Un personaggio gay nella serie tv turca: autorità dicono no alle riprese, Netflix la cancella
Netflix ha cancellato la serie tv turca If Only, le cui riprese sarebbe dovute essere imminenti, perché dalle autorità hanno avuto uno stop a causa della presenza, nella storia, di un personaggio gay
Negare le riprese di una serie tv perché al suo interno c’è un personaggio gay: strano a dirsi nel 2020 eppure è così. E’ accaduto in Turchia, dove Netflix aveva tutto pronto per far partire le riprese dello show If Only, annunciato il marzo scorso.
Otto episodi per quello che era stato definito un “dramma relazionale” e che avrebbe dovuto avere al centro la storia di una donna, interpretata da Özge Özpirinçci (foto), sposata ma non felice. Grazie alla possibilità di viaggiare nel tempo, la protagonista sarebbe tornata al momento della proposta del marito: una sorta di “Sliding Doors” che avrebbe così raccontato la vita della protagonista se avesse rifiutato.
Come detto, tutto era pronto per dare il via alle riprese: a bloccare, il rifiuto da parte delle autorità locale di acconsentire all’apertura del set. Il motivo lo avete già letto: tra i personaggi della serie compariva anche un omosessuale, cosa evidentemente non gradita, al punto da chiedere una modifica alla trama per avere l’ok alle riprese.
A Netflix, però, questo accordo non è andato a genio, tanto da annunciare, nelle ore scorse la cancellazione della serie tv. A rivelarlo è stato la creatrice della serie Ece Yörenç, al sito cinematografico Altyazi Fasikul: “A causa di un personaggio gay non ci è stato garantito il permesso alle riprese, questo è molto preoccupante per il futuro”.
La notizia è stata ripresa anche dal Financial Times, che ha contattato un portavoce del Partito della Giustizia e dello Sviluppo (il cui leader, Recep Tayyip Erdoğan, è presidente della Turchia), che ha confermato le preoccupazioni circa il telefilm.
Da parte di Netflix, invece, nessuna comunicazione ufficiale nello specifico, ma una dichiarazione che ricorda che la piattaforma “resta profondamente impegnata verso i nostri abbonati turchi e la comunità creativa turca. Abbiamo numerose serie originali turche in produzione -ed altre in arrivo- e non vediamo l’ora di condividere queste storie con i nostri membri in giro per il mondo”.
La notizia non può passare inosservata e tantomeno non può non generare stupore. Al di là dello stop ad un’intera produzione ormai pronta, resta l’amarezza per una decisione presa che sembra avere la forma di vera e propria discriminazione.
Netflix'in kurucusu Hastings'in 27 ay önce 'İnternet yayıncılığına müdahale gelirse ne yapacaksınız?' sorusuna verdiği yanıt: "Biz Suudi Arabistan'da, Pakistan'da varız. Yani oralarda sorun çıkmayacak da Türkiye'de mi çıkacak? Böyle bir şey düşünemiyorum."#NetflixTurkiye pic.twitter.com/RX3qA6pwIo
— Uyandırma Servisi (@uyanhadi_) July 18, 2020
Sembra pensarla così anche la Yörenç, che su Twitter ha ritwittato le dichiarazioni del 2018 dell’amministratore delegato di Netflix Reed Hasting, che a proposito del possibili rischi di censura in Turchia aveva detto: “Siamo in Arabia Saudita, in Pakistan. Se non abbiamo problemi lì, perché dovremmo averne in Turchia? Non posso immaginarlo”. Ora, invece, può.
[Via DeadlineHollywood]