Fiorello e Paolo Bonolis, la diretta Instagram unisce (a fatica) due modi diversi di fare televisione
Ecco come è andata la diretta Instagram di Fiorello e Paolo Bonolis insieme
Ottime le intenzioni, discreto il risultato. Si potrebbe riassumere così la diretta Instagram di ieri con Fiorello e Paolo Bonolis. Trasmesso dall’account (privato, così per seguirlo bisogna diventare follower della pagina e i numeri crescono) della Sdl (sdl.tv), la società di casting e produzioni televisive di Sonia Bruganelli, moglie del conduttore, l’improvvisato show a due voci – un vero e proprio evento nella social tv ai tempi del coronavirus – ha avuto il merito di intrattenere migliaia (picco raggiunto di circa 11 mila) di persone a ora di cena domenica.
Tra le gag (improvvisate) più riuscite quella del morphing (già testata da Fiorello in più occasioni con Jovanotti e in questo caso con la partecipazione dei cani di Bonolis) e quella della partita di tennis a distanza.
L’esperienza e le capacità dei due big del mondo dello spettacolo – che nelle scorse ore avevano ostentato fair play criticando entrambi la scelta di Mediaset di schierare le repliche di Ciao Darwin su Canale 5 contro quelle di Viva RaiPlay su Rai1 – non sono però riuscite a camuffare la fatica di far coesistere due mo(n)di diversi di fare comicità, pur in un contesto di vicendevole sincera stima.
Da una parte il sarcasmo cinico e dissacrante di Bonolis, che, dopo un colpo di tosse, si spinge oltre ironizzando anche in maniera impietosa sul coronavirus (“ne ho dovuto prendere un po’ per i giga“), dall’altra l’umorismo da villaggio turistico di Fiorello, più bonario e generalista. Due fuoriclasse nei rispettivi generi, che però in più occasioni sono sembrati andare, con tempi diversi, ciascuno nella propria direzione, talvolta calpestandosi i piedi.
D’altronde Bonolis dà il suo meglio con una spalla pasticciona alla Martufello o alla Laurenti, Fiorello con una istituzionale alla Amadeus o alla Baldini. Ed evidentemente non è un caso che nel corso nella loro prestigiosa carriera televisiva i due si siano incrociati raramente e quasi mai abbiano lasciato il segno insieme.
Insomma, al netto di facili retoriche, pare si confermi anche per Fiorello e Bonolis la vecchia regola dello spettacolo: in condizioni normali, per i grandi, meglio da soli, che insieme.