Blogo retroscena: per Amadeus conferma della Rai per Sanremo 2021, ma stop allo show musicale di inizio stagione
La Rai affida il Festival di Sanremo ad Amadeus, ma gli blocca lo show musicale di inizio stagione
Ormai è certo: Amadeus sarà nuovamente conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo. Amadeus dunque (quasi sicuramente con Fiorello) ancora una volta sarà il grande sacerdote che officerà la più importante cerimonia televisiva nazionale e non solo, sarà anche il protagonista di una nuova annata al timone di Soliti ignoti (abbinato alla Lotteria Italia) oltre che l’Anno verrà, l’ormai tradizionale spettacolo della notte di San Silvestro.
Il tutto poteva avere anche una ciliegina sulla torta e cioè quello show musicale che doveva aprire la nuova stagione televisiva di Rai1 nel campo dell’intrattenimento. In questo nuovo spettacolo era prevista una cavalcata nel mondo della musica leggera fra gli anni settanta e gli anni ottanta, proprio nel periodo degli inizi di carriera di Amadeus come deejay nelle radio libere in gran voga in quel periodo.
Diciamo “doveva” perchè in realtà così non sarà. Questo spettacolo infatti non andrà più in scena. Il motivo è presto detto, a seguito di una lettera inviata dal consigliere Rai Riccardo Laganà ai vertici operativi di viale Mazzini, è stato deciso dagli stessi vertici di bloccare questa produzione che doveva essere realizzata in collaborazione con l’Arcobaleno Tre di Lucio Presta (sotto la linea, come si dice, la realizzazione del prodotto era di pertinenza Rai).
Tutto nasce dalle contestazioni sempre più insistenti di cui Laganà si è fatto portavoce, sull’opportunità di esternalizzare programmi a società facenti capo ad agenti di artisti impegnati nelle produzioni stesse, cosa questa che il componente della Commissiona parlamentare di vigilanza Rai Michele Anzaldi ha più volte bollato con il termine “strapotere degli agenti”.
Ebbene, la decisione dei vertici Rai di stoppare il nuovo show di Amadeus, per altro senza che ci fosse una risoluzione esecutiva sull’argomento approvata dal CDA in carica, potrebbe procurare un effetto a cascata anche su altre produzioni, si fa notare da ambienti vicini a società esterne. Viene in mente per esempio Che tempo che fa prodotto dalla società Officina di cui è socio il conduttore del programma Fabio Fazio. Ma gli esempi si potrebbero allargare anche su altre produzioni, per esempio su alcune fiction.
Insomma, lo stop a questo nuovo show di Amadeus, su cui per altro Arcobaleno Tre pare avesse già iniziato a lavorare spendendo del denaro, potrebbe procurare tutta una serie di situazioni che metterebbero a rischio tante produzioni Rai per il prossimo autunno, con danni sulla programmazione che potrebbero essere pure più pesanti rispetto alle preoccupazioni -talune pure comprensibili- espresse dal consigliere Laganà.
Forse sarebbe il caso di usare buon senso, su tutti i fronti, perchè alla fine la televisione è fatta di programmi e sopratutto su questo, lor signori, si dovrebbero concentrare.