Blogo retroscena: il complicato intrigo dei vice direttori Rai
Il difficile intreccio delle nomine dei vice direttori delle tre reti Rai
Oltre al complicato puzzle dei palinsesti, in Rai si stanno vivendo concitate situazioni riguardo le nomine dei vice direttori delle tre reti generaliste. In particolare, partendo da Rai1, si va verso la conferma di Claudio Fasulo quale responsabile dell’intrattenimento 1 e Maria Teresa Fiore nell’intrattenimento 2. Conferma pure per l’ottima Paola Sciommeri alla pianificazione e mezzi, mentre in arrivo da Rai3 Giovanni Anversa, da sempre braccio destro di Coletta che sarà vicario.
In arrivo poi sempre da Rai3 Federica Lentini, mentre circola voce di una promozione di Angelo Mellone che prenderebbe il posto di Milo Infante, che passa alla Rete 2, ma su Mellone ci sarebbero resistenze, anche se pare sia molto stimato dal consigliere di Fratelli d’Italia Giampaolo Rossi, che in periodo di presentazione dei palinsesti in CDA per Salini sarebbe importante far restare di “buon umore”. Per Rai1 però le nomine alle vice direzioni potrebbero non fermarsi qui, ma saranno poi le deleghe che assegnerà Coletta ad essere la cosa veramente importante più che la quantità dei nominati. Detto questo andrebbe sottolineato che si pensa dal settimo piano a tagliare budget sul prodotto (l’unica cosa veramente importante perchè in onda ci vanno i programmi) ma si aumentano le poltrone.
A Rai2 arriverebbero da Rai1 ben due elementi, ovvero Adriano De Maio e appunto come detto Milo Infante, mentre il buon Franco Di Mare, direttore di Rai3, vorrebbe al suo fianco il conduttore di Report Sigfrido Ranucci, oltre all’ottima Rosanna Pastore.
In tutto questo pare davvero anacronistico che con un AD dotato di pieni poteri (il voto vincolante del CDA per le nomine occorre solo per i direttori di Tg) debba attendere il via libera dai consiglieri di amministrazione della televisione pubblica anche su temi come i palinsesti e le vice direzioni. Ma tutti questi super poteri che fine hanno fatto ? Se ci sono, sarebbe il caso di tirarli fuori adesso.