La Cuccarini è la Cuccarini. Anche se sovranista
Da più amata dagli italiani, la Cuccarini è diventata la più contestata. Ma certe simpatie sovraniste non possono cancellare trentacinque anni di carriera. Se parliamo di tv, facciamolo: la conduzione a La vita in diretta non ha mostrato sbavature. E se viene allontanata, il pubblico merita di sapere perché
Si possono prendere trentacinque anni di onorata carriera, accartocciarli e gettarli senza alcun tipo di rispetto nel cestino? Sì, si può, se la carriera in questione è quella di Lorella Cuccarini.
Premessa: qui non si realizzano agiografie, non si espongono santini, non si lanciano endorsement. Si parla di televisione e la Cuccarini fa legittimamente parte della sua storia. Senza discussioni.
Nessuno è esente da critiche, figurarsi la Cuccarini. Se ti rivolgi ogni giorno a milioni di persone, ci sta che dall’altra parte ti appiccichino etichette sgradevoli. E se non le accetti, è il caso che cambi mestiere e ti dai all’eremitismo.
Ma qui si va oltre. La Cuccarini da qualche tempo subisce attacchi sistematici non per ciò che è, bensì per ciò che pensa. Uscite a vuoto non sono mancate, incidenti diplomatici nemmeno, così come evitabili elogi nei confronti del sovranismo. Basterebbe limitarsi a curare il proprio orticello, anziché avventurarsi in sentieri pieni di ostacoli. Tuttavia, non è il primo né l’ultimo volto dello spettacolo a manifestare la sua appartenenza politica e sarebbe ipocrita negare che se certe prese di posizione fossero indirizzate su tutt’altri fronti le reazioni generali sarebbero meno feroci.
Eletta la più amata dagli italiani negli anni novanta, Lorella è via via diventata la più contestata. E fino a quando le motivazioni rimangono ‘tecniche’, i rimproveri sono legittimi. Ecco quindi l’accusa di non essersi contemporaneizzata, di non aver forse mai aggiornato stile e approccio di conduzione.
Dalla bocciatura alla colata di fango su un intero percorso professionale, che ha toccato i campi del ballo e della musica, ce ne passa. La Cuccarini è stata padrona di casa in trasmissioni del pomeriggio, della domenica, del sabato sera, senza dimenticare Sanremo, dove si è esibita sia come spalla di Baudo che come cantante.
Chiamata a dividere lo studio con Alberto Matano a La Vita in diretta, la Cuccarini non ha mostrato sbavature, portando avanti con garbo e coerenza un programma quotidiano a due facce, con la linea di demarcazione tracciata dall’esplosione dell’emergenza coronavirus.
Gli ascolti non sono stati eccelsi, anche se durante il lockdown è stato frequente il sorpasso su Pomeriggio Cinque. Cambiare è legittimo, ma una spiegazione sarebbe gradita. Perché Lorella Cuccarini finisce di nuovo in panchina?
Mai protagonista di gossip o scandali, non li ha cavalcati, né usati per avere su di sé i riflettori puntati. Se l’anno scorso fu diffusa l’indignazione per un ritorno in video figlio – secondo alcuni – di un certo andazzo politico, come mai nessuno alza il dito oggi di fronte all’apparente applicazione delle identiche logiche?
Che poi, parliamoci chiaro: passino le sostituzioni, passino gli allontanamenti. Ma per favore, non paragoniamo i destini di una colonna della televisione a quello di una starlette di passaggio, conosciuta magari per qualche copertina o per migliaia di followers conquistati su Instagram. La Cuccarini è e rimane la Cuccarini. Pure se sovranista.