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Cartabianca, Corona: “Cacciatori educatori nelle scuole”. Insorgono gli animalisti

A Cartabianca Mauro Corona propone di mandare nelle scuole i cacciatori ad educare i bambini alla vita nei boschi. Insorgono gli animalisti. Polemica anche per le parole sulle labbra del ministro Azzolina: “Improponibili”. Interviene la Berlinguer

pubblicato 27 Maggio 2020 aggiornato 30 Agosto 2020 01:27

Che le sue parole avrebbero scatenato reazioni polemiche se ne era accorto anche lui in tempo reale. Infatti così è stato. A Cartabianca Mauro Corona ha proposto di mandare nelle scuole elementari i cacciatori per educare i bambini alla vita nei boschi.

Verrò linciato – ha premesso l’alpinista – ma sono anni che lo dico. Nelle scuole bisogna insegnare anche il contatto con la natura, perché può capitare di trovarsi in un bosco. E chi può insegnarlo? Il boscaiolo, il cacciatore, la guida alpina”.

A stimolare lo scrittore è stata Bianca Berlinguer, che ha trasmesso il video amatoriale dell’incontro ravvicinato tra un orso e un ragazzino. A far notizia è stata la reazione impassibile di quest’ultimo, che ha saputo mantenere il sangue freddo. “Quel bambino  non è stato un genio improvvisato, sono stati i genitori ad educarlo”, ha insistito Corona.

Immediata la reazione dell’Ente Nazionale Protezione Animali, che ha seccamente rispedito al mittente l’idea: “Mauro Corona a Cartabianca lancia la proposta di portare i cacciatori a scuola per insegnare la ‘natura’ ai bambini. Proposta bocciata: chi è abituato a uccidere animali non ha niente da insegnare a nessuno”.

Finita qua? Nemmeno per sogno, perché poco prima lo stesso Corona era stato ripreso dalla conduttrice per un commento nei confronti del ministro dell’istruzione Lucia Azzolina. “Io della ministra  non comprendo certe labbra rosse, delle labbra improponibili. Un ministro con delle labbra così […] bisogna essere seri”. Replica della Berlinguer: “Fosse un uomo nessuno direbbe niente, ma siccome è una donna… Valutiamola in base al lavoro che svolge, non se mette o no il rossetto come tante donne, che sono libere di agghindarsi come meglio credono”.

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