Otto e mezzo per seguire l’imminente conferenza di Conte. La puntata della Gruber era annunciata, ma è saltata in corso d’opera. Il programma era stato registrato?
Trenta minuti di telegiornale e un’altra ora di diretta a braccio, senza ospiti e servizi da lanciare. Enrico Mentana supera se stesso, confermandosi un fuoriclasse in quanto ad imprevisti e maratone improvvisate.
A stravolgere i piani del direttore del Tg La7, lunedì sera, ci pensa l’annuncio di una conferenza stampa immediata del premier Conte, chiamato a comunicare misure ancora più restrittive nell’ambito dell’emergenza coronavirus, stavolta allargate a tutta l’Italia.
Manca poco alle 20.30, Mentana avvisa gli spettatori e va in pubblicità. Al rientro il giornalista scruta insistentemente il cellulare, alla ricerca di aggiornamenti. “La zona rossa sarà estesa”, rivela. Tuttavia il suo pensiero è soprattutto rivolto al da farsi. Mentana prima lancia Otto e mezzo, poi torna indietro, dopo essersi consultato con la regia. Niente Gruber, si va avanti ad oltranza.
La convinzione del conduttore è che il presidente del Consiglio parlerà a momenti, al massimo alle 21. Non sa che la diretta da Palazzo Chigi scatterà solo alle 21.30.
Nel frattempo sui social si erano già scatenati i commenti e le ricostruzioni più fantasiose, con Lilli trasformata in vittima sacrificale. Ma è andata davvero così?
I dubbi in tal senso non mancano, considerando soprattutto la tendenza della Gruber a registrare la puntata del programma nel tardo pomeriggio. Un’eventualità che avrebbe generato non pochi imbarazzi alla rete qualora Conte fosse apparso durante la messa in onda del talk, che a quel punto sarebbe stato sfumato senza preavviso. Senza contare che gli argomenti affrontati sarebbero stati completamente slegati dall’attualità, provocando un ulteriore corto circuito.
Che l’appuntamento con Otto e mezzo fosse previsto lo dimostrano l’iniziale avviso di Mentana e la pubblicazione sui profili social degli ospiti della trasmissione, tra cui spiccavano il ministro delle pari opportunità Elena Bonetti, il manager Franco Bernabè, Alessandro Sallusti e (l’immancabile) Fabrizio Pregliasco. Se fossero stati tutti in attesa della linea, che vantaggio avrebbe avuto il telegiornale ad allungarsi, oltretutto senza materiale tra le mani? Quali impedimenti avrebbe avuto la Gruber – che di notiziari ne ha condotti tanti e per decenni – nel monitorare i movimenti del capo del governo?